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L’industria videoludica e la corona dell’intrattenimento: Hollywood deve abdicare

Se un tempo l’intrattenimento era rappresentato in tutto e per tutto da Hollywood che si ergeva come punta di un iceberg enorme ed estremamente all’avanguardia, in grado di generare ricavi a non finire, ora le cose sono cambiate. Come è stato ben messo in evidenza in un recente articolo pubblicato su L’insider, infatti, ora il settore che sta crescendo a colpi di record nel campo dell’intrattenimento è indubbiamente quello dei videogiochi.

I profitti in ascesa dell’industria dei videogame

Un sorpasso che, ad analizzare la realtà, è avvenuto già da diverso tempo, ma che non è mai stato probabilmente così evidente. L’industria dei videogiochi ha toccato e ampiamente superato la quota di 120 miliardi di dollari come giro d’affari, chiudendo il 2019 con un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. I dati arrivano direttamente dalle ricerche di SuperData Research e mettono in evidenza come il continuo confronto con il mercato cinematografico, se l’andazzo dovesse essere questo, potrebbe diventare anche impietoso. 

Nel corso dell’ultimo decennio, i profitti legati all’industria del gioco hanno completamente stracciato quelli di Hollywood. Il trend è chiaro: nei weekend di lancio, i videogame sono stati in grado di registrare delle cifre estremamente simili rispetto alle pellicole campioni di incassi al botteghino. Ormai, a provare a tener testa ai videogiochi sono rimasti solo i blockbuster più importanti.

Il boom degli smartphone

A dare una spinta vigorosa verso l’alto a questo settore ci hanno pensato anche gli smartphone. Eppure, sembra strano pensare come, solamente una decina d’anni fa, il settore dei videogame sembrava aver ormai trovata la più classica delle saturazioni. Invece, da una parte la possibilità di giocare e divertirsi anche su smartphone e tablet e, dall’altra, il boom degli eSports, hanno trainato in maniera impressionante l’intero settore.

Basti pensare come ben più di 64 miliardi di dollari del fatturato globale arrivino proprio dalle produzioni mobile, altri 29 miliardi, invece, provengono dal mercato PC e altri 15,4 sono frutto delle console. L’ultima parte rimasta scoperta è correlata ai video e a tutte quelle produzioni dei content creator a tema gaming, circa 6,5 miliardi di dollari e, infine, c’è la nicchia del mercato XR, che è strettamente legato ai giochi e a tutti quei device che sfruttano la realtà virtuale aumentata, circa 6,3 miliardi di dollari.

Qual è stato il fattore che ha avuto la maggiore influenza? Sembra strano, eppure l’aspetto che ha favorito la diffusione su così larga scala dei videogiochi per tablet e smartphone è stato il vero e proprio boom dei videogame free-to-play con acquisti in-game. Se il gioco, in effetti, si può scaricare in via del tutto gratuita, è vero d’altro canto che nel corso del percorso di gioco il giocatore viene stimolato e invogliato ad eseguire delle micro-transazioni che portano a progredire più rapidamente nel gameplay.

Anche gli amanti delle scommesse hanno imparato ad apprezzare i vantaggi di puntare sui casinò online direttamente dal proprio smartphone: con la diffusione di app dedicate, ma anche con l’opportunità di navigare sfruttando i browser più rapidi, ecco che l’accessibilità alle varie piattaforme di scommesse è diventata totale. E il sorpasso degli utenti che scommettono da mobile rispetto a quelli che lo fanno da pc è un esempio perfetti di come stiano cambiando i tempi.

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