Investire nel biotech: i consigli di StartUp Mag
Investire nel biotech: alcuni consigli per voi
La tecnologia fa passi da gigante e gran parte delle innovazioni sono concentrate sulle biotecnologie, in particolare quelle applicate al comparto agro-alimentare: startup e grandi imprese investono e a loro volta attraggono investimenti per trovare soluzioni nuove per migliorare la qualità di vita delle persone, ridurre la povertà, distribuire meglio il cibo, creare ortaggi e frutta che crescono in condizioni proibitive senza perdere le loro proprietà nutritivi o persino cibi anti-tumorali. Laddove forme di investimento tradizionali – come quelle che puntano sul rendimento del BTP – registrano dei cali di fiducia da parte degli investitori, aumentano di conseguenza gli investimenti azionari su imprese ad alto contenuto tecnologico. Il settore biotech è molto redditizio, ma altrettanto rischioso.
Cos’è il biotech?
Il biotech è una branca della biologia, che attraverso l’applicazione della tecnologia e la ricerca sugli esseri viventi è potenzialmente in grado di realizzare beni e servizi rivolti a soddisfare i bisogni della società. La biotecnologia nasce principalmente nei laboratori farmaceutici per lo studio dell’evoluzione delle patologie sugli animali e gli effetti sugli esseri umani con l’obiettivo di realizzare farmaci in grado di fermare o curare malattie altrimenti non curabili o i cui trattamenti sono risultati inefficaci fino a quel momento. Si tratta, sostanzialmente, di studi molecolari che richiedono molte risorse umane, tecniche ed economiche. Queste ricerche e studi molecolari sono sempre più rivolti anche in altri ambiti come quello tessile per individuare tessuti naturali, ma sempre più resistenti o anti macchia o idrorepellenti ispirandosi alle piante e agli animali allo stato naturale, così come la biotecnologia si estende al settore agro-alimentare – dai bistrattati OGM (organismi geneticamente modificati) fino alla realizzazione in laboratorio dei pomodori neri o delle patate viola dalle enormi proprietà antiossidanti. In tutti gli ambiti, le fasi di sperimentazione sono lunghe e faticose e non sempre registrano il successo sperato.
Come e perché investire in imprese biotecnologiche?
Il bilancio di una società biotecnologica è tendenzialmente molto basso: spesso gli istituti di ricerca non fatturano né generano redditi e necessitano di fondi privati per alimentare la ricerca. Le società biotecnologiche quotate in borsa sono quelle che si appoggiano a grandi capitali privati o che hanno accordi con imprese che si impegnano nello sviluppo, produzione e distribuzione del prodotto quando quest’ultimo è già entrato nell’ultima fase di sperimentazione e il successo è comprovato e garantito.
Per cui quando si decide di investire in un’impresa di biotecnologie, bisogna prendere in considerazione i seguenti aspetti:
- Un’accurata e approfondita conoscenza del prodotto o della società su cui si desidera investire;
- La visibilità della società/impresa;
- La presenza sul mercato di concorrenti;
- Quali sono le partnership in campo e la loro solidità finanziaria;
- Il grado di liquidità per portare a termine il progetto.
Tutti questi elementi sono alla base della scelta di qualsiasi tipologia di investimento, con la consapevolezza che il comparto delle biotecnologie è rischioso perché aleatorio e fondato sul successo della ricerca messa in atto che è anche lo stesso motivo che rende questo tipo di investimento redditizio e la ragione per cui il settore delle biotecnologie in borsa è sempre più quotato.