Formazione

Incubatore startup: cos’è e a cosa serve

Bentrovati su StartUp Mag, il sito dedicato al mondo delle startup e dell’innovazione. Per l’argomento di oggi vogliamo parlarvi di incubatore startup o anche incubatore d’impresa, in inglese conosciuto con il termine di business incubator, vedendo insieme a cosa serve e dandovi utili info a riguardo.

Questo tipo di ente si rivela infatti un fattore importantissimo per la vita di una startup per la funzione che esso svolge. Vediamo perchè nelle righe che seguono: benvenuti su StartUp Mag!

Incubatore aziendale: cos’è

Che cos’è quindi un incubatore per startup?

Questo è un programma progettato e atto a stimolare lo sviluppo dell’attività d’impresa, grazie ad un insieme di risorse e attività utili a sostegno delle neonate attività, che dopo un certo lasso di tempo lasciano l’incubatore per divenire indipendenti.

L’incubatore d’impresa/startup di solito è sviluppato all’interno di centri universitari oppure nascono come privati, grazie ai capitali messi a disposizione dei grandi gruppi industriali.

Gli incubatori d’impresa sono diversi  a seconda dei servizi che offrono, della loro struttura organizzativa, e del tipo di clienti che servono (solitamente si tratta di startup innovative).

Il positivo completamento di un programma di business incubation aumenta la probabilità che una startup rimanga in attività per lungo tempo e possa divenire indipendente dal programma.

Gli incubatori differiscono dai centri di ricerca e di tecnologia per il loro essere dedicati alle aziende all’inizio della loro attività, mentre invece gli altri non sono dedicati esclusivamente alle neonate attività d’impresa.

La maggior parte degli incubatori d’impresa richiede l’ammissione al programma ai richiedenti mediante una serie di requisiti o il superamento di alcune fasi selettive.

Attività sviluppate dagli incubatori e settori serviti

Quali sono le principali attività sviluppate all’interno di un incubatore aziendale? Nello specifico le principali attività sviluppate sono le seguenti:

  • Accesso internet ad alta velocità e agli strumenti utili per portare avanti il proprio progetto;
  • Accesso a prestiti bancari, fondi di credito e programmi di garanzia, utili per lo sviluppo dell’attività;
  • Aiuto nell’incontro con investors o venture capitalist;
  • Aiuto nella preparazione della documentazione legale e di tutte fasi di registrazione del marchio e del brevetto;
  • Aiuto nello sviluppo della propria strategia di business;
  • Sviluppo di un piano commerciale e di marketing;
  • Aiuto nella contabilità e nella gestione finanziaria;
  • Attività di mentorship;
  • Attività di networking;
  • Attività di formazione professionale;
  • Collegamento con partner strategici;
  • Programmi di business training;
  • Aiuto nella scelta del team di management e di lavoro;

I settori interessati ad un programma di business incubation riguardano:

  • Tecnologia;
  • Software house;
  • Servizi professionali;
  • Artigianato;
  • Internet e attività di digital marketing;
  • Biotecnologie;
  • Elettronica di consumo;
  • Telecomunicazioni;
  • Hardware;
  • Digital Health;
  • Ingegneria dei materiali;
  • Difesa / sicurezza;
  • Energia;
  • Ambiente ed ecostenibilità;
  • Media;
  • Nanotecnologie;
  • Edilizia;
  • Arte;
  • Aerospaziale;
  • Cucina;
  • Vendita al dettaglio;
  • Moda;
  • Turismo;

Benefici per la comunità

I business incubators consentono di ottenere molteplici benefici per la comunità in cui nascono. Tra i diversi, abbiamo:

  • Creazione di posti di lavoro e generazione di ricchezza;
  • Favorire lo sviluppo dell’imprenditoria locale;
  • Creazione di nuove e avanzate tecnologie;
  • Sviluppo delle economie locali;
  • Creazione d’impresa;
  • Stimolo all’imprenditoria femminile e delle minoranze etniche;
  • Individuazione di potenziali opportunità di business spin-in o spin-out;
  • Rivitalizzazione delle comunità locali;

Origini degli incubatori d’impresa

La storia degli incubatori d’impresa/startup nasce nel 1959 negli USA, quando Joseph Mancuso apre il Batavia Industrial Center in un magazzino dell’omonima Batavia, una città dello stato americano di New York.

Il concetto e le attività proprie dell’incubazione delle startup si sono sviluppate poi a partire dagli anni ’80 e ’90, prima negli USA, e successivamente qui in Europa e nel resto del mondo.

In generale si contano circa 5.000 incubatori di startup in tutto il mondo ma i dati andrebbero rivisti in aumento visto il crescente numero di nuovi incubatori che ogni anno vede la vita.

Nel 2018 il gruppo di ricerca del Social Innovation Monitor (SIM) ha individuato in Italia 197 incubatori di cui quasi il 60% si trova al Nord.

Alcuni esempi di corporate incubation sono TIM #Wcap Accelerator e FoodForward di Deloitte Italia.

 

Il nostro post dedicato agli incubatori startup termina qui. Alla prossima con i post a cura di StartUp Mag!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.