SMI Lab parte dalla cybersecurity con WatchGuard ed Ethical Hacker Italiani
SMI Lab parte dalla cybersecurity con WatchGuard ed Ethical Hacker Italiani. Il prossimo appuntamento è il 2 dicembre con Delinea
Ci troviamo in un mondo sempre più digitalizzato, dove però nasce il problema della sicurezza informatica. Infatti, solo nel primo semestre del 2022, ci sono stati ben 1.572 cyber attacchi. Quest’anno può essere considerato così il peggiore da questo punto di vista. Per aiutare le aziende ad affrontare il problema data breach e attacchi hacker, lo scorso 18 novembre si è tenuto lo SMI Lab, evento sviluppato da SMI Technologies and Consulting, durante il quale CIO, CTO e IT manager di aziende private e pubbliche si sono interfacciate, per mezza giornata, con i consulenti SMI e altri brand partner tecnologici, al fine di discutere sulle tecnologie utili per affrontare le problematiche e confrontarsi a riguardo.
Cesare Pizzuto, General Manager di SMI Technologies and Consulting, ha così commentato:
“Se andiamo a cercare la radice della parola consulenza, scopriamo che deriva da “cum-sedère” cioè stare seduti insieme. Ebbene, l’essenza della consulenza è tutta qui: mi siedo con il mio cliente, lo ascolto, gli faccio domande, capisco chi è, cosa necessita e quindi propongo soluzioni. È questo il modo con cui SMI vuole essere consulente per i suoi clienti: sedergli accanto come lo siamo oggi, per capire insieme e con competenza qual è la risposta più corretta ai suoi bisogni”.
Stefano Tiburzi, Co-founder di SMI Technologies and Consulting, ha aggiunto:
“Attraverso lo SMI Lab vogliamo mostrare due cose: la nostra competenza e qualità tecnica, e WatchGuard ne è un esempio; il nostro approccio verso i clienti che non è solo ed esclusivamente commerciale ma è soprattutto umano. Per i nostri clienti non siamo semplici consulenti, noi ci affianchiamo a loro quotidianamente per mostrargli tutte le evoluzioni possibili delle loro attività ed il modo migliore per realizzarle in maniera sicura”.
Questo primo evento, tenutosi a novembre, è il primo di quattro appuntamenti organizzati da SMI. Il prossimo si terrà il 2 dicembre con Delinea. Gli altri due si terranno invece il 26 gennaio con Lenovo e a febbraio con Dynatrace.
Cinzia Mingiardi, Responsabile Comunicazione e Marketing di SMI Technologies and Consulting, ha così dichiarato:
“SMI Lab rappresenta un’occasione di incontro e approfondimento per mettere in connessione i nostri partner tecnologici con le esigenze dei nostri clienti”.
Durante il primo evento, preziosi sono stati gli interventi di Alessandro Vannini di Ethical Hacker Italiani e Stefano Arduini, Sales Engineering WatchGuard.
Secondo lo stesso Vannini, sono principalmente 2 i motivi per i quali avviene un attacco hacker: il 95% delle volte avviene per zero day e mancanza di protezioni sui servizi esposti. Il restante 5% poichè siamo noi a fornire le credenziali ai malintenzionati.
Gioacchino D’Amore, Channel Account Manager di WatchGuard, ha così dichiarato:
“La formazione tecnica è fondamentale, ma più di questa è centrale che si affermi una vera e propria cultura della cybersicurezza”.
Stefano Arduini, Sales Engineering WatchGuard, ha così riportato:
“Attraverso i laboratori WatchGuard, abbiamo notato che nell’ultimo periodo, a causa della guerra, c’è stato un aumento esponenziale degli attacchi cyber di qualsiasi tipo, in particolare phishing, e rivolti a chiunque privati, PA e aziende”.
Alessandro Vannini, Ethical Hacker Italiani, aggiunge:
“La cyber security oggi ha un’importanza elevatissima sia per le pubbliche amministrazioni che per le aziende private ed è il trend e anche la professione del futuro. Il problema principale è che in Italia non abbiamo ancora un tessuto infrastrutturale adeguato quindi bisogna partire dal basso, partire con umiltà cercando di far crescere il sistema di infrastrutture del Paese, partendo dalla sicurezza delle pubbliche amministrazioni che spesso non hanno nessuna copertura, per passare poi alla formazione delle persone sia di quelle adibite alla sicurezza che anche delle semplici persone che operano perché poi sono quelle che il 99% delle volte fanno passare i virus, i ransomware per mancanza di formazione”.
Un fenomeno interessante da questo punto di vista è rappresentato dall’Ethical Hacker, il quale, secondo Vannini:
“ti fa scoprire le tue vulnerabilità, gioca con queste mostrandoti cosa potrebbe accadere se si scegliesse di non curarle e ti fornisce gli strumenti adatti per superarle e respingere qualsiasi minaccia”.
SMI, da questo punto di vista, svolge una funzione similare a quella dell’ethical hacking, guidando i suoi clienti nel comprendere l’importanza della sicurezza informatica.
Come afferma Massimiliano Melone, portavoce di Flat Parioli:
“senza spaventare o terrorizzare il proprio cliente, ma offrendo ad esso l’assistenza tecnologica qualitativamente più elevata e affidabile”.