Imprenditori nella storia

Sam Altman, chi è il CEO di OpenAI

Sam Altman, chi si cela dietro OpenAI, nel post a cura di StartUp Mag

Negli ultimi mesi non si fa che discutere di OpenAI e dei suoi programmi di Intelligenza Artificiale, come il chiacchieratissimo ChatGPT, che sta stravolgendo le regole del gioco in ambito digitale, facendo tremare e non poco Google. Dietro il successo della startup americana vi è un gruppo di imprenditori, tra i più potenti al mondo, come Elon Musk, Reid Hoffman, Peter Thiel, Greg Brockman, Jessica Livingston, Ilya Sutskever. Ma a capo di tutto si trova Sam Altman, CEO di OpenAI oltre che già presidente dell’acceleratore Y Combinator.

Proprio quest’ultimo è il protagonista del post odierno a cura di StartUp Mag: bentornati sul nostro portale!

Sam Altman: chi è il CEO di OpenAI

Samuel H. Altman nasce a Chicago il 22 aprile del 1985, ma cresce a St. Louis, nel stato del Missouri. Nato in una famiglia ebraica dove la mamma è dermatologa, riceve in regalo il suo primo computer a soli 8 anni (si tratta di un MAC). Proprio il mondo dell’Informatica diventa la sua più grande passione.

Quando cresce, decide di frequentare la John Burroughs School. Più tardi si iscrive alla facoltà di Informatica alla Stanford University ma, come accade a tanti del suo stesso campo, decide di abbandonare gli studi nel 2005 per concentrarsi sul mondo degli affari. Nonostante l’abbandono degli studi, più tardi riceverà comunque una laurea honoris causa presso l’Università di Waterloo.

L’avventura nel mondo del business e la scommessa OpenAI

L’avventura nel mondo degli affari per Sam Altman comincia presto, quando ha solo 19 anni. Infatti, nel 2005 co-fonda Loopt, un’app social mobile basata sulla posizione dell’utente. Dopo aver raccolto un capitali pari a 30 milioni di dollari, Altman purtroppo decide di chiudere la sua startup nel 2012, rivendendola però alla Green Dot Corporation per 43,4 milioni di dollari.

Ma la sua strada è tracciata: nel 2011 entra in Y Combinator e ne diventa presidente nel 2014. Nel 2015 annuncia la nascita di YC Continuity, un fondo azionario da 700 milioni di dollari, che investe in società YC, mentre più tardi presenta Y Combinator Research, che si occupa, invece, di ricerca e sviluppo.

Successivamente decide di dirottare le sue attenzioni su OpenAI. Per questo motivo decide di lasciare la presidenza di YC nel 2019 per seguire da vicino questa nuova startup. Nel 2020 decide di sospendere l’affiliazione a YC.

OpenAI nasce, nello specifico, nell’ottobre del 2015, quando un gruppo di imprenditori, capitanati da Elon Musk, dona 1 miliardo di dollari all’organizzazione per la sua fondazione e per la ricerca sull’Intelligenza Artificiale.

OpenAI si pone come obiettivo quello di sviluppare un’intelligenza artificiale in grado di produrre effetti benefici per l’uomo e aiutarlo nello sviluppo di una civiltà avanzata e sostenibile nel lungo termine.

Tra i fondatori di OpenAI, abbiamo:

  • Elon Musk, multimiliardario sudafricano, fondatore e owner di svariati progetti, oltre che uno degli uomini più ricchi al mondo;
  • Sam Altman, presidente dell’acceleratore di startup, Y Combinator;
  • Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn;
  • Peter Thiel, co-fondatore di PayPal;
  • Greg Brockman, ex CTO di Stripe;
  • Jessica Livingston, fondatrice partner di Y Combinator;
  • Ilya Sutskever, ex esperto Google sul machine learning;
  • La società Amazon Web Services, la sussidiaria di Amazon che si occupa dei servizi cloud;
  • Infosys, azienda di consulenza IT indiana.

