Miliardari: 2022 da incubo

Miliardari: 2022 da incubo, soprattutto nel settore Tech

Un 2022 di certo non facile per l’economia mondiale: gli strascichi del covid, la guerra in Ucraina, con conseguente crisi energetica, a cui si sommano tensioni geo-politiche, l’inflazione a livelli preoccupanti, la crisi delle cryptovalute e le battute d’arresto per i giganti Tech, hanno reso gli ultimi 12 mesi un vero calvario per chiunque abbia un’attività economica. Se poi si è miliardari (coloro che possiedono un patrimonio di almeno 1.000 milioni di dollari) le cose di certo non sono andate bene. Loro, forse più di tutti, hanno patito la crisi economica, che continua ancora oggi. Da un report a cura di Forbes emerge un anno nero, a dir poco, per i miliardari mondiali, che hanno bruciato poco meno di 2.000 miliardi di dollari! Avete capito bene.

Secondo le stime della rivista americana sono stati infatti bruciati circa 1.900 miliardi di dollari, con una ricchezza complessiva (ottenuta sommando i patrimoni di tutti i miliardari mondiali) scesa dai 13.800 miliardi di dollari di inizio gennaio 2022 ai 11.900 miliardi di dollari, secondo stime ferme al 9 dicembre. Anche il numero dei miliardari stesso è diminuito, passando da 2.671 a 2.523 persone.

La maglia nera del 2022 spetta al settore Tech, che più di tutti ha risentito degli accadimenti dell’ultimo anno, a cui si somma una lenta uscita dalla crisi covid, che ha riportato le persone a spendere il proprio denaro anche off-line, depauperando la loro ricchezza accumulata nel 2020 e nel 2021. Il più è stato perso comunque in Borsa, dove il prezzo delle azioni dei diversi colossi ha conosciuto un continuo ribasso negli ultimi 12 mesi.

A passarsela peggio di tutti è sicuramente Elon Musk, che negli ultimi 12 mesi ha bruciato più di 115 miliardi di dollari, soprattutto dovuto al ribasso delle azioni Tesla (60%). Non va meglio a Google e al gruppo Alphabet, che ha perso il 36% del prezzo delle azioni (facendo perdere 40 miliardi di dollari di patrimonio ai suoi co-fondatori), seguita da Microsoft con un -27%. Peggio è andata a Meta, che ha conosciuto nell’ultimo anno -66% sul valore delle sue azioni.

In Cina le cose non vanno meglio, con la crisi covid ancora in atto e la repressione del governo cinese nei confronti degli imprenditori del settore Tech.

Conclusioni

Non sappiamo cosa ci riserverà il 2023. Sicuramente quello che speriamo tutti è una ripresa dell’economia, che possa portare respiro alle famiglie e in generale alle persone più in difficoltà. I miliardari, anche se a volte ne disprezziamo la ricchezza, sono comunque personalità a capo di gruppi imprenditoriali che danno lavoro a milioni di persone in tutto il mondo, e dei quali abbiamo bisogno di comparto anche noi.