Imprenditori famosi: Richard Branson, il fondatore di Virgin Group
Imprenditori famosi: Richard Branson, il fondatore di Virgin Group, oggi su StartUp Mag
Richard Branson è uno degli imprenditori famosi nel mondo con un patrimonio di 4,9 miliardi di dollari e fondatore di Virgin Group, il quale comprende oltre 400 società. E’ nato a Londra nel 1950 ed è stato insignito della carica di Cavaliere Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico nel 1999.
Richard Branson grazie alla sua etichetta discografica, la Virgin Records, che nel passato ha lanciato artisti del calibro di Genesis, i Sex Pistols e i Rolling Stones.
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Richard Branson: gli inizi
Richard Branson nasce il 18 luglio del 1950 a Londra e la famiglia era parte della middle class britannica. Durante il suo percorso scolastico certo il giovane Richard non era certo brillante. Durante l’adolescenza è noto per il suo fallimento in alcune materie scolastiche. Ma il senso degli affari è sempre stato il suo pallino: già all’età di sedici anni infatti, il giovane Branson fonda il magazine “Student”, poco più di un giornalino scolastico, con un target rivolto agli studenti del suo stesso istituto, che in poco tempo diventa molto apprezzato. Ad un colloquio con i genitori si capisce subito l’indole di Richard Branson poiché i professori esprimono il loro parere sul loro studente: “Questo ragazzo o finisce in galera o diventa milionario“.
In poco tempo il giornale diventa uno dei più importanti e ottiene grandi finanziamenti da parte degli sponsor, riuscendo così a farsi conoscere e arrivare addirittura ad intervistare parlamentari e rockstar.
La passione di Richard Branson: la musica
La passione di Richard Branson è la musica: dopo gli anni della scuola, Richard decide di prendere in gestione un magazzino: l’idea è quella di farne un negozio di dischi e l’attività ha subito successo, tanto da essere ribattezzato con un nome che porterà davvero tanta fortuna al giovane Branson: “Virgin”, poiché tutti i soci erano vergini in fatto di impresa. Nel 1970 Richard Branson, soli 20 anni, lancia Virgin attraverso il servizio di vendita di dischi per corrispondenza, che riscuote subito un grande successo in termini di vendite.
Due anni dopo, gli stessi soci prendono un sottoscala dell’Oxfordshire e lo trasformano nella prima sede storica della Virgin Records, che diventa un vero e proprio studio musicale, trasformandosi successivamente in etichetta discografica a tutti gli effetti. Tra i fondatori dell’etichetta abbiamo Richad Branson e Nick Powell. Il logo di Virgin sarebbe stato ricavato da uno schizzo fatto da un disegnatore su un foglietto di carta!
Il primo contratto firmato da Virgin Records con un artista è quello con Mike Oldfield nel 1973 con il suo disco “Tubular Bells”. Il disco vende circa cinque milioni di copie e segna l’inizio del grande successo della Virgin Records. Da li in avanti è un successo dietro l’altro con i più grandi artisti inglesi e internazionali che decidono di affidarsi alla Virgin Records per scalare le classifiche musicali: dai Sex Pistols sino ai Culture Club e ai Simple Minds, passando per artisti importanti come Phil Collins, Bryan Ferry e Janet Jackson, e concludendo con i mitici Rolling Stones di Mick Jagger. Dieci anni dopo, nel 1987, la casa discografica inglese sbarca negli States e nasce la Virgin Records America.
La nascita di Virgin Group e la passione per gli aerei
Ormai il successo di Richard Branson e della sua etichetta discografica è tale da creare fusioni e investimenti in altre aziende. Nel 1992 Richard Branson decide di cedere la sua azienda alla EMI per circa 550 milioni di sterline! Ma la carriera di Branson come imprenditore non finisce certo qui: esso ha infatto il pallino dei viaggi e quale migliore idea che fondare una compagnia aerea? Ecco che quindi nasce la Virgin Atlantic Airways per i viaggi intercontinentali e successivamente compagnie low cost quali la Virgin Express in Europa e le due Virgin Blue e Virgin America, rispettivamente in Australia e negli Usa. Nel frattempo Richard Branson riceve una laurea ad honorem in ingegneria presso la Loughborough University.
Gli ultimi anni di Branson: diventa baronetto e vuole volare nello spazio
Tra le altre imprese di Branson vi sono la catena Virgin Megastore e la Virgin Net.
Nel frattempo nel 1999 diviene Sir Richard Branson, nominato baronetto dalla regina Elisabetta II d’Inghilterra.
Negli anni 2000 Richard Branson diviene sostenitore dell’ambiente e delle energie rinnovabili, combattendo contro i cambiamenti climatici ad opera dell’uomo.
La prossima impresa, in tutti i sensi per Richard Branson, è quella di permettere alle persone di volare nello spazio. Ed ecco che nasce Virgin Galactic, che promette di portare nell’orbita terrestre chiunque abbia intenzione di pagare 200.000 sterline. L’obiettivo di Virgin Galactic è quello di portare i turisti in volo nello spazio. Vedremo se ci riuscirà!
Richard Branson frasi più celebri
Non potevamo non salutarvi con alcune delle sue frasi più celebri, che devono motivarvi e spingervi verso una vita di successo come quella di Richard Branson:
- Non bisogna fondare il proprio servizio clienti sull’idea di non mettere mai in discussione i capricci dei propri consumatori.
- Ogni attività d’impresa comporta dei rischi: siete pronti a finire al tappeto?
Ci stavamo scambiando un mucchio di idee, poi, siccome eravamo tutti dei neofiti nel mondo del business, qualcuno ha suggerito “Virgin”. Era un nome nuovo e fresco e, al contempo, suonava leggermente azzardato, quindi, pensando che avrebbe attirato l’attenzione, abbiamo scelto quello.
- Di la cosa giusta, altrimenti stai zitto!
- Promettete tanto, ma date di più;
- Fare un’impresa da soli è ammirevole ma colmo di insidie;
- Nessun fallimento è un fallimento totale;
- Per avere successo bisogna prima saper ascoltare;
Trova il modo di ispirare tutti gli impiegati a pensare come degli imprenditori… maggiori sono le responsabilità affidate alle persone, migliore sarà il loro operato.
- Le persone e le attività generalmente considerate di successo o più fortunate di altre sono di solito anche quelle più pronte ad accollarsi dei rischi e, quindi, anche a fare fiasco.
La qualità della comunicazione nel mondo degli affari si è abbassata sempre di più negli ultimi anni, perché la gente evita di telefonare e di incontrarsi faccia a faccia, nell’errata convinzione di aumentare in tal modo l’efficienza.
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