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Sport e Intelligenza Artificiale: quale sarà l’impatto?

L’influenza della tecnologia sulle nostre attività quotidiane è diventata imponente nel terzo millennio. Anche lo sport ha dovuto quindi adeguarsi, adottando strumentazioni idonee a garantire un adeguato svolgimento delle manifestazioni e un maggiore controllo di quanto avviene negli stadi e negli impianti, anche per ragioni di sicurezza. Si parla degli arbitraggi come della tutela degli spettatori, delle biglietterie e dei contenuti multimediali. Persino lo scouting degli atleti è migliorato grazie a database e programmi specifici. L’Intelligenza Artificiale sta ricoprendo così un ruolo sempre più importante in ambito sportivo ed è innegabile che il modo col quale si usufruisce dello sport è radicalmente cambiato rispetto ad una manciata di anni fa.

Sicuramente quello dell’arbitraggio è uno dei temi che stanno maggiormente a cuore sia ai professionisti sia ai semplici tifosi. Oggi è possibile analizzare in tempo reale eventuali incidenti verificatisi sul terreno di gioco: ne è un chiaro esempio il VAR impiegato nel calcio, ma anche nel tennis si utilizzano macchinari simili, per stabilire magari se un pallina abbia toccato o meno una delle linee che delimitano il campo. Già da anni la FIFA vuole usare l’Intelligenza Artificiale per migliorare il VAR e tanti altri aspetti dell’universo pallonaro. Anche le analisi post-partita possono godere di maggiore precisione e si avvalgono di riproposizioni virtuali di specifiche situazioni di gioco, per spiegare magari nel dettaglio la tattica di una squadra o il fuorigioco. L’Intelligenza Artificiale, però, viene sfruttata maggiormente nel coaching, in quanto di recente sono stati elaborati nuovi metodi di approccio per favorire la crescita lo sviluppo psicofisico degli atleti. Per quanto riguarda lo scouting, invece, è possibile simulare partite o sessioni di allenamento per capire anzitempo dove migliorare e quali tipologie di innesti servirebbero sulla carta.

Il coinvolgimento dei media è sicuramente aumentato e alcune attività giornalistiche sono state automatizzate, come nel caso delle traduzioni delle conferenze stampa. Una soluzione efficace anche per ridurre i costi di produzione dei contenuti. Gli stessi addetti ai lavori studiano la parte tattica approfittando di dati elaborati in tempo reale. E chissà quali possono essere gli scenari sul mondo del betting e sui dati delle scommesse sportive. Dal punto di vista logistico, invece, sono la manutenzione degli impianti e la gestione del personale a beneficiare di più dell’Intelligenza Artificiale. Ad ogni buon conto, sono ancora diversi gli ostacoli che questa tecnologia sta incontrando per impattare definitivamente nello sport.

Non tutti sembrano aver compreso ciò di cui l’Intelligenza Artificiale è in grado e in molti non sanno ancora come utilizzarla a dovere. D’altro canto, è necessaria una raccolta smisurata di dati per riuscire ad ottenere risultati utili e precisi, ad esempio per individuare il profilo di un nuovo calciatore da aggiungere alla rosa di una squadra. Se le informazioni sono limitate, il lavoro diventa più difficile. Non tutte le società, peraltro, sono strutturate al fine di implementare soluzioni di questo tipo, fosse anche solo per ragioni puramente economiche. Non si può non considerare che a volte sono persino i fondi di base per la ricerca nello sport a mancare. Va da sé che il personale va opportunamente istruito per l’utilizzo dei nuovi sistemi, integrandoli sapientemente nei programmi di lavoro.

Volendo tirare le somme, si potrebbe affermare che ad oggi non esista ancora uno standard ideale dell’Intelligenza Artificiale applicata allo sport. Ciò significa che servirà ancora qualche anno prima di riuscire ad adoperarla con la massima efficacia, con buona pace di chi ricopre cariche dirigenziali da tempo e magari è più propenso a resistere al cambiamento. Entro il 2030, il mondo dello sport dipenderà molto probabilmente in larga parte dall’IA.