Abridge: la startup americana che aiuta a ricordare le parole del dottore
Abridge: la startup americana che aiuta a ricordare le parole del dottore
Sappiamo, soprattutto in questo periodo, quanto sia importante il dialogo medico-paziente. E la tecnologia (nel nostro caso Abridge), sta facendo passi da gigante per ridurre un gap importante tra la cultura medica con il suo gergo medicale, e il sapere medio della popolazione.
Non tutti noi siamo infatti a nostro agio con la terminologia medica, spesso e volentieri commettiamo gaffe, errori e abbiamo vuoti di memoria quando si parla di malattie, diagnosi, medicinali da prendere e così via.
In nostro aiuto arriva così Abridge, un’applicazione che trascrive il dialogo tra medico e paziente e lo rende più “facile” da capire. La startup americana di Pittsburgh ha così lanciato la sua idea, che ha incontrato subito il parere positivo dei suoi user: l’hanno scaricata già in oltre 50.000!
Questa notizia è apparsa sui principali siti come Forbes poiché, grazie alla bontà della sua idea di business, ha raccolto circa 15 milioni di dollari, e già in precedenza aveva raccolto altri 5 milioni in un seed round, che comprendeva Aneesh Chopra, U.S. Chief Technology Officer sotto la Presidenza Obama, e l’investitore Esther Dyson.
Vediamo nelle righe che seguono come funziona e che utilità ha per i pazienti.
Come funziona Abridge?
Abridge è una semplice (che tanto semplice non è lato tecnico) applicazione, che trascrive il dialogo paziente-medico, per tenere traccia di ciò che viene detto e renderlo più comprensibile al malato.
Il problema che la startup si propone di risolvere è questo: da sondaggi e analisi di mercato effettuate sui pazienti, emergeva un problema grave, ossia che questi non ricordavano più del 40% dei contenuti legati alla discussione con il medico. L’app di Abridge consente di evidenziare quelle che sono le informazioni chiave della conversazione per tenerne traccia anche in seguito, con terminologie più alla portata. Inoltre le informazioni contenute nell’app possono essere condivise con altri medici e operatori sanitari, con i familiari, così da tenere tutti tempestivamente informati sull’evoluzione della malattia.
“La tecnologia ha il potenziale per aiutare molte più persone di quante potrei mai vedere nella mia clinica settimanale”, afferma il Co-fondatore e CEO di Abridge, il Dott. Shiv Rao, 41 anni, un cardiologo che ancora oggi visita i pazienti.
Per fare questo, un team di sviluppatori ha realizzato degli algoritmi capaci di comprendere il gergo medico, individuare parole chiave e rilevare i passaggi successivi, saltando parti non clinicamente rilevanti della conversazione.
“La nostra tesi è sempre stata che dovremmo concentrarci sulla conversazione tra un paziente e il proprio medico. Perché quella conversazione è a monte di tutti i servizi diagnostici, terapeutici, di laboratorio e altri servizi”, afferma Konam, Co-founder e CTO del progetto.
Abridge è una startup americana fondata nel 2018 da Konam e Rao, ma i cofondatori si sono incontrati un paio di anni prima, quando Konam stava seguendo un master in robotica presso la Carnegie Mellon University di Pittsburgh e Rao era cardiologo presso l’Università di Pittsburgh Medical Center.
Ancora oggi l’azienda è al lavoro per migliorare la parte ingegneristica del prodotto e sviluppare nuove e più complesse funzionalità, utili per poter convincere sempre più persone a scaricarla.
Qual è il target a cui si rivolge Abridge?
Gli utenti principali sono i pazienti, ma il target di mercato per la startup sono i sistemi sanitari e gli assicuratori, che sono disposti a pagare per l’uso di una piattaforma che potrebbe aiutare a migliorare i risultati a lungo termine per i loro pazienti.
Staremo a vedere come evolverà la vita di questa interessante startup americana, che vuole sicuramente continuare il suo percorso di crescita e rendersi davvero utile per pazienti e personale sanitario.
Alla prossima dallo staff di StartUp Mag!