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Fuga dei cervelli? Excellis aiuta a investire in startup straniere fondate da italiani

Fuga dei cervelli? Excellis aiuta a investire in startup straniere fondate dai ricercatori italiani all’estero

L’Italia è molto apprezzata nel mondo per i talenti che riesce ad esportare, in svariati ambiti. Questi danno lustro a università, centri di ricerca e aziende straniere. Il numero di ricercatori ed esperti italiani che fanno impresa all’estero, fondando startup, è in continuo aumento e i numeri non mentono. Ma cosa accadrebbe se il talento italiano riuscisse, attraverso un aiuto concreto, a sviluppare le proprie qualità e fare in modo da mantenere un legame con il nostro paese? In questo frangente entra in gioco Excellis, una holding di partecipazioni che ha come mission quella di investire in startup fondate o co-fondate da ricercatori italiani all’estero, in ambiti innovativi.

Come racconta Loris Lanzellotti, founder con Alberto Emprin, di Excellis:

«Parlano i numeri: i ricercatori italiani sono stabilmente ai primi posti in Europa per premi e riconoscimenti accademici ricevuti. Eppure, negli ultimi anni quasi tre quinti dei fondi dell’ERC (European Research Council) assegnati a ricercatori italiani per progetti di ricerca applicata hanno finanziato laboratori di università estere dove questi stessi connazionali lavorano e insegnano; si stima che il 50% dei migliori ricercatori italiani -classificati per il loro “impact factor”- lavori effettivamente in una università o centro di ricerca estero; e la lista potrebbe continuare a lungo».

Il progetto Excellis prevede un aiuto concreto a coloro che, pur vivendo all’estero, vogliono continuare ad avere un legame con il nostro paese. Il problema dei cervelli in fuga è un dato di fatto. Ma con Excellis hanno la possibilità, qualora siano interessati, di vedersi riconoscere il diritto ad essere finanziati. Infatti, Excellis è una holding di diritto italiano recentemente costituita con un obiettivo molto chiaro: investire in startup estere con un “Dna italiano” che hanno progetti d’avanguardia. Parliamo di robotica industriale, di tecnologie green e settore medicale, ma non solo. Infatti, vediamo riconosciuti gli sforzi anche nei settori di “enabling technologies”, quali AI, quantum computing e nuovi materiali. Ovviamente saranno finanziate solo quelle fondate o co-fondate da italiani all’estero.

Spiega Alberto Emprin: 

«Excellis – sempre a fianco di fondi di Venture Capital internazionali con rilevante track-record nello specifico settore – investe in startup dove competenze scientifiche e manageriali siano altrettanto forti, e la solidità delle tecnologie proposte siano testimoniate dall’aver ottenuto in passato finanziamenti non diluitivi – grants -, nonché dal possedere solide basi di protezione brevettuale e dall’avere già incontrato l’interesse concreto del mercato.

I rigidi criteri di ingresso nella nostra selezione, ulteriormente vincolati alla presenza di un ricercatore italiano con un determinato background come founder e di un lead-investor di spessore, se da un lato ci rendono fortemente selettivi fin dall’inizio, dall’altra ci permettono di avere più tempo per conoscere, interagire e valutare ogni singolo imprenditore, fattore essenziale nella scelta finale di ogni deal»

Questo approccio produrrà un investimento in 15 progetti in 18 mesi.

Come spiega Loris Lanzellotti:

«Volevamo creare un progetto chiaro, efficace e trasparente per tutti i soci. 18 mesi per investire in 15 progetti (una parte dei quali già individuati), 36 mesi attesi per arrivare alle prime exit, obbiettivo il rimborso del capitale conferito appena possibile e la valorizzazione dell’intero portafoglio delle partecipate entro la fine di questo decennio».

Aggiunge Alberto Emprin, in riferimento alla ricerca di nuovi soci:

«Cerchiamo soci che sposino la nostra filosofia e i nostri obbiettivi di investimento in realtà destinate a svilupparsi su un mercato globale. Ma siano anche interessati a conoscere, interagire e magari un domani aiutare concretamente questi straordinari imprenditori a sviluppare una parte della loro attività in Italia».

In questo periodo la holding si sta preparando ad un aumento di capitale volto a raccogliere fino a 5 milioni di euro.

Recentemente inoltre i soci promotori di Excellis hanno presentato la loro iniziativa a un evento organizzato da AIFO (Associazione Italiana Family Officer), riscontrando molto interesse da parte dei numerosi associati e ospiti presenti all’incontro.