PEC Europea: Approvato il Nuovo Standard ETSI
Si è concluso il processo di definizione del nuovo standard ETSI (European Telecommunications Standards Institute) che consentirà una libera fruizione a livello europeo delle firme digitali e dei sistemi di Registered Electronic Mail (REM), tra i quali rientra anche la posta elettronica certificata italiana.
La necessità di istituire una PEC europea nasce dalle conclusioni del Consiglio UE del 27 maggio 2011, in cui invita la Commissione a contribuire ad una migliore integrazione del mercato unico, attraverso la previsione di un reciproco riconoscimento dei servizi di recapito. All’interno del regolamento UE 910/2014 “in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno” si evince infatti la necessità di prevedere un quadro giuridico univoco che consenta il riconoscimento, all’interno degli ordinamenti giuridici dei diversi stati membri dell’Unione Europea, dei servizi elettronici di recapito certificato nazionali.
L’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale insieme ad AssoCertificatori, i Gestori di Posta Elettronica Certificata Riuniti, hanno annunciato la conclusione del nuovo standard ETSI EN 319 532-4, che renderà presto possibile la diffusione della PEC a livello intra comunitario come modello di eDelivery riconosciuto. Grazie al lavoro di Assocertificatori, l’associazione che unisce i principali soggetti operanti in Italia per i servizi di firma elettronica, la PEC interoperabile a livello comunitario, in seguito ad un processo iniziale di migrazione, sarà presto disponibile e permetterà una più ampia diffusione dei vantaggi della posta elettronica certificata.
Tra i certificatori più importanti che hanno contribuito all’approvazione del nuovo standard di posta, anticipandone alcuni elementi, come l’implementazione del livello di sicurezza nell’accesso attraverso la previsione di funzionalità OTP, c’è InfoCert, la principale Certification Authority europea leader nel mercato dei servizi di digitalizzazione e dematerializzazione, che sottolinea i vantaggi del reciproco riconoscimento della PEC tra i cittadini e all’interno del mercato unico dell’Unione Europea.
L’utilizzo della PEC europea permetterà infatti di sostituire in via definitiva le attuali modalità di trasmissione dei dati nei rapporti ufficiali, consentendo in tal modo l’invio di ordini, contratti, fatture e di tutte le comunicazioni ufficiali verso partner esteri. L’abbandono della carta porterà inoltre al consolidamento di un processo di dematerializzazione dei documenti che favorirà un approccio più eco sostenibile: la riduzione degli spostamenti determinerà infatti una riduzione delle emissioni di CO2.
ETSI: lo standard per la posta elettronica certificata in Europa
Il nuovo standard ETSI consentirà la diffusione di un’interfaccia tecnologica ampiamente condivisa, conosciuta con l’acronimo CSI (Common Service Interface) il cui scopo sarà quello di porre le basi per un dialogo tra i vari gestori di servizi di recapito. A beneficiarne saranno cittadini, imprese ed enti governativi degli stati membri. Identificando infatti il possessore di un indirizzo di posta certificata europea si potranno condividere i dati con modalità digitali, insieme alla data e all’ora dell’invio e della ricezione del messaggio.
Un processo di standardizzazione che avrà un grande valore per gli Stati membri, poiché permetterà una rapida diffusione di nuove soluzioni di mercato, attraverso una collaborazione continuativa di tecnici specializzati che continueranno ad aggiornare il nuovo standard. Collaborazione che renderà possibile l’adozione comune di sistemi di Strong Authentication a due fattori, attualmente adottati con largo anticipo da alcuni gestori per offrire maggiore sicurezza nello scambio dei dati e per avvicinarsi in tal modo ai futuri parametri europei.
A conferma dell’importanza che viene riconosciuta all’introduzione di PEC europee reciprocamente riconosciute, anche le modalità con cui si è arrivati all’approvazione dello standard ETSI. Un iter normativo che negli anni ha saputo cavalcare l’onda di un dialogo costruttivo, cui hanno partecipato i più grandi esperti della materia.