Energia e Ambiente

Auto elettriche: la startup italiana Reefilla risolve il problema dell’assenza di colonnine

Auto elettriche: la startup italiana Reefilla risolve il problema dell’assenza di colonnine con la sua idea di business

Le auto elettriche sono il futuro (e aggiungerei il presente) della mobilità. Infatti, se i combustibili fossili sono in via di esaurimento e al tempo stesso un fattore inquinante non da poco, l’energia elettrica consente di circolare con un impatto ambientale molto minore. Uno dei problemi principali però, almeno nel nostro paese, è la disponibilità di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Infatti ne esistono poche e molto distanti le une dalle altre, rendendo la ricarica dell’auto molto complessa. A questa problematica sta però lavorando la startup italiana Reefilla, che consente di ricaricare l’auto elettrica ovunque ci si trovi senza il supporto della colonnina. La startup è nata da un’idea di tre italiani, di cui due piemontesi: Pietro Balda, Marco Bevilacqua e Gabriele Bergoglio.

Questi giovani ragazzi, la cui età si aggira sulla trentina, lo scorso marzo si sono licenziati dal posto fisso in Fca per iniziare una nuova avventura. Il tutto è nato durante il lockdown e il lavoro in smartworking, che ha concesso loro il tempo di pensare ad una nuova idea, intuendo i cambiamenti in atto nel mondo della mobilità su gomma.

Una decisione che in molti ha lasciato sgomenti, come si apprende dal Corriere. A riguardo i fondatori del progetto hanno così commentato:

All’inizio ci hanno preso tutti per pazzi. Sembrava di essere in un film di Checco Zalone. Ma veramente lasciate il posto fisso?

Un’idea che lasciava sgomenti. Ma si sa, quando nasce l’idea giusta, non c’è posto fisso che tenga. Ed è così che ad aprile 2021 nasce Reefilla, con l’obiettivo di portare l’energia alle vetture ovunque ci si trovi.

In pratica si tratta di una ricarica a domicilio della propria vettura. Infatti, quando la batteria scende sotto il 20%, un sistema di monitoraggio da remoto segnala l’accaduto all’utente che potrà richiedere la carica a domicilio.

Inoltre aggiunge Balda:

«L’operazione può essere svolta in modalità contactless e saranno i nostri professionisti ad aprire lo sportellino di carica, a patto che l’auto sia in una zona accessibile. In poco meno di mezz’ora garantiremo 120 chilometri di autonomia. Il tempo di una pausa pranzo».

I primi risultati sono incoraggianti: il servizio è stato già testato su Tesla, Renault e altri veicoli elettrici del gruppo Volkswagen. Il core business per ora è rappresentato dai veicoli in car sharing e le flotte aziendali, per poi aprirsi più in là al mercato delle auto private, dietro il pagamento di un abbonamento mensile.

Come concludono i fondatori, l’obiettivo è presto tracciato:

“Contiamo di entrare nel mercato entro la metà del 2022 e al momento stiamo valutando la città da cui partire: Torino o Milano”.

Facciamo un in bocca al lupo speciale a questi ragazzi e alla startup Reefilla per il proseguo della sua attività. Alla prossima con il mondo delle startup, a cura del nostro portale! 

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