Nel frattempo, Sam Altman è uno degli investitori più capaci a scovare nuove realtà sulle quali investire il proprio capitale. Negli anni investe in aziende, rivelatesi poi vincenti, come Airbnb, Stripe, Reddit, Asana, Pinterest, Teespring, Zenefits, FarmLogs, True North, Shoptiques, Instacart, Optimizely, Verbling, Soylent, Reserve, Vicarious, Clever e Notable PDF (ora Kami).

Vita privata e filantropia

Se andiamo a scavare nella sua vita privata, si può affermare che Sam Altman è dichiaratamente e felicemente gay, vegetariano fin dall’infanzia e dedito alla filantropia. Ad esempio, durante la pandemia di COVID-19, l’imprenditore americano ha contribuito a creare e finanziare il progetto Covalence, che mirava ad aiutare i ricercatori a lanciare rapidamente studi clinici in collaborazione con TrialSpark.

In amore Sam ha frequentato il co-fondatore di Loopt, Nick Sivo, per circa nove anni, prima che i due si separassero.

Diane von Furstenberg, dice di lui:

«Incontrare Sam è come incontrare Einstein. È un genio, è il maggiore punto di contatto tra futuro e passato. Penso che capisca meglio di chiunque, voglio dire meglio di chiunque io conosca, dove gli umani stanno andando. Dove va la civiltà. Forse, anche, sta creando una nuova civiltà».

Le massime di Sam Altman

Vi lasciamo con le principali massime di Sam Altman: alla prossima con le bio degli imprenditori famosi!

  • Come creare e portare una startup al successo? Il segreto è dover credere quasi fin troppo in se stessi;
  • Ricordo quando Elon Musk mi ha portato a fare un tour dello stabilimento di SpaceX molti anni fa. Ha parlato nel dettaglio su come era fatto ogni parte del razzo ma quello che è rimasto impresso nella mia memoria è l’assoluta certezza, dipinta sul suo viso mentre parlava, che lui avrebbe inviato grandi razzi su Marte. L’ho lasciato pensando che questo è il benchmark della convinzione;
  • L’imprenditorialità è molto difficile da insegnare perché il pensiero originale è molto difficile da insegnare. La scuola non è attrezzata per questo;
  • Investi nella comunicazione, soprattutto quella scritta: è un investimento che vale la pena fare;
  • È molto più importante lavorare sulla cosa giusta che lavorare molte ore. La maggior parte delle persone perde la maggior parte del tempo su cose che non sono importanti;
  • Le persone vogliono essere parte di qualcosa di eccitante e sentire che il loro lavoro importa a qualcuno;
  • Avere intorno persone di talento è la base per una grande carriera. Aiutare persone è quello che ha segnato la maggior parte delle mie opportunità di carriera. Bisogna costruirsi una reputazione su questo;
  • In un’intervista concessa a Forbes e parlando della cosa più brillante visto fare a ChatGPT e su cosa lo spaventa di più: È davvero difficile scegliere la cosa più brillante. È stato incredibile constatare la varietà di cose che le persone hanno fatto. Potrei dirvi quali sono le cose in cui ho trovato maggiore utilità personale. La funzione di sintesi è stata assolutamente incredibile per me, molto più di quanto pensassi. Il fatto di poter riassumere interi articoli o lunghe conversazioni per e-mail è stato molto più utile di quanto avrei pensato. Inoltre, la possibilità di porre domande esoteriche sulla programmazione o di contribuire a effettuare il debug del codice in un modo che mi fa sentire come se avessi con me un programmatore brillante con cui parlare. Per quanto riguarda invece le cose che mi fanno paura, sicuramente ho osservato con grande preoccupazione la creazione di contenuti revenge porn, favorita dai generatori di immagini open source. E credo che questo stia causando danni enormi e prevedibili.