Phil Knight: bio del creatore di Nike
Phil Knight: bio del creatore di Nike nel post dedicato agli imprenditori famosi, a cura di StartUp Mag
Tutti noi conosciamo il brand Nike. Uno dei marchi dello sportswear più acquistati al mondo, che ha fatto la fortuna di Phil Knight, il suo co-fondatore. Oggi il brand, che ha come logo uno sbuffo realizzato da uno studente universitario, è uno dei marchi più importanti e costosi al mondo e il suo motto “Just do it” è divenuto un mantra per intere generazioni di appassionati di sport.
Tra brand ambassador di fama mondiale, negozi monomarca in tutto il mondo e un appeal che non cessa di attenuarsi, scopriamo in questo nuovo post dedicato agli Imprenditori nella storia, la biografia e alcune curiosità su Phil Knight. Benvenuti sul nostro portale!
Indice dei Contenuti
Phil Knight, gli inizi
Philip Hampson Knight nasce a Portland il 24 febbraio del 1938. I genitori sono Bill Knight, avvocato, politico e direttore del quotidiano Oregon Journal e Lota (Hatfield) Knight.
Da giovane Phil frequenta la Cleveland High School e si laurea nel 1959 in contabilità presso l’Università dell’Oregon. Dopo una breve parentesi militare, lavora presso Coopers & Lybrand e poi con Price Waterhouse. Inoltre insegna contabilità presso la Portland State University.
Nel 1962 consegue il master alla Stanford Graduate School of Business. Da giovane è anche un quotato sportivo, correndo a mezzofondo e vincendo alcune gare.
Probabilmente è da qui che nasce l’idea di Nike.
La nascita di Nike
Nel novembre 1962 fa tappa a Kobe, Giappone, dove incontra il proprietario dell’azienda Onitsuka Co. che produce la collezione Tiger, una scarpa da corsa di qualità e dal basso costo. Da qui acquisisce i diritti di distribuzione di questa collezione negli USA. Al tempo stesso però fiuta il business e inizia a studiare il mercato delle scarpe sportive. Comprende proprio che la qualità associata ad un prezzo accessibile permette alle scarpe giapponesi di essere più competitive di quelle tedesche. Da qui, una volta studiati i campioni di Tiger arrivati negli USA e iniziata anche la vendita, nello stesso frangente, pianifica con Bill Bowerman il modo di migliorarle.
Da qui nasce nel 1964 il marchio Blue Ribbon Sports (BRS) che si sarebbe trasformato in Nike grazie all’intuizione del suo primo impiegato in azienda, Jeff Johnson, il quale utilizza il nome della dea greca della vittoria alata. Ma accanto al nome Nike occorre un logo che sia al tempo stesso d’impatto ma semplice da ricordare. Nasce così il mitico logo Swoosh, una virgola capovolta e orizzontale, creato da una studentessa di graphic designer, Carolyn Davidson, e commissionato per soli 35 dollari. Una storia incredibile.
Il logo e il brand Nike in poco tempo volano nelle preferenze dei giovani, che indossano le scarpe e gli accessori Nike, che ben presto si espande al di fuori degli Stati Uniti.
Parlando del logo, sul sito web di Nike, Knight afferma all’epoca:
“Non lo amo, ma crescerà con me”.
Nel settembre 1983, a Davidson è assegnata una quantità non rivelata di azioni Nike per il suo contributo al marchio dell’azienda.
Guardando al mitico slogan citato in precedenza, nel 1976 la prima agenzia di comunicazione, la John Brown and Partners conia per l’azienda lo slogan “There is no finish line”. Ma non sarà questo lo slogan definitivo e iconico che oggi tutti conosciamo. È infatti il co-fondatore dell’agenzia, Dan Wieden, a coniare il famoso slogan “Just Do It” per la campagna pubblicitaria Nike del 1988. Lo stesso slogan è scelto poi da Advertising Age come uno dei cinque più famosi del XX secolo. In questo annuncio appare Walt Stack, un runner americano molto conosciuto che ha percorso nella sua vita un totale di circa 62.000 miglia. Non poteva esserci un testimonial più azzeccato per Nike!
Oggi Nike è il più grande fornitore di attrezzature sportive al mondo e può vantare tra i suoi brand ambassador i più grandi sportivi in svariate discipline, dal calcio, al basket fino agli sport individuali.
Nel novembre 2004 Knight si dimette da CEO di Nike, ma mantiene la carica di presidente. Al suo posto è nominato William Perez, poi sostituito nel 2006 da Mark Parker, il quale nel 2017 diventerà anche presidente. Nel 2020 invece è nominato John Donahoe, ex Ceo di eBay e dal 2014 nel CDA della Nike come dirigente di punta del brand, con Parker che resta nel gruppo come presidente.
Le altre aziende di Phil Knight
Non tutti sanno che Phil Knight, oltre allo sport, ha rilevato anche una casa di produzione cinematografica. Nello specifico nel 1998 rileva una partecipazione del 15% in Will Vinton Studios, successivamente rinominata Laika.
Lo studio pubblica il suo primo lungometraggio in stop motion, Coraline nel 2009, che diviene un grande successo.
L’azienda viene affidata così al figlio Travis.
Phil Knight Patrimonio
Phil Knight ha costruito un impero che oggi vale svariati miliardi di dollari, che fanno di Knight uno degli uomini più ricchi al mondo con un patrimonio stimato pari in 47 miliardi USD. Secondo la rivista Forbes Phil Knight è tra gli uomini più ricchi del pianeta.
Phil Knight, vita privata
La vita privata di Phil Knight è fatta di momenti bellissimi, uniti a tragedie che ne hanno segnato la vita. Infatti, incontra sua moglie Penelope Parks ai tempi dell’Università. I due si innamorano e decidono di sposarsi nel 1968.
Dalla loro relazione nascono due figli Trevis e Matthew. Quest’ultimo però scompare per un malore improvviso mentre effettuava delle immersioni nel Lago Ilopango, in El Salvador. Si scopre successivamente che Matthew aveva un difetto congenito al cuore. Le immersioni dovevano far parte di un video utilizzato per una raccolta fondi in favore di un’organizzazione no profit.
I due sposi tutt’oggi possiedono una casa a La Quinta, in California, mentre l’altro figlio Travis tenta senza successo una carriera nel mondo musicale, per poi divenire presidente e CEO di Laika, già citata in precedenza.
Massime di Phil Knight
Vogliamo concludere questo post dedicato alla vita del co-fondatore di Nike, Phil Knight, con le sue massime più famose. Alla prossima da StartUp Mag!
- L’uomo che sposta le montagne, comincia portando via i sassi più piccoli;
- Dissi a me stesso che vivere significava crescere. O cresci, o muori!
- Fiducia in sé stessi. Ecco cosa serve a un uomo, più del capitale, più della liquidità;
- Battere gli avversari è abbastanza facile. Battere sé stessi è un impegno senza fine;
- Se vedi solo problemi, non stai vedendo chiaramente;
- Si viene ricordati per le regole che si infrangono;
- Puoi misurare te stesso dalle persone che si misurano attraverso te;