Investire in startup innovative: 5 consigli utili allo scopo
Investire in startup innovative: 5 consigli utili allo scopo nel post a cura di StartUp Mag
Si fa un gran parlare di startup innovative negli ultimi anni e sono in molti a voler investire in questo genere di attività. Ed è per questo motivo che iNSQUARED, la holding di partecipazioni focalizzata sugli investimenti in startup ad alto contenuto tecnologico e innovativo, ci dà alcuni utili consigli su come investire in startup innovative in grado di fare la differenza sul mercato.
Come racconta Ronnie Laureana, CEO di iNSQUARED:
«Molti ritengono che scoprire il prossimo “unicorno”, termine con cui si identificano le startup che arrivano a valere oltre un miliardo di dollari, sia solo questione di fortuna o di istinto. Di conseguenza, queste persone investono a pioggia, puntando sulla statistica quantitativa. Noi di iNSQUARED non siamo d’accordo. Anche se non esiste la ricetta per l’investimento sicuro, trattandosi di investimenti ad alto rischio, c’è però una best practice che si può seguire per riconoscere il vero potenziale di una startup innovativa».
Nello specifico sono 5 i consigli utili che abbiamo raccolto per voi: buona lettura dallo staff di StartUp Mag!
I consigli di iNSQUARED sugli investimenti in startup innovative
Ecco per voi 5 utili consigli per investire in startup innovative nelle righe a seguire.
1.Dare priorità a ciò che si conosce e si comprende
Il primo consiglio utile prima di investire in una startup innovativa, è quello di investire solo in settore e mercati nei quali si ha esperienza, così da ridurre le possibilità di errore.
Mario Arcella, Presidente del CdA di iNSQUARED, ha così commentato:
«Questo è proprio il fulcro delle attività che portiamo avanti con iNSQUARED. Grazie a un network di soci molto ampio (attualmente siamo 33) dalle competenze trasversali, siamo in grado di intercettare e valutare al meglio le opportunità più promettenti nel vasto e variegato settore delle startup. Non solo! Possiamo contare su alcuni canali preferenziali, sfruttando accordi di partnership con acceleratori e incubatori certificati tra cui Startup Wise Guys, BizPlace, DigitalHub, Ventive e Fool Farm, potendo così accedere molto spesso a condizioni d’investimento migliori».
2.Valutare attentamente il team
Prima di valutare un investimento in una startup innovativa, occorre prima comprendere e conoscere il team alle spalle del progetto. Inoltre occorre capire quanto tempo i founder e il team si dedica al progetto, per capire la serietà impiegata nello stesso.
Laureana commenta così:
«Consiglio di valutare sempre se le parole dei founder e dei membri del team della startup sono in linea o meno con i risultati ottenuti fino a quel momento. E anche di misurare la coesione del team.
Come spiega Arcella:
«Per fare un esempio, in iNSQUARED abbiamo creduto nel progetto Qodeup, la startup bresciana che punta a migliorare l’esperienza ristorativa tramite codice QR, ottimizzando tutta una serie di operazioni, dalla consultazione dei menu al pagamento dal tavolo. In Qodeup un team coeso, competente e internazionale sta permettendo alla startup di espandersi velocemente, ottimizzando i meccanismi di acquisizione clienti e accelerando la già rapida crescita».
3.Identificare i fattori distintivi
Altro elemento utile per valutare una startup nella quale si sta investendo è identificare i fattori differenzianti di una nuova realtà economica rispetto alla concorrenza. Questo perchè una startup che offre qualcosa offerto già da altri o con un progetto senza elementi distintivi, ha meno possibilità di riuscita.
Seguendo questo consiglio, iNSQUARED ha scelto di investire in Vita Meals poiché questa si occupa di fornire pasti personalizzati a domicilio utilizzando l’AI e il machine learning.
4.Studiare la exit strategy
Ovviamente quando si investe in una startup innovativa, si tratta pur sempre di un investimento ad alto tasso di fallimento. Per questo motivo occorre avere un piano B o meglio una exit strategy, quindi un secondo piano utile per recuperare l’investimento iniziale ed eventuali ricavi ad esso associati. Quindi occorre che un investitore abbia ben presente lo svolgimento della exit strategy e le sue modalità.
5.Avere ben chiaro cosa evitare
Quinto e ultimo consiglio è avere bene in mente cosa evitare in termini di investimento, soprattutto nel caso di quelle startup che fanno promesse che però non potranno mai mantenere.
Il CEO di iNSQUARED commenta così:
«Se un’opportunità sembra troppo bella per essere vera, cioè promette di farci guadagnare troppo o ha obiettivi non realistici, probabilmente fallirà. Tutti vorremmo scovare (o avere) un’idea imprenditoriale unica, disruptive, scalabile all’ennesima potenza… Il “trucco” è restare con i piedi per terra, valutando la concreta realizzabilità del prodotto o del servizio»
La campagna di crowdfunding di iNSQUARED
E’ attiva per il momento la campagna di equity crowdfunding di iNSQUARED su BacktoWork, la piattaforma partecipata da Intesa Sanpaolo, che già andata in overfunding dopo solo qualche ora. Restano ancora pochi giorni per aderire alla campagna e diventare soci di iNSQUARED e di tutte le startup in portafoglio partendo da un investimento minimo di 500 euro. Basta cliccare sul link in alto e potrai visualizzarne meglio i dettagli.