Formazione

Idee per startup e come inserirle in un processo aziendale

Idee per startup e come inserirle in un processo aziendale nel post a cura di StartUp Magazine

Bentrovati nel mondo dedicato all’innovazione e alle idee per startup innovative.

In questo post vi parleremo nello specifico di come trovare l’idea giusta per il vostro business e delle caratteristiche utili a far sopravvivere la vostra neonata attività alle difficoltà incontrate sul mercato.

Bentrovati su StartUp Magazine!

Idee per startup: come trovare l’idea giusta?

Come trovare le idee giuste per avviare la vostra startup?

Sembra essere questa una domanda molto ricorrente tra gli startupper e gli imprenditori a tutte le latitudini. Fortunatamente ci siamo noi a darvi le dritte giuste per avviare la vostra attività!

Infatti occorre partire da un’idea di business per avviare poi la propria attività. Quest’idea può essere frutto di diverse strade alle quali si giunge, tra le quali vi segnaliamo:

  • Un’idea frutto di uno studio pregresso, fatto di trend, bisogni latenti e analisi di mercato;
  • Un’intuizione supportata da prove empiriche;
  • Uno studio di mercato portato avanti da una società di consulenza o uno studio, che ha portato a delinearsi di un’opportunità di business;
  • Lo sviluppo naturale della propria attività tradizionale;

Qualora possediate abilità creative ed intuitive non vi resta che munirvi di penna e quaderno e segnarvi così tutte le idee che vi vengono in mente. Infatti l’opportunità del secolo potrebbe essere proprio lì, nella vostra testa, e non vi resta che farla uscire fuori!

Consiglio: in questo caso, per far fluire al meglio le proprie idee, è sempre utile fare delle lunghe passeggiate, soprattutto in solitudine, dove riflettere e osservare la vita che scorre. Infatti un buon modo per individuare bisogni latenti, nuovi trend, opportunità di business, è quello di essere in giro a cogliere frammenti di vita altrui o personali, che possono ritornarci utili in futuro per la nostra startup.

Non solo idee ed intuizioni, ma anche delle regole

Le giuste idee startup che abbiamo avuto in maniera casuale o che sono emerse da studi e consulenze, da sole non bastano. Infatti dopo l’idea, questa ha bisogno di essere supportata da applicazione e quindi dall’avvio dell’attività.

Le startup, definite da Alessia Camera nel suo libro “Startup Marketing” come:

Istituzioni nate per creare un nuovo prodotto o servizio in condizioni di estrema incertezza

devono possedere una serie di caratteristiche che ne facilitano la sopravvivenza, che possono essere così riepilogate:

  • Ripetibilità, ossia la capacità posseduta dalla nostra idea di essere ripetuta nel tempo, creando una routine produttiva;
  • Scalabilità, cioè passare con facilità da 100 a 1.000 clienti, e successivamente da 1.000 a 100.000, mediante l’applicazione di strategie e procedure atte a supportare la crescita del business nel tempo;
  • Profittabilità, il vero motore di qualunque business, poiché chiaramente senza profitto non c’è impresa;

Per poter sviluppare al meglio le proprie idee di business poi è estremamente importante possedere 3 elementi caratteristici, che vengono incontro alle nostre esigenze:

  • Vision, possibilmente a lungo termine, che rappresenta il primo passo da compiere nel processo di articolazione dell’idea di business;
  • Key Assumption, ipotesi da verificare e validare per valutare la bontà della propria startup;
  • Leap of Faith, che è lo sbocco finale che segue Vision e Key Assumption, che quindi serve a validare le ipotesi e visione a lungo termine dell’azienda, e che giustificano il duro lavoro che aspetta lo startupper;

La vostra idea di startup a questo punto ha bisogno di altri step per cominciare a muovere i primi passi. E ci riferiamo al Target obiettivo, al Business Plan e Business Model Canvas, ai finanziamenti e al budget da allocare alle singole attività legate alla nostra attività, alle risorse umane di cui abbiamo bisogno per fare in modo che quell’idea divenga una realtà aziendale.

Ma in fin dei conti, molte volte tutto parte da qui: dall’idea, da quell’intuizione avuta mentre si era magari al supermarket, da quelle idee che ci balenano continuamente per la testa e sulle quali decidiamo di investirci:

  • Tempo;
  • Risorse e competenze;
  • Denaro;

Ma tutto sarà presto ripagato, o almeno se sarete tra i fortunati ai quali l’intuizione ha portato a risultati sbalorditivi. Su tutti vi facciamo giusto qualche nome: Jeff Bezos, divenuto oggi l’uomo più ricco al mondo; Bill Gates, a lungo l’imprenditore più ricco del globo; Mark Zuckerberg, che continua a fare proseliti grazie al suo mondo social.

E se l’idea non porta ai risultati sperati?

Beh potrete sempre dire: Ci ho provato! Alla prossima da StartUp Magazine!

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