Lingua dei segni: l’app VEASYT è attiva da oggi anche alla Sapienza di Roma

Lingua dei segni: l’app VEASYT è attiva da oggi anche alla Sapienza di Roma per facilitare la comunicazione tra utenti e personale dell’università

La lingua dei segni aiuta le persone non udenti a comunicare con il mondo esterno. Ma non tutti sono in grado di interpretarla. Per questo motivo viene in nostro aiuto la tecnologia moderna, che mette a disposizione sempre nuovi strumenti utili a facilitarne la comunicazione e la comprensione. Da oggi anche l’Università Sapienza di Roma ha attivato l’app VEASYT, che è stata ideata nel 2012 dall’Università Ca’ Foscari di Venezia per facilitare la comunicazione diretta tra funzionari pubblici e utenti non udenti. Questo nuovo strumento, già attivato in numerosi uffici pubblici in tutta la Penisola, da oggi sarà disponibile anche presso il famoso ateneo romano, presso le segreterie didattiche, quelle amministrative e gli sportelli per l’utenza esterna, dove sarà possibile usufruire di un servizio di video-interpretariato in lingua dei segni italiana, da remoto.

Nello specifico, VEASYT si attiva gratuitamente, premendo un tasto da un’applicazione per tablet: un interprete LIS professionista si collegherà in videochiamata, nel giro di pochi secondi, per supportare la conversazione tra funzionario pubblico e utente.

L’app VEASYT

L’app VEASYT nasce nel 2012 come spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, da sempre uno dei maggiori punti di riferimento per la ricerca e la didattica della LIS in Italia. La società nasce con l’obiettivo di sviluppare una serie di servizi utili ad abbattere le barriere della comunicazione, consentendo agli utenti non udenti di poter comunicare con il mondo esterno, in maniera più semplice, grazie anche agli interpreti che ogni anno vengono formati presso il capoluogo lagunare.

Come funziona VEASYT?

«VEASYT Live!», il servizio di video-interpretariato professionale di Veasyt, è operativo in qualsiasi momento, in orario di ufficio, in modalità immediata. Attivando l’applicazione, entro 30 secondi dalla richiesta inviata, un interprete LIS risponde alla videochiamata, supportando la conversazione tra persona non udente e dipendente pubblico. Quest’app si rivela molto utile in una serie di situazioni delicate, come ad esempio presso i presidi ospedalieri, gli sportelli e uffici pubblici. ambulatori e altri casi utili, dove occorre un interprete nella lingua dei segni. L’app è già attiva, ad esempio, presso gli uffici e i presidi pubblici della Regione Lombardia, buona parte del Veneto, e anche in altre regioni, oltre che in moltissimi comuni. Inoltre, supporta anche la didattica in altre Università italiane, fornendo il servizio di video-interpretariato durante le lezioni.

Enrico Capiozzo, CEO di VEASYT, ha così commentato:

«Siamo sempre orgogliosi di fare la nostra parte per estendere la possibilità di accedere a servizi essenziali come lo è un’Università, e in particolare la Sapienza, che è il più grande ateneo del Paese. Lo facciamo con un sistema semplice ma funzionale, che è la ricetta per creare servizi di cui possano fruire quante più persone, creando inclusione tramite l’autonomia e l’indipendenza».