Salute e Medicina

VitaVi, quando l’online non basta: l’approccio differenziato

Il mondo cambia e con esso anche le esigenze delle persone. Se da un lato gli italiani si affidano sempre di più all’uso di integratori alimentari per migliorare il benessere fisico e psicofisico e per risolvere esigenze specifiche, come la riduzione dello stress, la conciliazione del sonno e la cura della pelle, dall’altro cambiano anche le modalità di acquisto.

L’online ha insegnato che si possono abbattere le barriere arrivando ovunque ma ha anche mostrato che non tutti lo preferiscono. E proprio per questo VitaVi, la startup digitale italiana dedicata alla creazione e alla vendita degli integratori alimentari, ha scelto una modalità di vendita ibrida. Partita dall’online, ha deciso di collaborare anche con alcuni negozi sul territorio italiano per farsi conoscere ancora di più e per dare a tutti la possibilità di avere accesso ai suoi prodotti in maniera diretta ed immediata.

Così facendo punta ad accelerare lo sviluppo aziendale ampliando sempre di più il proprio bacino di utenti così come ha specificato Francesco Citoni, Founder e CEO di VitaVi. Si lavora, infatti, “sia per internazionalizzare la clientela, sia per avvicinarci ad un’utenza meno abituata all’acquisto in rete. Siamo convinti che un approccio differenziato possa rappresentare, sul lungo periodo, la scelta vincente”. 

Citoni insieme ad Andrea Pregnolato ha sviluppato questo importante progetto tutto Made in Italy che fa dell’integrazione naturale la forza per cambiare le proprie abitudini vivendo una quotidianità più energica e positiva. Intorno a loro un team di specialisti della nutrizione coordinato da Arrigo Cicero, professore di scienze tecniche dietetiche applicate all’Università di Bologna e presidente del Sinut.

La ricerca in VitaVi non si ferma. Il team scientifico, infatti sta già lavorando all’espansione della gamma prodotti tenendo sempre presenti le richieste e le esigenze dei consumatori con i quali il brand resta continuamente in contatto grazie ad uno scambio diretto e senza dimenticare mai uno dei principali focus sui quali la startup si è focalizzata fin dall’inizio: limitare al massimo l’impatto sull’ambiente.

Proprio per questo, infatti, VitaVi usa, per le sue capsule verdi di origine vegetale e del colore tipico della startup derivato dalla clorofilla, solo barattoli in Pla biodegradabili e compostabili che vengono prodotti a partire dalla canna da zucchero. Lo stesso avviene per le etichette mentre le buste usate per le spedizioni sono realizzate con un materiale innovativo, il Paptic che si ottiene da fonti rinnovabili ed è al 100% riciclabile.