Pulizie di primavera: l’innovazione targata iDROwash
Per il nostro consueto spazio dedicato alle interviste a innovatori e fondatori di startup innovative, oggi facciamo tappa a Verona, dove intervistiamo due fratelli, Alessandro e Marco, fondatori di iDROwash, una startup innovativa che vi permette di riqualificare immobili e luoghi pubblici. Loro la definiscono impresa di pulizie innovativa. Ma vediamo in cosa consiste!
- Ciao ragazzi, presentatevi a Startup Mag e ai nostri lettori.
Ciao, siamo Alessandro e Marco, due fratelli di Verona. Siamo gli ideatori e fondatori di iDROwash (www.iDROwash.it), la startup innovativa che si occupa di riqualificare immobili e luoghi pubblici: un’impresa di pulizie innovativa. Quello che però non avremmo mai immaginato è l’interesse e l’attenzione che la nostra storia ha attirato. Per questo ora siamo al lavoro con un nuovo progetto che si chiama gli Eroi del Pulito (http://www.idrowash.it/eroi-del-pulito/).
La nostra avventura imprenditoriale inizia nel 2013, siamo entrambi programmatori tecnici informatici e non riuscivamo a trovare uno sbocco lavorativo per esprimere la nostra creatività. Abbiamo quindi deciso di ripartire dal lavoro di nostro nonno, scommettendo su innovazione, sostenibilità e digitale. Nostro nonno era un artigiano edile e abbiamo quindi fatto un percorso all’indietro, contro corrente, dall’ufficio al cantiere. Perché questa esperienza manuale e tradizionale ci mancava, avevamo bisogno di sporcarci le mani! Da programmatori a imprenditori del pulito. Abbiamo lasciato il posto fisso, per avviare la nostra startup: iDROwash. Una parola solitamente associata al digitale, ma che può avere successo anche in un settore tradizionale come questo.
L’idea nasce durante i lavori per ristrutturare un rustico ereditato dal nonno. Ci avevano consigliato di demolirlo e ricostruirlo, ci dicevano che sarebbe costato di meno. Ma ci sembrava un enorme spreco e così ci siamo messi a cercare una soluzione. Così da un problema personale è nato iDROwash, un’opportunità per tutti. Una soluzione, distribuita come servizio, per la manutenzione e riqualificazione di edifici e luoghi pubblici.
- Parlateci della vostra startup: qual è il vostro core business? Il vostro target? E il vostro revenue model? Che tecnologia utilizzate a riguardo?
Ci occupiamo di riqualificare immobili e luoghi pubblici: consente il recupero dei materiali, la riduzione dell’uso di prodotti chimici e un notevole risparmio di costi e tempi rispetto alle soluzioni tradizionali. In particolare lavoriamo con strutture che hanno grandi dimensioni come supermercati, centri commerciali, capannoni industriali, dove c’è l’esigenza di riqualificare le aree esterne. IDROwash consente un notevole risparmio di costi e tempi rispetto a soluzioni tradizionali. Riduciamo e in molti casi non utilizziamo prodotti chimici, lavorando su tutte le tipologie di sporco e su ogni superficie: muri, cortili, parcheggi. Questo ci permette di lavorare anche in presenza di giardini, alberi e luoghi frequentati da animali domestici e bambini, luoghi che poi, ogni giorno, abitiamo e lavoriamo.
- Che traguardi avete raggiunto con la vostra startup?
La nostra soluzione è stata premiata in EXPO Milano e recentemente alla Camera dei Deputati e attirato molta attenzione sui principali giornali, radio e TV: un risultato che non avremmo mai immaginato!
Fare le pulizie, è per tutti l’ultimo dei lavori, anzi una punizione! Per questo ora siamo al lavoro con un nuovo progetto che si chiama gli Eroi del Pulito. Un progetto sociale, perché mette al centro le persone ed editoriale perché serve a raccontare le storie e le esperienze degli eroi di oggi. Eroi silenziosi, di cui nessuno racconta le gesta, ma che operano per pulire tutto ciò che ci circonda e che di norma non trovano spazio o risalto su giornali e TV.
Tutti siamo Eroi del Pulito! Nel privato come nel professionale. Lo sono le migliaia di persone che lo fanno di mestiere ma anche chi pulisce casa propria, chi presta volontariato per pulire spiagge, fiumi e città. C’è chi lavora di notte guidando macchine che sembrano astronavi e infine chi semplicemente raccoglie una carta da terra. C’è chi inventa macchine, chi adotta soluzioni green e sostenibili, chi ibrida tradizione e digitale, chi studia la storia del pulito e colleziona antichi cimeli, chi porta avanti una tradizione di famiglia. Ma gli Eroi del Pulito sono persone che fanno anche lavori strani e inusuali che si possono ricondurre ad un concetto più ampio del significato di pulire. Lo sono anche i tecnici che puliscono i computer dai virus e in Italia c’è addirittura un museo del pulito, e infine c’è anche chi ci fa arte col pulito. E sono tutti Eroi del Pulito quelle persone che semplicemente fanno un lavoro pulito nel senso di fatto bene, a regola d’arte.
