Jeff Bezos: bio del fondatore di Amazon
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Jeff Bezos: bio dell’uomo che nel 1994 fondò Amazon
Jeff Bezos è stato insignito dalla rivista Forbes del titolo di uomo più ricco al mondo fino a qualche tempo fa (oggi scalzato da Arnault e Musk) con un patrimonio stimato in 168,5 miliardi di dollari (mica bruscolini). Gran parte della sua fortuna la si deve all’intuizione di fondare Amazon nel 1994, l’E-commerce che insieme ad Alibaba si contende il ruolo di piattaforma più utilizzata per i propri acquisti online.
Ma Jeff Bezos non è solo Amazon ma anche Washington Post, acquistata per 250 milioni di dollari che gli consente di avere un enorme peso anche da un punto di vista mediatico. Ma da dove cominciamo la nostra storia su di lui? Beh cominciamo dalle sue origini..
Jeff Bezos: l’infanzia
Jeffrey Preston Jorgensen naque ad Albuquerque, nel Nuovo Messico nel 1964 da Jacklyn Gise e Ted Jorsensen.
Ma dopo solo un anno di matrimonio i genitori di Jeff divorziarono e la mamma si risposò con un immigrato cubano, Miguel Bezos, da cui prende il cognome odierno.
Jeffrey Bezos si laureò a Princeton nel 1986 e cominciò la sua carriera a Wall Street lavorando nel settore informatico. Successivamente intuì che il commercio come lo conosciamo stava cambiando e si stava spostando in rete. Così cominciò a lavorare ad una rete per il commercio internazionale di una società che si chiamava Fitel e per un’altra società finanziaria di nome DE Shaw & CO.
Jeff è sempre stata una persona curiosa ed intraprendente. La sua fonte di ispirazione fu il nonno Preston Gise, con il quale il piccolo Bezos passava l’estate nel suo ranch in Texas, curando le attività di famiglia e dandosi alla vita di campagna. Grande passione di Jeff Bezos da sempre è stata la fantascienza, soprattutto la serie Star Trek, di cui è grande appassionato.
Gli anni 1993 e 1994: si sposa e fonda Amazon
Jeff Bezos è sempre stato un tipo analitico, anche nel conoscere le donne. Infatti studiò dei meccanismi e applicò metodi statistici per poter incontrare più donne e avere più possibilità con il gentil sesso. Infatti, studiando statisticamente le probabilità che una donna possa avere interesse nei confronti di un uomo, collegate alle caratteristiche di un uomo che piace appunto ad una donna, sviluppò una serie di attività utili per incontrare il favore della donna (tra cui iscriversi ad un corso di ballo).
E nel 1993 riuscì a conquistare il cuore di una donna, MacKenzie Tuttle, dalla quale ha divorziato poco tempo fa.
Appassionato di libri fantasy, come “The Hobbit” e “Il Signore degli anelli”, nel 1994 lascia il suo lavoro come dipendente per fondare la sua prima società informatica, appunto Amazon.
Di quei tempi, in un’intervista afferma:
“Quando sei nel mezzo degli eventi, puoi lasciarti confondere da piccole cose. Sapevo che quando avrei avuto 80 anni non avrei mai pensato, per esempio, perché ho lasciato il mio bonus di Wall Street nel 1994 a metà dell’anno, nel peggiore dei momenti possibili. Quel genere di cose non è ciò di cui ti preoccupi quando hai 80 anni. Allo stesso tempo, sapevo che avrei potuto sinceramente rimpiangere di non aver partecipato a questa cosa chiamata Internet, che pensavo sarebbe stata un evento rivoluzionario. Una volta che ci ho pensato in questo modo è stato incredibilmente facile prendere la decisione”.
Infatti in quel periodo, quando Internet era agli albori, Bezos si accorse che il web cresceva a ritmi vertiginosi: +2300% all’anno e decise che voleva farne parte.
Perchè il nome Amazon?
Amazon deriva dal nome del fiume “Rio delle Amazzoni” che attraversa la foresta pluviale in Brasile.
L’azienda fu registrata nel 1994 nello stato di Washington e comincio ad operare a partire dal 1995.
La sua crescita fu talmente veloce da entrare sul mercato azionario già nel 1997, ad un prezzo iniziale di $18,00.
Ma i primi anni non furono così prosperi per la compagnia visto che non riuscì a produrre profitto per i primi 5 anni (colpa della bolla speculativa ed un mercato non ancora maturo come quello del commercio elettronico) e il brand finalmente raggiunse il profitto nel 2002. Da allora l’azienda non si è più fermata continuando a macinare vendite su vendite e l’apertura internazionale fu un passo obbligato per continuare a crescere.
Ciò ha permesso oggi a Jeff Bezos di divenire l’uomo più ricco al mondo, scalzando niente di meno che Bill Gates, fino a quel momento leader incontrastato.
