Content Creators: presto diverrà un lavoro riconosciuto dallo stato

Content Creators: presto diverrà un lavoro riconosciuto dallo stato grazie al lavoro di dialogo promosso dal Web Marketing Festival

Chi lavora nel mondo del digital e del tech non può che essere felice della novità che riguarda il lavoro del content creator. Infatti, grazie anche al lavoro di dialogo e intermediazione avuto dal Web Marketing Festival in merito, lo scorso 14 luglio l’emendamento “Content Creators” è entrato nel DDL Concorrenza.

Le tre identiche proposte emendative presentate, la prima, dall’On. Valentina Barzotti (sottoscritta dall’On. Angela Masi, dall’On. Niccolò Invidia e dall’On. Luca Carabetta), la seconda, dall’On. Enza Bruno Bossio e, la terza, dall’On. Felice Maurizio D’Ettore, hanno ricevuto parere favorevole.

L’obiettivo è quello di riconoscere una nuova forma di lavoro digitale, che fino a poco fa non era riconosciuta come tale. Questo consentirà, nello specifico, di risolvere controversie tra gli stessi content creators e le piattaforme sulle quali lavorano, oltre che essere riconosciuti come lavoratori a tutti gli effetti, dando loro maggiore legittimità.

Il CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF, Cosmano Lombardo ha sempre ribadito quanto il tema sia sensibile e oggi inaugura un nuovo percorso per il settore:

Un ringraziamento particolare va agli esponenti del Governo e del Parlamento che hanno ascoltato le istanze presentate dal WMF e del mondo Creator e compreso l’importanza della misura, in particolare all’On. Valentina Barzotti, all’On. Vincenza Bruno Bossio e all’On. Felice Maurizio D’Ettore che hanno proposto l’emendamento e che hanno portato nelle sedi istituzionali quanto condiviso nei diversi incontri con la nostra community.  Il settore digital & tech può festeggiare il primo, importante passo verso il riconoscimento giuridico e fiscale di una delle nuove figure professionali che lo caratterizzano. Infatti tutto ciò costituisce soprattutto la testa d’ariete per far comprendere ai vari organi istituzionali quanto sia importante innovare il mercato del lavoro. Il Paese continua a essere bloccato per gli eccessivi costi del lavoro e per meccanismi burocratici legati alla vecchia economia. La Creator Economy, così come il mondo startup e in generale il reparto digital & tech italiano che sta trainando il nostro paese ha bisogno di un punto di svolta per continuare a giocare questo ruolo, garantire occupazione, contribuire alla digitalizzazione e non perdere competitività a livello internazionale. Affinché ciò accada, è necessario abbattere i costi del lavoro, costituire un Contratto Nazionale per i lavoratori di imprese digital & tech e startup, creare codici ATECO per tutte le nuove professionalità emerse negli ultimi due decenni e abbattere il sistema contrattuale a livelli adeguandolo ai meccanismi attuali. Su questi punti ci stiamo muovendo da anni e saranno le prossime linee su cui ci stiamo già impegnando”.

L’obiettivo alla base dell’impegno del WMF è quello di ripartire da qui. L’economia italiana versa in condizioni difficili e senza il settore Tech non riuscirà a risollevarsi. Occorre frenare la fuga dei talenti all’estero, adeguare economicamente e legislativamente, le materie legate alla tecnologia, l’innovazione, il lavoro digital e il mondo delle startup. Solo in questo modo riusciremo a dare un futuro migliore al nostro paese e a tutti coloro che lavorano in questo comparto. Un plauso particolare quindi va all’impegno profuso da parte di Web Marketing Festival e al suo staff, per tutto quello che stanno facendo in questi ultimi anni.