Biografia Ingvar Kamprad: la storia e le idee dell’inventore di IKEA
Biografia Ingvar Kamprad, dai fiammiferi ad IKEA nel post di StartUp Mag
La biografia di Ingvar Kamprad non poteva non iniziare dalla fine della sua storia, ossia la morte sopravvenuta all’età di 91 anni. L’inventore di IKEA se n’è andato proprio dove aveva cominciato, nella sua Svezia, ma ha lasciato un’eredità davvero importante: la sua capacità di ispirare un’intera categoria, quella degli imprenditori, che da Kamprad hanno tutto da imparare.
In questo post ripercorriamo la vita di uno degli uomini più ricchi e potenti della Terra.
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La nascita e gli inizi della sua carriera
Ingvar Kamprad nasce nel 1926 a Pjätteryd, piccolo sobborgo di una piccola regione, Smaland, dove cresce e inizia la sua ascesa nel mondo imprenditoriale. Infatti comincia a vendere fiammiferi a soli 5 anni e in poco tempo si fa una buona reputazione nel quartiere, che richiedeva i suoi prodotti. Comprendendo le potenzialità del suo prodotto, Ingvar, comincia ad acquistare in serie grandi quantità di fiammiferi presso una fabbrica di Stoccolma, che li vendeva ad un prezzo più basso, così da aumentare la sua marginalità. In poco tempo avvia un vero e proprio business. All’età di 17, nel 1943 comincia la sua carriera nel settore dei mobili fondando IKEA, che è l’acronimo delle iniziali del nome e cognome associato ad Elmtaryd e Agunnaryd, rispettivamente la fattoria e il paese del sud della Svezia dove crebbe. All’inizio l’idea è replicare i tavoli da cucina dello zio Ernst. Successivamente però si accorge che diversificando la produzione poteva offrire delle soluzioni più vantaggiose e complete.
Nasce il catalogo IKEA
Nel 1951 comincia a vendere mobili per corrispondenza grazie al suo catalogo, che è oggi il marchio di fabbrica dell’azienda svedese. Infatti il primo catalogo fu di 16 pagine e conteneva i prodotti che era possibile acquistare comodamente rimanendo a casa propria, con illustrazioni fedeli e descrizioni delle caratteristiche principali dei prodotti. Da quel momento il catalogo diventa il canale di comunicazione principale dell’azienda, che preferisce non utilizzare mezzi di comunicazione di massa quali radio, giornali e la neonata TV, ma invece si affida al passaparola.
Il primo negozio fisico e l’internazionalizzazione
La scelta del catalogo si rivela vincente, tanto da dover spostare la produzione in un luogo più grande: nel 1953 l’azienda si sposta ad Älmhult, dove poco più tardi apre il primo negozio IKEA: inizia una grande cavalcata verso il successo!
Nel tempo Ingvar Kamprad comincia a capire che la sua azienda ha un futuro anche fuori dai confini nazionali: infatti la sua politica di abbattimento dei costi al minimo, dalla produzione, al personale fino alla comunicazione per offrire un prodotto ad un prezzo più basso, piace alle persone e il successo nella sua terra natia porta alla scelta di aprire il primo store anche fuori dalla Svezia: nel 1963 si inaugura il primo IKEA ad Oslo, Norvegia.
La biografia di Ingvar Kamprad si tinge però di giallo: infatti nella sua biografia autorizzata del 1998 parla dei suoi problemi con l’alcol (dove afferma di ricorrere a cure periodiche contro questo disturbo) e delle sue giovanili simpatie per il partito Nazista, ritenute però un errore molto grave commesso e del quale si pente.
Fin dalle prime battute quindi emerge un uomo d’affari brillante e al tempo stesso accorto in tutte le cose che fa: infatti lui stesso si definiva “Uno scozzese di Svezia” per la sua parsimonia nella gestione del denaro, che lo porta a gestirlo in maniera talmente oculata da diventare per lui un mantra: gira con una sua vecchia Volvo, evita di cenare nei ristoranti costosi e addirittura all’inaugurazione di una statua a lui intitolata in Svezia, dopo aver tagliato il nastro inaugurale, lui stesso lo raccoglie, lo ripiega e lo riconsegna al sindaco sussurrando “Si può ancora usare“.
Tornando alla storia di IKEA, nel 1965 viene inaugurato così lo spazio dedicato al mercato, con un vasto assortimento di lampade, cornici, poster, articoli di vario genere che ancora oggi è presente in ogni store. Nel 1968 il legno è sostituito dal truciolato, più economico, che abbassa ancora di più il prezzo dei suoi mobili anche se a discapito della qualità degli stessi.
IKEA ormai è in posizione di decollo mondiale: raggiunge infatti paesi come il Giappone e la Germania (1974), il Canada, l’Australia, Hong Kong (1975) e Singapore (1978). Negli anni ’80 vennero aperti negozi in Spagna, Francia (1981), Belgio (1984), Stati Uniti (1985), Regno Unito (1987) e infine in Italia (1989), continuando una forte espansione che porterà IKEA ad avere, nel 2013 ad avere 345 negozi sparsi nel mondo. Kamprad ce l’ha fatta: aveva portato la sua idea di business nel mondo!
