La rivoluzione nel mondo dell’informazione: gli smart speaker
La rivoluzione nel mondo dell’informazione: gli smart speaker su StartUp Mag
Il mondo dell’informazione è in continua evoluzione. La tecnologia si perfeziona e offre nuove modalità di creazione e fruizione dei contenuti.
Senza dover andare troppo agli albori, potremmo iniziare con il citare WordPress come esempio. La piattaforma di “personal publishing” nasce dall’idea di un 13enne con l’obiettivo di democratizzare la pubblicazione dei contenuti.
Un’intuizione che in pochi anni ha cambiato completamente il modo in cui creiamo e distribuiamo contenuti, trasformando il mondo dell’editoria digitale.
Lo stesso potremmo dire degli e-book, ma soprattutto dei podcast, i cui ascoltatori dal 2015 al 2018 sono passati da essere 850 mila a 2,7 milioni solamente in Italia (secondo una ricerca realizzata da Nielsen). Strumenti questi che, come un tornado hanno spazzato via abitudini radicate da anni nelle persone, impiantandone di nuove, e che piano piano sono diventate la normalità.
E poi un bel giorno arrivarono gli smart speaker.
Indice dei Contenuti
Smart speaker ed Intelligenza Artificiale trasformano il mondo dell’informazione
Ma cosa sono gli smart speaker?
Gli smart speaker sono quei dispositivi digitali con il quale l’utente interagisce, attraverso la propria voce.
Si tratta di una tecnologia innovativa con la capacità di imparare ed acquisire informazioni dalle persone e dalle loro esigenze, grazie ad un’intelligenza artificiale ed al machine learning.
Un sistema di riconoscimento vocale riconosce il linguaggio e sfrutta meccanismi di apprendimento automatico per essere preciso nell’ascoltare, processare ed interpretare le richieste di un utente. Queste si trasformano in azioni eseguibili dallo smart speaker: dalla più banale chiamata di un nome in rubrica, alla lettura della posta o di un e-book, alla riproduzione musicale o ricerca sul web.
Gli assistenti vocali verranno utilizzati da 76 milioni di persone entro il 2020, secondo le previsioni di eMarketer e stanno avendo una crescita del 187%. Entro il 2020 si prevede che il 50% delle ricerche su Google saranno fatte propriamente tramite voce.
La “voce intelligente” sembra rappresentare il futuro della comunicazione delle informazioni. Tra i tanti settori che hanno iniziato a sfruttare le potenzialità degli smart speaker, quello editoriale è già avanti, perché non ci si è limitati solamente alla lettura di contenuti, si è già arrivati al dare agli utenti tutte le notizie del giorno.
Altro che anchorman, le notizie le leggerà il tuo smart speaker grazie a due startup
Hai presente il giornalista con il plico di fogli in mano che legge notizie dietro ad una scrivania?
Nei prossimi anni questa figura non sarà più per forza umana, ma potrà essere sostituita da uno smart speaker.
Non accenderai più la tv o la radio, ma ti basterà chiedere al tuo assistente vocale per ascoltare una voce raccontare le notizie del giorno proprio come fosse un anchorman.
Con l’aiuto delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale e grazie all’esperimento messo in atto da due startup italiane, SOLO.fm ed Entire Digital Publishing, sono già distribuite delle tipologie di contenuti tramite gli smart speaker: se ne hai uno domani mattina prova a pronunciare la frase magica
“Ok Google/Ehi Alexa parla con SOLO IO”
ti ritroverai una voce intelligente che narrerà, spiegherà fenomeni politici, economici e sociali di oggi. Riprova poi durante il resto della giornata; riceverai gli approfondimenti di cronaca legati a quel dato giorno.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale seleziona e mostra agli utenti solamente le notizie più interessanti, secondo il loro gusto.
Gli smart speaker nel prossimo futuro riusciranno a prevedere le informazioni che gli utenti vorranno chiedere e a fornirle prima della richiesta vera e propria.
In questo modo, la voce sarà solo un mezzo per plasmare i nostri smart speaker a seconda delle nostre necessità informative, fino a quando non saranno loro, autonomamente, come fossero degli anchorman veri e propri, a presentarci le notizie più in linea con i nostri interessi.
Smart Speaker ad un bivio tra utilità e preoccupazioni
Ogni medaglia ha due facce. Ogni cosa ha i suoi pro ed i suoi contro.
Gli assistenti vocali sono utili per il solo fatto di saper rispondere intelligentemente alle richieste di un utente e rendere semplice la quotidianità.
Immaginati in cucina con le pentole sul fuoco. Hai dimenticato i passaggi di una ricetta e non hai lo smartphone a portata di mano. L’assistente vocale è lì, pronto a rispondere alla tua domanda “quanti cucchiai?“
Immaginati appena sveglio. Mentre prepari la colazione o sorseggi un buon caffè, uno smart speaker ti racconta le notizie della giornata con approfondimenti che chiederai tu di avere. E questo è il minimo che puoi fare.
In una casa connessa si possono regolare l’illuminazione e la temperatura, gestire la sicurezza, azionare playlist musicali, agende, sveglie, ascoltare notizie, avviare o spegnere qualsiasi tecnologia presente. E tutto questo può essere effettuato da remoto, grazie ad un’app e ad un assistente vocale.
Gli smart speaker però, rispetto ad altre tecnologie, destano maggiori preoccupazioni avendo un microfono collegato ad Internet capace di ascoltare tutte le conversazioni in qualsiasi luogo avvengano.
I rischi principali sono la violazione della privacy e la mancata protezione dei dati.
Sono frequenti proprio in questi giorni le notizie dello stop all’ascolto di registrazioni di Apple e Google e dell’impiego di operatori umani di terze parti, per trascrivere ciò che gli assistenti vocali registrano.
Privacy e protezione dei dati sono entrambi questioni molto importanti. Nel momento in cui scegliamo di avere uno smart speaker (ed altri dispositivi intelligenti o semplicemente di creare account), occorre essere consapevoli di eventuali rischi connessi e avere la soluzione più adatta per proteggere i nostri dati.
Riusciremo a trarre vantaggio dalla tecnologia e dall’innovazione solo se avremo consapevolezza nell’utilizzarla e solo se continueremo ad informarci per poterne fare un utilizzo sano.