ICT e AI

Telexistence: quando la realtà supera l’immaginazione

Un modo nuovo di viaggiare senza spostarsi da casa propria: telexistence

Vi ricordate il film Avatar? Siamo sicuri che tutti voi almeno una volta nella vita avete guardato il film al cinema o a casa propria, chiedendosi se in futuro sarebbe stato possibile l’utilizzo di avatar per vivere esperienze che altrimenti non sarebbe stato possibile vivere. La risposta al vostro quesito viene dal Giappone, dove gli scienziati e le startup stanno lavorando al progetto chiamato telexistence, un nuovo modo di spostarsi utilizzando degli avatar.

Infatti ci si è resi conto che oggi i viaggi di lavoro sono diventati sempre più frequenti e i grandi capi d’impresa non riescono spesso a stare al passo o trovarsi in molteplici posti in pochissimo tempo (magari all’interno della stessa giornata) oppure per determinate categorie di persone è impossibile vivere determinate esperienze (pensiamo a chi magari è allettato oppure con un handicap grave che non gli permette di svolgere determinate azioni come sciare o praticare uno sport) o ancora riuscire ad arrivare dove l’uomo non può fisicamente vivere per condizioni ambientali non adatte ad ospitare la vita (in altri pianeti oppure nelle profondità marine ad esempio). Ed ecco che ci viene in aiuto la tecnologica e in questo caso appunto la telexistence!

Ma come funziona nello specifico la telexistence?

La tecnologia, che ha anche attirato l’attenzione della Fondazione X Prize americana, consente agli operatori umani di manipolare corpi geneticamente modificati o robot realistici da una certa distanza, dando loro capacità potenziate come la forza sovrumana. E i veterani ricercatori giapponesi hanno collaborato con ingegneri e uomini d’affari più giovani per trasformare questa fantasia in realtà.

Il primo prototipo di robot umanoide basato su telexistence è stato ideato dai ricercatori di Tokyo, Giappone. Questo robot può essere controllato da un utente che indossa un visore di realtà virtuale (HMD) e guanti di feedback tattile. Attraverso questa configurazione, l’utente può vedere e sentire ciò che il robot percepisce, permettendogli di apportare modifiche all’ambiente del robot stesso e compiere azioni, manovrandolo fisicamente. Possono essere controllati tramite collegamenti master-slave, consentendo in pratica di replicare i movimenti e il controllo umano nelle piattaforme robot. Possono persino trasmettere sensazioni tattili e termiche alle dita dell’operatore attraverso guanti tattili che aggiungono delle sensazioni audio-visive del tutto realistiche.

Oggi il Giappone investe (ahimè non come l’Italia) grandi somme di denaro per l’innovazione collegata alla robotica e all’intelligenza artificiale. Nello specifico, nel 2016 le società di venture capital in Giappone hanno versato enormi somme in tre aree chiave: robotica che è cresciuta del 329%, l’intelligenza artificiale (AI) del 246% e l’Internet of Things (IoT) del 184% rispetto all’anno precedente. Insomma il paese e il suo governo ha compreso l’importanza dell’investimento nelle startup del settore e ha compreso che in un paese con un basso tasso di natalità, un progressivo invecchiamento della popolazione e un crescente bisogno di aumentare la propria produttività per stare al passo con un mondo che cambia e che ha sempre più bisogno di beni e servizi, occorreva agire e farlo in fretta. Ecco spiegati i motivi di queste grandi manovre economiche.

Ma tornando alla telexistence, in un’intervista rilasciata al magazine americano Forbes, Susumu Tachi, Professore Emerito dell’Università di Tokyo e chairman di Telexistence Inc., afferma:

“Telexistence ti consente di lavorare da remoto, viaggiare in tutto il mondo, intrattenere ospiti lontani o praticare sport che non potresti praticare diversamente”, afferma Tachi. “I bambini che sono ricoverati in ospedale a lungo termine potrebbero visitare Disneyland e condividere esperienze reali con i loro amici e familiari. Le persone anziane con problemi di mobilità potrebbero partecipare al matrimonio di un nipote.

“Le potenziali applicazioni sono enormi e si estendono dal settore minerario e manifatturiero, alla medicina e allo spazio. Questa tecnologia può aiutare a liberare le persone da un lavoro ripetitivo e noioso per concentrarsi sull’attività creativa. Inoltre, ha il potenziale per cambiare il modo in cui le persone lavorano in una società caratterizzata da un basso tasso di natalità e una popolazione che invecchia” , afferma Charith Fernando, CTO della società.

Le fabbriche e le altre strutture dotate di robot di telexistence possono operare 24 ore al giorno, con lavoratori situati in qualsiasi parte del mondo, e superare il problema della mancanza di personale. Ad esempio, durante il giorno, i medici in Giappone potrebbero coprire un turno di notte in un ospedale in Brasile prima di consegnare il robot al personale in un altro fuso orario.

“In questo modo, la telexistence ti permette di superare il tempo e lo spazio”, afferma Jin Tomioka, un ex produttore di Mitsubishi Corporation co-fondatore, CEO e CFO di Telexistence Inc. L’agenzia giapponese di scienza e tecnologia (JST), sostenuta dallo stato, ha sostenuto in modo aggressivo lo sviluppo di questa tecnologia originata dall’università e ha investito nella startup nel suo round di finanziamento iniziale. Tomioka e altri membri dello staff provengono da vari background e hanno fondato Telexistence Inc. nel 2017. Il team è composto da esperti provenienti da diversi paesi come Repubblica Ceca, Panama, Cina e Paesi Bassi. In Giappone, hanno superato le barriere linguistiche e le restrizioni sul lavoro: i recenti cambiamenti nella politica dei visti in Giappone consentono al personale straniero di ottenere permessi di lavoro solo in una o due settimane.

Tachi ha esposto la sua tecnologia al di fuori del Giappone, presentandola al Summit X Visioneers 2016 del X, dove è stato giudicato “pronto al lancio”. La X Prize Foundation ha riconosciuto che il Giappone possiede la tecnologia di robotica avatar più avanzata al mondo. Telexistence Inc. sta guadagnando sempre più attenzione e ha attratto investimenti da diversi gruppi VC tra i quali Open Innovation Lab di KDDI e Global Brain 6.

“Telexistence è un dispositivo per cambiare il mondo e con un grande potenziale”, afferma Tachi. “Le tecnologie AI e giapponesi sono perfettamente compatibili. Usando la telexistence possiamo costruire un sistema in cui molte persone che vogliono lavorare possono davvero farlo e rendere così possibile l’impossibile “.

Vi abbiamo parlato di questa straordinaria innovazione: e voi ne avete sentito parlare? Cosa ne pensate? Aspettiamo tanti commenti!

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