Ora stiamo raccogliendo le storie e tutti possono partecipare. Ad ogni storia verrà dato risalto e sarà pubblicata sul nostro sito http://www.idrowash.it/eroi-del-pulito/ dove potete trovare informazioni su chi sono gli Eroi del Pulito, come partecipare e leggere alcune delle storie che abbiamo già pubblicato. Vorremmo iniziare a pubblicare una rubrica per una rivista o un giornale con queste storie e stiamo già lavorando anche a un libro che le raccolga tutte. E chiunque volesse darci una mano è il benvenuto.
- Quali sono secondo voi i punti più importanti per la redazione di un Business Plan?
Sono tre: mercato, mercato e mercato. Trovare clienti è la cosa più difficile, di gran lunga la più difficile, di più di trovare un investitore, e che vi accompagnerà per tutta la durata di quel viaggio che state per iniziare. Trovate 1000, 100 o soli 10 clienti disposti a comperare da voi e poi, solo poi, cercate chi vi finanzia.
- Investitori: come fare a convincerli ad investire in un’idea di business?
Fate casino! Fate parlare così tanto di voi e del vostro progetto che non possono non accorgersi che ci siete. Fatelo, trovate il modo di farlo, perché questo è davvero l’unico modo per farsi notare dagli investitori, per poter avere quell’unica opportunità che state cercando. Poi quando siete faccia a faccia ve la giocate come meglio credete.
A noi è successo così, delle centinaia di competizioni a cui abbiamo partecipato siamo sempre stati scartati, poi abbiamo capito che dovevamo trovare il modo per farci notare, trovato questo, sono stati loro a chiamarci. Sì, importanti investitori italiani e anche stranieri che volevano incontrarci, conoscerci ed erano pure disposti a investire su di noi.
Fantastico, penserete, l’occasione che tutti sognano. Com’è andata a finire? Abbiamo ringraziato e rifiutato. Avete presente quando sei così sicuro che la tua idea valga molto di più di quello che ti offrono? Bisogna imparare a dire di no e non sapete quanto è stato difficile farlo.
- 3 qualità che uno startupper deve possedere per riuscire a non fallire e continuare la propria attività?
Le difficoltà che incontriamo e che riusciamo a superare sono la migliore garanzia per il successo, o se il successo non arriva, per non rischiare di abbandonare prima di averle provate tutte. Se esiste una possibilità per tornare indietro, quel ponte va fatto crollare, quella porta d’uscita va murata. Non ci devono essere possibilità o scuse per non provarci.
Tutte le difficoltà del sistema startup italiano sono la migliore garanzia per riuscire, senza però lamentarsi o piangersi addosso: quello è solo il primo passo per cominciare a pensare come fare a mollare prima ancora di averci provato.
- Quali saranno i vostri prossimi step professionali?
Nel nostro settore, le pulizie professionali, gran parte dei processi sono ancora analogici, non ci riferiamo tanto alla gestione o amministrazione delle nostre aziende, che da tempo hanno (chi più chi meno) digitalizzato questi processi, ma soprattutto al nostro core business: il lavoro di pulizia.
Sì, molti colleghi ci diranno che usano macchine o altri aggeggi propinati come digitali, che di digitale non hanno proprio nulla, se non, l’aggiunta di un display “touch”, che ha sostituito la tradizionale, più funzionale e robusta console a tasti.
Nulla di quello che necessitiamo come settore per trasformare davvero il nostro lavoro in digitale, nulla che introduca un miglioramento significativo, nulla che apporti competitività e neppure freschezza o appeal verso i giovani che non sono a conoscenza delle opportunità sia di lavoro che di innovazione che il settore offre.
Nel nostro piccolo abbiamo sperimentato con successo i benefici della digitalizzazione dei processi di pulizia, introducendo concetti come i sopralluoghi virtuali, completamente oscuri ai nostri colleghi che per fare un preventivo necessitano ancora di vedere di persona quanto gli viene richiesto di pulire, un costo che grazie al digitale abbiamo abbattuto di oltre il 90%, standardizzando e digitalizzando tutte le fasi del lavoro di pulizia che non richiedono la presenza di una persona.
Ma sappiamo che c’è ancora molto margine di miglioramento, e questa non è solo la direzione in cui vogliamo andare per compiere i nostri prossimi passi professionali, ma anche sappiamo che abbiamo bisogno di alleati, alleati che non hanno nessuna esperienza nella pulizia. Se non avete mai pulito nulla siete gli innovatori che stiamo cercando, e di cui il settore ha estremo bisogno.
Per concludere la nostra intervista (che spero vi sia piaciuta), ci teniamo particolarmente a lasciare i nostri contatti per chiunque fosse interessato a saperne di più circa la nostra startup:
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