Ma cosa si cela dietro la fortuna accumulata da Jeff Bezos e il suo innato fiuto per gli affari?
Ciò che ha colpito tutti è l’annuale e consueta lettera agli azionisti che Jeff ha pubblicato il 14 aprile e dalla quale emergono i motivi per i quali Amazon si è imposta a livello globale e continua a crescere: il comportamento da startup!
Infatti all’interno della lettera si evidenzia un passaggio molto importante nel quale afferma:
“Possiamo avere le dimensioni e le capacità di una grande azienda ma dobbiamo avere lo spirito e il cuore di una piccola”.
Il successo di Amazon in generale si fonda su 4 punti fondamentali:
- Ossessione per il cliente: il cliente viene sempre al primo posto. Jeff Bezos afferma così: “I clienti sono sempre insoddisfatti e anche quando ancora non lo sanno, vogliono sempre qualcosa di meglio. Il tuo desiderio di accontentarli ti porterà a inventare qualcosa per loro. Nessun cliente, per esempio, ha mai chiesto ad Amazon di creare Prime, ma poi abbiamo scoperto che era quello che volevano. Restare al Giorno 1 richiede capacità di sperimentare, accettare i fallimenti, piantare nuovi semi, proteggere gli alberelli e raddoppiare la posta quando vedi la soddisfazione del cliente”.
- No deleghe: gli inventori e gli sviluppatori capiscono bene ciò che i clienti vogliono e la delega può essere pericolosa.“Test e ricerche di mercato possono aiutarti. Ma la customer experience inizia con il cuore, l’intuito, la curiosità, il gioco, lo stomaco e il gusto. E non troverai niente di tutto ciò in un sondaggio”.
- Andare sempre incontro alle nuove tendenze: l’obiettivo conclamato di Amazon è quello di abbracciare e non resistere alle nuove tendenze. “Se combatti le nuove tendenze, stai combattendo il futuro. Abbracciale e avrai il vento in poppa. Investi sempre nel futuro”.
- Velocità nelle decisioni: occorre prendere decisioni velocemente. Aspettare significa dare un vantaggio ai concorrenti. “Per mantenere l’energia e il dinamismo del primo giorno devi prendere decisioni di alta qualità ad elevata velocità. Questo è facile per le startup, ma molto impegnativo per le grandi organizzazioni. La velocità conta nel business. La maggior parte delle decisioni dovrebbe essere presa con il 70% delle informazioni che vorresti avere. Se aspetti il 90%, nella maggior parte dei casi, sarai lento”. Se decidi in fretta puoi sbagliare, se decidi lentamente puoi pagare un alto prezzo. La sua massima più importante? “Disagree and commit” cioè anche se sei in disaccordo (e può capitare spesso in un’azienda) scommetti e impegnati il doppio.
Patrimonio Jeff Bezos
A quanto ammonta il patrimonio di Jeff Bezos? Nonostante il divorzio lo abbia reso meno ricco rispetto al passato, la sua enorme ricchezza, derivante le sue attività e soprattutto grazie alla galassia Amazon, ne fanno uno degli uomini più ricchi al mondo con un patrimonio che si attesta a 121,3 miliardi di dollari.
Massime più famose di Jeff Bezos
Prima di lasciarvi, vi presentiamo le massime più famose di Jeff Bezos:
- Un punto molto importante, che mi preme sottolineare è: noi umani ci evolviamo assieme ai nostri strumenti. Cambiamo gli strumenti e gli strumenti cambiano noi: è un ciclo che si ripete;
- Un marchio per una società è come la reputazione di una persona. Puoi guadagnare reputazione, cercando di fare bene le cose difficili;
- Quello che è pericoloso è non evolvere;
- Credo che tu debba essere disposto a essere frainteso se hai intenzione di innovare;
- Un punto molto importante, che mi preme sottolineare: noi umani ci evolviamo assieme ai nostri strumenti. Cambiano gli strumenti e gli strumenti cambiano noi: è un ciclo che si ripete;
- Ci sono due tipi di aziende: quelle che lavorano per cercare di aumentare i loro prezzi e quelle che lavorano per cercare di abbassarli. Noi siamo del secondo tipo;
- La killer application che ha incontrato un mondo pronto per la sua applicazione è stata la lampadina. La lampadina è una cosa che ha creato un mondo tecnologico collegato. E non sono stati a pensare alle possibili applicazioni della lampadina quando hanno collegato il mondo. Ciò che hanno veramente pensato non è che stavano mettendo l’elettricità nelle case, bensì che stavano mettendo l’illuminazione nelle case;
- La vita è troppo corta per passare il tempo con persone che non hanno spirito di iniziativa;
- Quello che il consumismo è davvero, al suo peggio, è portare le persone a comprare cose che non migliorano davvero la loro vita;
- Se costruisci una grande esperienza, i consumatori parleranno tra loro di quello. Il passaparola è molto potente;
Non siete anche voi d’accordo con lui?
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