Formazione

Property manager: di cosa si occupa e quali competenze deve avere

Gli affitti brevi a scopo turistico sono una realtà in espansione all’interno del mercato immobiliare. La domanda di case vacanza è cresciuta negli ultimi anni più velocemente dell’offerta, ed è quindi possibile che il numero di proprietari interessati a sfruttare i loro immobili in questo modo continui ad aumentare. Allo stesso tempo, è probabile che incrementi il numero di agenzie che offrono servizi rilevanti, come quelle di property management. Vediamo allora in che cosa consiste questa professione.

Mansioni principali del property manager

Il fulcro del lavoro di property manager è la gestione di una o più proprietà immobiliari per conto terzi, allo scopo di preservarne o aumentarne il valore. Oltre ai già citati affitti brevi a scopo turistico può occuparsi anche di locazioni a lungo termine o a scopo commerciale, e può avere in gestione appartamenti, case, interi palazzi, magazzini, uffici e molto altro ancora. 

Le sue mansioni sono variegate ed includono tutti gli aspetti della gestione delle proprietà, da quelli amministrativi e burocratici, incluso il pagamento di imposte e tasse, alla promozione sui canali più indicati, alla manutenzione ordinaria e straordinaria, a tutti i contatti con affittuari e potenziali tali. Tornando all’esempio delle proprietà utilizzate a scopo turistico, Como For Rent è un’agenzia di Property Management a Como che prende carico delle procedure per aprire un’attività, della pubblicità degli alloggi per attirare visitatori, delle prenotazioni e dei pagamenti, del benvenuto agli ospiti e delle pulizie necessarie tra un gruppo e il successivo, tra le altre cose. Tra i compiti di un property manager è spesso inclusa la valutazione professionale dell’immobile tenendo conto delle attuali condizioni del mercato e dei prezzi di proprietà simili, così da massimizzare le entrate del proprietario senza scoraggiare possibili locatari. In caso di problemi prima, durante o dopo la permanenza, ha inoltre la responsabilità di dirimere eventuali controversie oppure di ottenere un rimborso per danni arrecati all’immobile. Deve poi assicurarsi che i pagamenti siano corrisposti secondo le modalità e i tempi concordati, e inviare al proprietario la somma dovuta dopo aver trattenuto una percentuale per i servizi offerti. 

Di quali competenze ha bisogno il property manager

La grande varietà di attività di cui si occupa il property manager richiede una gamma di competenze ampia. Sono necessarie, naturalmente, buone conoscenze del mercato immobiliare, delle regole relative all’edilizia e delle norme che regolano i contratti di affitto, oltre a competenze amministrative e contabili. Molte agenzie del settore si avvalgono inoltre di strumenti digitali per offrire un servizio più efficiente, ed è quindi importante per i property manager essere in grado di utilizzarli senza problemi. 

Sono poi necessarie diverse soft skill per svolgere la professione di property manager nel modo migliore. Le capacità di comunicazione sono indispensabili per mantenere buoni rapporti sia con i clienti che con i locatari, soprattutto nel caso in cui vi siano problemi da risolvere, e più nello specifico serve anche saper negoziare con abilità. L’attitudine al problem solving, cioè essere in grado di risolvere eventuali problemi su due piedi, è fondamentale in un settore in cui gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Saper organizzare in modo efficace le proprie mansioni, anche quando ci si occupa di diversi clienti e proprietà, è una condizione essenziale per avere successo in questa professione. Sono inoltre apprezzate doti come autonomia e proattività, importanti in un lavoro i cui risultati dipendono fortemente dalla motivazione e dall’impegno del singolo. Un possibile percorso formativo per intraprendere questa carriera stimolante e impegnativa è conseguire una laurea in Ingegneria Edile, Architettura o Economia, oppure un diploma da geometra, seguiti magari da corsi di specializzazione in property management.