Marketing e comunicazione: il capolavoro di Ingvar Kamprad
Il vero capolavoro, da esperto in marketing e comunicazione, lo ravviso nello stile della comunicazione e nella sua strategia di marketing: geniale! Dalla scelta del catalogo da inviare per corrispondenza, che almeno fino a qualche anno fa era l’unico mezzo di comunicazione utilizzato dall’azienda per promozionare i propri prodotti, fino alla scelta dei nomi dei prodotti, che rimandano a nomi di luoghi e città svedesi, con il mitico “Smaland” che rappresenta il centro nevralgico di ogni store IKEA, fino alla scelta di far conoscere la cultura e il cibo svedesi grazie all’apertura di ristoranti con tipici prodotti svedesi e piccoli shop dove poter acquistare del buon cibo made in Sweden.
Il capolavoro poi lo ravviso, ancora di più, in due scelte fondamentali per abbattere ancora di più i costi: l’utilizzo dei pacchi piani, che consentono di ottimizzare gli spazi e ridurre il numero di viaggi per la consegna della merce e l’utilizzo del truciolato al posto del legno, solitamente ricavato da materiali anche riciclati e di seconda mano.
Riassunto delle assegnazioni dei nomi di prodotto:
- Letti, guardaroba, mobili per l’ingresso: nomi di luoghi norvegesi.
- Tavoli da pranzo e sedie: nomi di luoghi svedesi.
- Librerie: professioni.
- Articoli per il bagno: nomi di fiumi e laghi scandinavi.
- Cucine: nomi che indicano l’uso a cui è destinato il prodotto, nomi di luoghi svedesi e nomi di fiumi e laghi scandinavi.
- Scrivanie, sedie e sedie girevoli: nomi propri di persona maschili scandinavi.
- Mobili per esterni: nomi di isole scandinave.
- Tappeti: nomi di luoghi danesi.
- Illuminazione: unità di misura, stagioni, mesi, giorni, termini nautici e marinareschi, flora marina e lacustre, nomi di luoghi svedesi.
- Tessuti, tende: nomi propri di persona femminili scandinavi, fiori e piante.
- Biancheria da letto: fiori e piante.
- Articoli per bambini: animali, uccelli, termini descrittivi e insetti.
- Accessori per tende: balli.
- Accessori per la cucina: piatti, pesci e funghi, la funzione del prodotto, aggettivi.
- Decorazioni da parete, cornici e immagini, orologi: espressioni colloquiali svedesi, nomi di luoghi svedesi, aggettivi.
- Vasi, ciotole, candelieri e candele: nomi di luoghi svedesi.
- Scatole: espressioni colloquiali svedesi.
Altra strategie per fidelizzare la sua clientela è la costituzione della fidelity card, chiamata IKEA Family, con la quale raccogliere punti e sconti presso tutti i punti IKEA.
La sua vita privata
Ma Kamprad non era solo un imprenditore ma anche un marito e un padre: sposatosi presto con la sua compagna Kerstin Wadling e adottata la piccola Annika, Ingvar però successivamente divorzia per risposarsi con la sua seconda moglie Margaretha Kamprad-Stennert (1940–2011), la quale gli da 3 figli: Peter, Jonas e Mathias. Nel frattempo che la sua azienda comincia a divenire una grande realtà, lui capisce che per motivi fiscali non può continuare a vivere in Svezia: ed è così che nasce l’idea di trasferirsi in Svizzera, nella quale rimane fino al 2014, quando decide di tornare nella sua amata madre patria fino alla sopraggiunta morte proprio a fine gennaio del 2018.
Nel 2007 il punto più alto toccato dall’imprenditore: raggiunge il quarto posto della classifica Forbes degli imprenditori più ricchi al mondo con un patrimonio complessivo che si aggirava sui 33 miliardi di dollari.
Le massime di Ingvar Kamprad
Vi lasciamo con alcune delle sue massime più significative che fanno intendere chi sia l’uomo che si cela dietro al successo di un’azienda come IKEA:
- “Fare errori è un privilegio delle persone attive. Le persone mediocri sono quelle negative e che spendono il loro tempo cercando di dimostrare agli altri che non hanno sbagliato”.
- Il veleno più pericoloso è il sentimento di essere arrivati. L’antidoto è pensare a come potersi migliorare;
- Lo spirito di IKEA è la sua forza. La semplicità è la nostra forza e caratterizza tutte le attività della nostra azienda.
- La parola impossibile è e deve rimanere fuori dal nostro dizionario;
- Disegnare un tavolo da 1000$ non è affatto difficile per un designer, ma disegnarne uno buono e funzionale a soli 50$ è ancora meglio;
- Il tempo è la risorsa più importante che abbiamo. Non i soldi, non i capitali. Il tempo;
- Lo spreco di risorse è il peccato più grande che IKEA possa commettere;
Ecco a voi un documentario dedicato ad Ingvar Kamprad di una TV francese e tradotto in italiano:
Il nostro appuntamento con Ingvar Kamprad e la storia dell’IKEA termina qui. Alla prossima con gli imprenditori più famosi della storia, qui su StartUp Magazine!
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