Lavoro, la settimana corta è un successo
Lavoro, la settimana corta nel Regno Unito è un successo, come dimostrano i dati dell’esperimento condotto da 4 Day Week Campaign
Il lavoro è un aspetto importante per la nostra vita. Infatti, solo lavorando è possibile essere indipendenti e costruire la propria esistenza. Ma spesso il lavoro prolungato e pesante può inficiare negativamente su altri aspetti, come la socialità e il benessere psicologico, i quali possono essere messi a dura prova da orari di lavoro massacranti e giornate lavorative lunedì-venerdì, che lasciano (solo per alcuni) il weekend libero. Ma nel Regno Unito si è avviato un interessante esperimento, di cui dà notizia Forbes, promosso da 4 Day Week Campaign, un’azienda no profit, che ha convinto 62 aziende e 2.900 lavoratori a sottoscrivere una nuova settimana lavorativa, fatta da soli 4 giorni, dal lunedì al giovedì, lasciando poi liberi i dipendenti i restanti giorni della settimana (con uno stipendio inalterato). L’esperimento è stato svolto da giugno a dicembre del 2022.
Come emerge da Forbes, i dati raccolti dall’esperimento fanno ben sperare: circa il 92% delle aziende coinvolte nella sperimentazione ha applicato la settimana corta anche dopo il periodo di prova, mentre 18 aziende hanno deciso di renderlo permanente.
Ma dove risiede il successo dell’iniziativa?
Il successo dell’esperimento riguarda il benessere dei lavoratori che, in alcuni settori nei quali il lavoro è alienante, hanno beneficiato della settimana corta per migliorare il proprio benessere psicologico, oltre che conciliare i propri impegni famigliari con quelli lavorativi.
I dati dell’esperimento, come detto, sono davvero interessanti: il 39% dei dipendenti si ritiene meno stressato, dorme meglio e sente meno ansia e fatica rispetto alla settimana lavorativa di 5 giorni. Il 54% trova utile la settimana corta per bilanciare lavoro e impegni familiari. Interessate poi è il dato sulle dimissioni: il 57% in meno rispetto ai livelli pre-iniziativa, con il 67% in meno di assenteismo. Ma non solo. Infatti, chi si preoccupa dei risultati aziendali, anche in questo caso deve ricredersi, con il reddito delle imprese impegnate nell’esperimento, cresciuto in media dell’1,4% rispetto ai livelli precedenti.
Dati quindi molto interessanti. Anche se abbiamo alcune voci contrastanti. Infatti, c’è chi sostiene che, per migliorare il benessere psico-fisico dei lavoratori, non sia importante il numero di giorni di lavoro, ma bensì l’orario. Ed è così che invece di applicare la settimana corta, applicano un orario ridotto di 6 ore al giorno (10-16) per 5 giorni la settimana. Altri, invece, applicano il concetto di smart working, che consente ai lavoratori di lavorare comodamente da casa, riducendo lo stress del recarsi al lavoro e rispettare gli orari di ufficio. In questo modo vi è anche un risparmio di tempo da parte degli stessi per recarsi al lavoro e ritornare a casa.
L’Inghilterra non è l’unica. Non c’è però l’Italia
Ma l’Inghilterra non è l’unico paese che ha avviato questi progetti pilota, poiché in precedenza l’Islanda aveva condotto questo stesso esperimento, riscontrandone i medesimi benefici. Molti paesi stanno pensando alla settimana corta come possibile soluzione per ridurre assenteismo, tassi di dimissione dei lavoratori e licenziamenti, oltre che migliorare il benessere psico-fisico degli stessi. Il segreto risiede nella tecnologia moderna, che consente di ridurre la quantità di lavoro con l’ausilio dei moderni sistemi elettronici, in grado di svolgere il lavoro più velocemente rispetto al passato, oltre che consentire al dipendente di lavorare da remoto oppure partecipare a riunioni anche da casa.
Inutile dire che l’Italia è uno dei pochi paesi, nei quali la settimana corta non è stata presa in considerazione, se non in poche realtà economiche, come ad esempio in Intesa San Paolo (che però ha aumentato l’orario a 9 ore al giorno).
Sul tema della Tecnologia, Joe Ryle di 4 Day Week Campaign, afferma:
“L’economia non ha bisogno che lavoriamo ancora cinque giorni a settimana. La transizione ai cinque giorni è avvenuta 100 anni fa. Da allora l’economia si è trasformata”.
Vedremo come si evolverà questo nuovo filone del lavoro e se l’Intelligenza Artificiale ci aiuterà a ridurre i carichi di lavoro, in favore di una vita più tranquilla e meno stressante.