Lending crowdfunding nel settore immobiliare: cos’è e informazioni utili a riguardo
Il crowdfunding è uno degli argomenti più discussi negli ultimi tempi, nel mondo Fintech. In generale si può definire crowdfunding (nato dall’unione delle parole crowd, ossia folla, e funding, quindi finanziamento) come quel processo di finanziamento collettivo, mediante il quale un gruppo di persone utilizza il proprio denaro con l’obiettivo ultimo di finanziare un’idea di business o un’azienda nella realizzazione di una certa attività. Il loro guadagno viene definito in base alla quota investita nell’azienda.
Il crowdfunding è stato definito dalla Banca d’Italia come:
“uno strumento attraverso il quale una pluralità di soggetti può richiedere a una pluralità di potenziali finanziatori, tramite piattaforme on line, fondi per uso personale o per finanziare un progetto”.
Può essere definibile quindi come una forma di micro-finanziamento che parte dal basso e che ha incontrato un grande consenso negli ultimi anni, grazie anche al proliferare, nella rete internet, di piattaforme ad hoc, che consentono l’incontro tra domanda e offerta. Inoltre, se il crowdfunding può essere sviluppato su qualunque progetto, è pur vero che negli ultimi tempi le piattaforme stanno divenendo verticali in base al settore di destinazione. Uno dei settori più interessanti è quello immobiliare.
Il crowdfunding immobiliare, come fa intendere la parola stessa, è una tipologia di investimento che riguarda un immobile. Nello specifico è un investimento attraverso il quale gli investitori privati partecipano ad un progetto legato ad un immobile, come la costruzione o ristrutturazione, in cambio di una remunerazione basata su messa a reddito dello stesso o rivendita futura. Se in passato, per partecipare ad un investimento come questo, occorrevano ingenti somme di denaro ed era alla portata oggettivamente di pochi, oggi con il crowdfunding è possibile risolvere tali criticità, può partire infatti da 250 euro.
Nello specifico il crowdfunding immobiliare consente:
– l’accesso all’investimento anche a chi può investire piccole somme;
– di diversificare gli investimenti, partecipando così a diversi progetti;
– la gestione dell’immobile viene affidata al proponente del progetto;
Nel 2022 la principale piattaforma di lending crowdfunding immobiliare per capitali raccolti è Recrowd, la quale nasce per offrire ai risparmiatori un modo alternativo di investire il proprio denaro attraverso il lending crowdfunding e utilizzando un asset di facile comprensione come quello immobiliare. In altre parole Recrowd, con il Crowdlending Immobiliare, fornisce un luogo di intermediazione nel quale, soggetti che hanno disponibilità di capitali, incontrano società che richiedono un prestito per finanziare un progetto immobiliare.
Le ultime novità sul fronte normativo legato al crowdfunding
Un settore così interessante aveva bisogno di essere però maggiormente regolamentato. Ed ecco che il 20 ottobre del 2020 è stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale, il Regolamento Europeo n. 2020/1503 (Regulation on European Crowdfunding Service Providers for Business – ECSP), volto a regolare appunto il crowdfunding. Il regolamento è entrato in vigore il 10 novembre del 2021. L’obiettivo è quello di rendere più sicuro l’investimento e tutelare i capitali dell’investitore. Tra le diverse novità emerse dal regolamento europeo, le più interessanti riguardano l’autorizzazione ad operare nel territorio europeo, che viene fornito dall’autorità competente dei singoli stati membri. In Italia sono stati nominati, come organi vigilanti in materia di crowdfunding, Consob e Banca d’Italia.
Le piattaforme accettate ricevono così un passaporto europeo che le consente di operare in Europa. Con questo, anche le stesse imprese che richiedono il finanziamento in crowdfunding possono accedere alla raccolta fondi su tutto il territorio europeo. Inoltre, la raccolta del capitale potrà essere effettuata anche da enti diversi dalle PMI (entro determinati limiti). Infine, i diversi portali dovranno poi definire chiare politiche di analisi, valutazione e selezione dei progetti proposti in piattaforma. Lo scopo è sempre tutelare gli investitori.
Il rating e le altre iniziative di Recrowd a tutela degli utenti
Sempre con l’obiettivo di tutelare gli investitori, l’azienda ha sviluppato poi una partnership con due società del Gruppo Gabetti Property Solutions Spa: Abaco Team e Patrigest, le quali offrono consulenza specializzata nel supporto all’attività di selezione. Il loro compito sarà è quello di redigere un rating, che rappresenta un indice di affidabilità dell’iniziativa immobiliare. Anche in questo caso, l’obiettivo è chiaro: rendere più trasparente possibile l’investimento, riducendo al più possibile il rischio per coloro che investono in piattaforma.
Oltre il rating, Recrowd presenta un’ulteriore novità: nella sezione aggiornamenti, presente in ogni progetto, verranno inseriti dei SAL – stato aggiornamento lavori – in cui un perito esperto di Abaco presenterà un report sull’avanzamento dei lavori, per far sì che ogni utente sia aggiornato sul progetto in cui ha investito.