Uffici aziendali: è possibile lavorare senza ufficio o è solo un’utopia?
Uffici aziendali: società senza ufficio è possibile o è solo un’utopia?
La domanda è ovviamente provocatoria, però quante volte molti di noi ci hanno pensato, quando la mattina devono mettersi in macchina per andare in ufficio? Ma un’altra domanda interessante è: quante persone che lavorano in ufficio sono realmente coinvolte dal lavoro che fanno?
Sono sicuramente queste le domande che si sono fatti anche i dipendenti di una società che si occupa di sviluppo di software, prima di iniziare a lavorare in InVision: si tratta di una società con 700 dipendenti in tutto il mondo ma che non ha alcun ufficio fisico in cui i dipendenti devono andare a lavorare la mattina. Quindi a tutti gli effetti uffici aziendali non ce ne sono! Ma come al solito facciamo un po’ di storia per capire come nasce l’idea dell’azienda senza ufficio.
Chi è InVision
InVision nasce nel 2011 da un’idea di Clark Valberg, che è anche Ceo della Startup.
Valberg, riconoscendo che per fare fronte a concorrenti molto più blasonati avrebbe dovuto pensare a mettere in pratica azioni distintive, ha deciso di tagliare completamente i costi relativi ad un ufficio fisico, anche considerando il mercato immobiliare di New York, già abbastanza duro e costoso, così pensò che dovendo soltanto realizzare software, l’unico ufficio necessario era il proprio computer portatile.
Oggi, nonostante siano passati 7 anni e l’azienda abbia raggiunto il non trascurabile traguardo dei 700 impiegati, non ha ancora un ufficio e una sede ufficiale.
I dipendenti hanno così tutta la possibilità di lavorare comodamente, non solo da casa, ma in qualsiasi luogo sia per loro più comodo: sia la caffetteria, il parco pubblico vicino casa, in spiaggia con un mojito tra le mani. Ma un vantaggio ancora maggiore per l’azienda è quello di poter contare su lavoratori di un certo livello, reclutabili in qualunque parte del mondo, nonostante la società mantenga ancora l’orario ufficiale di lavoro dalle 10 alle 18.
InVision ha così applicato la filosofia che la puntualità in ufficio non è importante quanto la qualità del proprio lavoro e la puntualità nella consegna dello stesso.
Conclusioni
Quante aziende in Italia sarebbero pronte ad una rivoluzione di questo genere? E ancora, quali vantaggi ne ricaverebbero le aziende nell’adottare un modello di questo genere nel nostro paese? Dobbiamo aspettare ancora molto tempo per questo genere di qualità del lavoro o ci penserà qualcuno anche qui da noi?
Il mojito nel frattempo è già pronto: alla prossima da StartUp Magazine!