Formazione

Quali sono le lingue da conoscere se vuoi far crescere la tua startup

Oggi come oggi, alla base del successo di una startup troviamo alcuni fattori preponderanti, e fra questi non potremmo non citare l’internazionalizzazione. È uno step essenziale, perché consente alle aziende di espandere i propri orizzonti, raggiungendo nuovi mercati e dunque nuovi segmenti di pubblico.

Per potersi permettere un salto del genere, però, servono diverse competenze, e fra queste una delle più rilevanti è la conoscenza delle lingue straniere, soprattutto di quelle che vengono considerate le lingue del futuro da un punto di vista economico e lavorativo. Vediamo dunque quali sono e qualche suggerimento su come apprenderle velocemente.

Imparare velocemente una lingua, come fare?

Innanzitutto è bene sapere che si tratta di una missione possibile: basta semplicemente conoscere qualche trucco utile. In primo luogo, la pratica quotidiana e la costanza rappresentano due ottime basi di partenza per poterci riuscire. Proprio per assicurarsi di non perdere la giusta spinta, si consiglia dunque l’uso di app come Babbel, che mettono a disposizione svariati esercizi relativi a ogni aspetto dell’apprendimento delle lingue straniere, mantenendo sempre alto il livello di sfida. Per aiutarvi poi a praticare la pronuncia e a mantenere sempre l’orecchio allenato, anche ascoltare musica e guardare film in lingua originale può essere molto importante, soprattutto se si rinuncia all’aiuto dei sottotitoli. Se non capite qualcosa, poi, molto meglio tornare indietro e cercare la parola sul dizionario: in questo modo si avrà molta più possibilità di ricordare quanto imparato piuttosto che vedendo le parole scorrere su uno schermo. Infine, ricordate sempre di usare le nuove parole ogni qual volta ne avete l’opportunità in modo da non scordarle.

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Cinese mandarino

Una vera e propria “lingua da startup”. La Cina è uno dei mercati più solidi al mondo e in continua espansione, tanto che si presume diventerà nei prossimi anni il più importante a livello globale. Di conseguenza, imparare il cinese mandarino vuol dire portarsi avanti con il lavoro, e partire da una posizione di vantaggio nel mondo degli affari. Sfortunatamente, però, è anche una delle lingue più difficili da imparare, soprattutto in età adulta, per via delle differenze in termini di alfabeto. 

Inglese

La cara, vecchia lingua del Regno Unito continua ad essere un must per gli uomini che si occupano di business, perché è quella franca, e viene parlata bene o male in tutto il mondo. Inoltre si tratta di un idioma molto “pratico”, nel senso che punta dritto al sodo, e non è affatto complesso da imparare. Certo, quanto più sarà tecnico l’argomento di conversazione tanto più sarà complesso l’apprendimento, ma rispetto ad altre lingue si tratta in ogni caso di una delle più semplici e utili.

Francese

La lingua francese è senza dubbio una delle più importanti, soprattutto per chi cura rapporti commerciali con i nostri vicini di casa, e per chi lavora nell’ambito della diplomazia. Considerando che attualmente si tratta di uno dei più importanti partner commerciali del nostro paese e che il giro d’affari con le aziende francesi si attesta intorno ai 200 milioni di euro, ecco che la lingua in questione diventa un mezzo indispensabile per qualsiasi startup che desideri internazionalizzarsi.

Russo

I madrelingua russi lavorano tantissimo in Italia, e rappresentano una delle figure professionali più ricercate, soprattutto nelle metropoli. Il motivo è abbastanza semplice da capire: il russo è una lingua che al momento riscuote molte attenzioni, e che diventa determinante in alcuni settori in particolare, come nel caso del comparto turistico. Non dimentichiamoci poi che la Russia è una notevole potenza economica, e che questo idioma spicca nella classifica dei più diffusi al mondo. Rimangono, però, le difficoltà in termini di apprendimento, in quanto come si disse in merito al cinese anche questa lingua ha un alfabeto completamente diverso dal nostro.

Arabo

Una lingua fra le più complesse, ma anche fra le più remunerative. Sebbene gli scambi economici con il mondo arabo siano meno frequenti rispetto ad altri paesi, in realtà il futuro è tutto suo, perché si tratta di una lingua parlata da centinaia di milioni di persone (si tratta infatti della terza più diffusa al mondo). Dal punto di vista commerciale, poi, è nei paesi arabi che si trova la maggior parte dei giacimenti di petrolio, e questo ha ovviamente un peso specifico in termini di economia e di business. Senza poi considerare le mille potenzialità in quanto a sbocchi di mercato.

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Internazionalizzare il proprio business è una scelta ormai necessaria per molte startup: è quindi sempre più importante imparare anche a riconoscere i mercati verso cui è meglio aprirsi.

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