Salute e Medicina

Longevity Biotech: come combattere l’invecchiamento con la ricerca

Longevity Biotech: come combattere l’invecchiamento con la ricerca, nel post di StartUp Mag

Bentrovati dal vostro Francesco Corvino sempre qui su StartUp Mag, il sito dedicato all’innovazione e alle startup. Per il post di oggi vogliamo parlarvi di un argomento piuttosto interessante: stiamo parlando di Longevity Biotech, un mondo in continua crescita con investimenti sempre crescenti da parte del mondo della finanza e dei venture capitalist di tutto il mondo. Un mercato al quale le startup mondiali del Settore Biotech puntano per realizzare un vecchio sogno dell’uomo: l’eterna giovinezza.

Buona lettura da StartUp Mag!

Longevity biotech: un mercato in rapida ascesa

Il mondo sta invecchiando. Infatti, soprattutto nei paesi più sviluppati, la durata della vita media si allunga e con essa i problemi legati alla salute umana.

Infatti, da dati emersi da una ricerca condotta dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), sono emersi alcuni dati interessanti sui quali ragionare:

  • Tra il 2015 e il 2050 si stima che 2 miliardi di persone avranno oltre 60 anni;
  • I 2/3 di questi avranno problemi di salute;
  • I costi della sanità arriveranno a toccare il 20% del PIL USA nei prossimi cinque anni;

Questi dati hanno spinto molte organizzazioni, soprattutto startup in ambito Biotech e istituti di ricerca, a trovare una soluzione al problema che si presenta, sia umano che economico.

Una di queste prende il nome di Longevity Biotech, ossia il campo di studi legato alla longevità delle nostre cellule. Infatti l’obiettivo di queste ricerche sono il prolungamento della vita cellulare umana. Attraverso queste ricerche le aziende vogliono così produrre delle soluzioni utili all’essere umano per prolungare quanto più possibile la sua vita e la buona salute, operando sulle cellule che compongono il nostro organismo, le quali sono soggette a lungo andare a problemi che danno luogo a patologie cliniche. Alcuni studi consentono il trattamento ad esempio della senilità e di malattie degenerative quali l’Alzheimer, ma le implicazioni scientifiche sono pressochè infinite.

Le ricerche di Marco Quarta a Stanford

Qui vi presentiamo brevemente due ricerche molto promettenti condotte da startup americane ma al cui timone vi è un italiano: stiamo parlando di Marco Quarta, che da alcuni anni si è trasferito in Silicon Valley per condurre i suoi studi in materia di bioingegneria delle cellule staminali.

La prima ricerca, molto promettente, riguarda il lancio di un farmaco rivoluzionario che potrebbe permetterci di vivere più sani e più a lungo, prevenendo molte malattie legate all’invecchiamento. Si tratta di un farmaco ingegnerizzato per agire solo sulle cellule senescenti, chiamate in gergo “zombie” e che si accumulano con l’età adulta, dando luogo a malattie. La sperimentazione sui topi ha dato esito positivo, poiché una volta eliminate le cellule senescenti, si è notato nei roditori un miglioramento del loro stato di salute: aumento di energia fisica, memoria, capacità cognitive, ricrescita del pelo. Questo farmaco è oggetto di sperimentazione da parte della startup Rubedo Life Sciences, una startup composta da un team di nove persone che lavorano nel campo della medicina, ma anche esperti di machine learning e intelligenza artificiale.

La seconda ricerca condotta da Turn Biotechnologies, startup fondata sempre da Marco con un professore italiano, Vittorio Sebastiano, punta invece a ringiovanire le cellule, che pur essendo sane, stanno invecchiando. In questo caso quindi si tratta di ringiovanire le cellule sfruttando un meccanismo naturale insito in ognuno di noi e che si manifesta durante la fecondazione. Infatti in questa fase le cellule ringiovaniscono del tutto, dando vita a un nuovo essere vivente dopo nove mesi. Sfruttando questo meccanismo naturale è possibile ottenere questi risultati in ogni cellula del corpo controllando, con la tecnologia a disposizione, gli eventi sopracitati. Il meccanismo è stato già brevettato e presto inizieranno i trial clinici.

Queste ricerche sono state menzionate nel libro “Silicon Valley, sogna, credici, realizza” scritto da Eleonora Chioda e Tiziana Tripepi ed edito da Hoepli, che consigliamo vivamente di leggere.

Alla prossima con il mondo delle startup, a cura di StartUp Mag!

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