Startup e originalità, la nascita della slot machine
Il concetto di startup è da sempre legato a quello di idea originale, vale a dire un’idea che è in grado di intercettare un bisogno del mercato non ancora soddisfatto dai prodotti già in commercio. Da quando si è cominciato a studiare il fenomeno degli operatori economici innovativi si contano innumerevoli esempi di startup di successo, in grado di rivoluzionare il mercato con il loro prodotto. Più raramente invece ci si sofferma a considerare il fatto che, ben prima della coniazione del termine startup e degli studi sorti intorno al fenomeno, siano esistite realtà che, lette in chiave moderna, sono senza dubbio da inserire in una categoria di innovatori in anticipo sui tempi: una di queste realtà è quella che ha portato alla nascita della slot machine.
La slot machine in sé e per sé non ha certo bisogno di presentazioni: si tratta di uno dei più longevi giochi da casinò, capace di reinventarsi volta per volta e di mantenere intatto il fascino che ha riscosso fin dai suoi esordi. Ben prima dei riferimenti nella cultura popolare e delle slot online, ben prima delle macchine sponsorizzate dalle celebrità più in vista del momento, c’è stata la nascita della prima slot machine che, come molte altre idee innovative, deve molto alle iniziative di una singola persona.
La persona in questione, Charles Fey, era un meccanico tedesco, nato in Baviera nel 1862. Come tantissimi altri europei, dopo le prime esperienze lavorative in patria decise di cercare fortuna negli Stati Uniti, raggiungendo un parente nel New Jersey all’età di 23 anni. Raggiunta la California, Fey si stabilì a San Francisco dove, sfruttando le precedenti esperienze lavorative come meccanico, nel 1885 prese a lavorare presso la Western Electric Works approfondendo la sua conoscenza di meccanismi di precisione e interessandosi alle meccaniche che vennero messe a punto sulle prime slot machine. Infatti, il concetto alla base del gioco era già esistente e sfruttato: in vari locali si poteva trovare come passatempo un macchinario che, attraverso una combinazione ottenuta in maniera casuale, faceva vincere un premio al giocatore. Tale combinazione però non premiava automaticamente il fortunato, dato che era necessario che un addetto la verificasse manualmente per poi se del caso convalidarla: un impiego che, come altri lavori, era destinato alla scomparsa. Fey, intuite le potenzialità dell’automatizzazione di tale ultimo passaggio, creò con un socio la propria compagnia e si dedicò alla messa a punto di una slot machine automatica, commercializzata nel 1895 e seguita dal vero e proprio successo dell’inventore: la Liberty Bell. Non pago del successo della sua idea, Fey cercò infatti un modo per accrescerne la notorietà e quindi la diffusione: giunse alla conclusione di inserire, come simbolo vincente, un riferimento tipicamente americano. Tale riferimento fu individuato nella Liberty Bell, la campana protagonista dei momenti chiave della rivoluzione americana, e che da lì in avanti passò anche a indicare il modello di slot machine.
Il percorso, ormai tracciato, continuò all’insegna dell’originalità sotto diversi altri aspetti: per esempio, per poter distribuire le slot in tutti gli Stati del Nordamerica, vennero realizzate versioni che presentavano simboli di frutta e la cui vincita consisteva in caramelle del gusto rappresentato dai simboli stessi. Il successo di questa versione particolare, nata in risposta a una necessità, fu tale che ancora oggi in molti paesi anglosassoni le slot sono colloquialmente chiamate fruit machine.
Una delle prime sfide tecnologiche fu poi rappresentata dalla crescente diffusione dell’elettronica, prontamente implementata anche nelle slot machine elettromeccaniche: la novità ha permesso lo sviluppo di sempre nuovi giochi di slot, ampliando a dismisura l’offerta e offrendo forme di intrattenimento sempre al passo con i fenomeni del momento, cosa puntualmente ripetutasi anche con la successiva diffusione dei microprocessori.
L’ultimo esempio che testimonia un percorso evolutivo sempre al passo coi tempi è quello della diffusione capillare di internet, nuovo mondo al quale anche le slot si sono adeguate senza mostrare segni di incertezza.
Se oltre un secolo fa il concetto di startup fosse già stato conosciuto, sicuramente oggi Fey sarebbe ricordato come uno dei primi imprenditori ascrivibili a questa categoria. Dall’osservazione del quotidiano è nata un’idea che, sviluppo dopo sviluppo, è giunta fino ai giorni nostri, vincendo tutte le sfide poste dall’instancabile succedersi delle innovazioni tecnologiche: ciò che qualsiasi idea innovativa dovrebbe puntare ad ottenere.
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