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Pubblicità in VR: i test di Facebook

Pubblicità in VR: i test di Facebook su Oculus testa annunci anche sulla realtà aumentata

Pubblicità in Realtà Aumentata. Sembra essere fantascientifico ma è ciò a cui sta lavorando l’app mobile Oculus, di proprietà di Facebook, per integrare la pubblicità anche mentre si gioca in VR. A darne notizia è la stessa Facebook sul blog di Oculus, dove si indica in corso di svolgimento un esperimento svolto con Blaston, di Resolution Games.

Vediamo nello specifico in cosa consiste questa ultima novità in casa Facebook. Buona lettura e benvenuti su StartUp Mag!

Facebook Reality Labs e gli annunci pubblicitari in VR

Come detto, la notizia dei test su nuovi modelli pubblicitari basati sulla Realtà Aumentata sono iniziati sull’app Oculus, inizialmente su pochi giochi. L’obiettivo è garantire che una vasta gamma di popolazione possa accedere con maggiore facilità alla VR ma al tempo stesso, per rendere il tutto sostenibile a livello economico, generare maggiori entrate pubblicitarie.

I test riguarderanno, oltre il gioco Blaston, anche altri giochi, per comprendere se questo genere di annuncio pubblicitario possa non essere troppo invasivo e accompagnare il giocatore durante il gioco, oltre che al tempo stesso essere d’aiuto agli sviluppatori per lavorare al meglio, potendo contare su un ulteriore introito economico.

Come affermato dalla stessa Facebook in una nota:

“Per ora, questo è un test con poche app: una volta che avremo visto come va questo test e avremo incorporato il feedback degli sviluppatori e della community, forniremo maggiori dettagli su quando gli annunci potrebbero diventare più ampiamente disponibili sulla piattaforma Oculus e in Oculus app per dispositivi mobili, nonché indicazioni per aziende e sviluppatori interessati alla pubblicità su Oculus. Non vediamo l’ora di sapere cosa ne pensi, quindi non esitare a contattare l’assistenza di Oculus per condividere il tuo feedback”.

Nel test, si vede nello specifico un annuncio di un supermercato (esempio Jasper’s) nel bel mezzo del gioco Blaston. E’ in una posizione ben visibile, che rende la visione della pubblicità prominente per l’intera durata del gioco, accompagnato dalla dicitura “Sponsored”.

pubblicità in vr
Fonte: Oculus

Ovviamente ciò non è piaciuto al pubblico. Infatti, Blaston è un gioco già a pagamento e per gli utenti non sembra giusto inserirvi anche della pubblicità per guadagnare ulteriormente. Ciò ha causato quindi un’ondata di recensioni a una stella da parte di clienti scontenti, che hanno pagato il gioco e si sono visti anche la pubblicità, senza essere messi prima al corrente.

E la privacy?

Ovviamente il funzionamento di questi annunci sarà basata sui dati, seguendo la stessa filosofia degli annunci su Facebook. Quindi far visualizzare la pubblicità a persone che mostrano interessi per quella tipologia di prodotto, in base alle preferenze espresse dall’individuo. In questo modo, l‘inserzionista pagherebbe per una pubblicità targettizzata sul pubblico ideale al quale vuole comunicare.  Allo stesso modo vuole anche dare la possibilità alle persone di gestire gli annunci che vedono, quindi sta includendo dei controlli utili per nascondere annunci specifici o nascondere completamente gli annunci di un inserzionista.

Ecco alcune informazioni sui dati di Oculus che non verranno utilizzate per indirizzare gli annunci:

  • informazioni elaborate e archiviate localmente sull’auricolare per indirizzare gli annunci. Esempi di dati archiviati localmente sul dispositivo includono informazioni su peso, altezza o sesso che scegli di fornire a Oculus Move, oppure immagini delle tue mani e immagini grezze dai sensori su Quest;
  • i dati di movimento;
  • il contenuto delle tue conversazioni con le persone su app come Messenger, Party e chat o le tue interazioni vocali per indirizzare gli annunci;

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