StartUp Italiane: quelle da tenere d’occhio nel 2021
StartUp Italiane: quelle da tenere d’occhio nel 2021 secondo Wired
Bentrovati su StartUp Mag, il sito dedicato al mondo delle startup e dell’innovazione, con tutte le ultime notizie riguardanti questi due argomenti. Per il post di oggi, vogliamo parlarvi di startup italiane: infatti, in un interessante articolo proposto da Wired, sono state selezionate 9 startup nostrane da seguire con attenzione in questo 2021, che si preannuncia ricco di novità. Infatti, se il nuovo anno è cominciato all’insegna delle notizie legate al coronavirus, sicuramente questo porta a interrogarsi su come le aziende possano, in questo periodo tanto difficile, andare avanti nella loro attività, cercando di creare qualcosa, che sia al tempo stesso profittevole e sicuro da un punto di vista sanitario. Ed è per questo che alcune di queste nuove realtà sono impegnate in settori quali pagamenti digitali e Fintech, didattica a distanza, stampe 3D, oltre che imprese che si occupano di ridurre l’impatto ambientale, legato alle attività umane. Ovviamente prima di avviare una startup, soprattutto in tempi moderni, consigliamo sempre di seguire i consigli utili per la costituzione della propria neonata impresa.
Vediamo nelle righe che seguono quali sono alcune delle realtà italiane più interessanti da seguire quest’anno. Benvenuti su StartUp Mag!
StartUp Italiane da seguire nel 2021: tra stampe 3D e didattica a distanza
Come emerge dal post di Wired, le principali realtà italiane da seguire con attenzione quest’anno operano in settori sensibili, vista la pandemia in atto, che richiede un maggior tasso di digitalizzazione per ottemperare a quelle che sono le norme sul distanziamento sociale. Una delle realtà italiane più interessanti è WeSchool, piattaforma italiana che si occupa di didattica a distanza. Questa è l’unica piattaforma italica tra le tre suggerite dal ministero dell’Istruzione, insieme a Google e Microsoft. L’impresa di Marco De Rossi è stata utilizzata da circa 1,1 milioni di studenti italiani (e docenti) durante il lockdown. Un successo che non è passato inosservato: all’inizio di agosto è arrivato per la startup un importante investimento da 6,4 milioni di euro.
Continuando il nostro racconto, passiamo a Casavo, che è invece una startup milanese che consente di chiedere un appuntamento per la valutazione di un immobile, che sarà visionato e valutato, anche a distanza, da un team di esperti. Questo consente di offrire un abbattimento significativo dei tempi di vendita rispetto ai canali tradizionali.
Altra realtà interessante è quella legata al settore della stampa 3D, un trend in continua evoluzione, di cui fa parte l‘azienda italiana Roboze, una startup di Bari che progetta e produce stampanti 3D professionali e industriali, per clienti operanti nei settori energetico, automobilistico, aerospaziale e non solo. Il successo dell’azienda di Alessio Lorusso ha consentito di chiudere un importante contratto per la fornitura delle sue stampanti all’esercito americano.
Concludiamo questo post con la startup Conio, che ha creato il primo portafoglio bitcoin italiano su smartphone. Questa startup italiana è stata fondata da Christian Miccoli, che ha lanciato CheBanca! in Italia e da Vincenzo Di Nicola, che nel 2013 ha venduto la sua impresa GoPago al gigante Amazon. L’obiettivo della startup è quello di dare un’ulteriore accelerata alle transazioni e agli investimenti in criptomoneta.