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Il digital signage e l’evoluzione tecnologica

Il digital signage può svolgere un ruolo di primo piano dal punto di vista della customer experience. Da ormai diverso tempo, per esempio, si fa riferimento all’intelligenza artificiale nei totem e nei monitor. Vuol dire che si mette a disposizione un assistente virtuale per i clienti: il suo livello di apprendimento è destinato ad aumentare per effetto delle interazioni con le persone. Ciò farà in modo che l’esperienza dei clienti e dei visitatori diventi memorabile: un incentivo a tornare. Si dice che oggi i consumatori richiedano una esperienza di tipo phygital, cioè in grado di coniugare le esperienze digitali con quelle fisiche.

Il contributo dell’intelligenza artificiale

Ma in che cosa consiste di preciso l’intelligenza artificiale in questo ambito? Si parla di machine learning, o apprendimento automatico, ma anche di natural language processing. Quest’ultima corrisponde alla capacità di comprendere il linguaggio naturale sulla base di risposte anche a interrogativi inattesi. Insomma, si va oltre i classici schemi predefiniti di quesiti e risposte. L’intelligenza artificiale permette di erogare contenuti funzionali, sulla base di conversazioni mirate. È indispensabile, pertanto, il contributo dell’intelligenza artificiale per fornire quella spinta ulteriore che consente ai totem multimediali di compiere un salto di qualità e diventare interattivi. I display LED, non a caso, rappresentano una delle soluzioni più in crescita; nel corso dei prossimi anni essi prenderanno il posto degli schermi piatti, con la tecnologia LED che diventerà dominante negli spazi pubblici e nelle sale riunioni, rendendo obsoleti gli schermi LCD. 

Il digital signage 4.0

Per mezzo del digital signage tra l’altro si può usufruire di una gestione totalmente digitale dello stato occupazionale di un punto vendita, sia perché le code possono essere gestite in modalità automatizzata, sia perché la gestione può avvenire da remoto: ne scaturisce un report in diretta. Strumenti come le telecamere permettono di monitorare i passaggi nei punti vendita, ma non è tutto; in negozio è possibile introdurre indicazioni relative al percorso per mezzo di app. 

I numeri del digital signage

Il recall rate che viene assicurato dal digital signage è pari all’83% in confronto ai metodi classici di ADV statico. Ma questo è solo uno dei benefici che si ottengono dal punto di vista del marketing: il 30% dei clienti, per esempio, ritiene che i menu digital siano più attrattivi. Ancora, 4 consumatori su 5 dichiarano di privilegiare gli acquisti effettuati nei negozi in cui c’è una comunicazione su schermo, dal momento che tali punti vendita vengono ritenuti più innovativi e affidabili. I contenuti attraverso il digital signage possono arrivare fino al 70% del pubblico, e ciò corrisponde a una copertura maggiore di quella offerta da Facebook e da Internet in generale.

Il marketing

È evidente, pertanto, che nel settore del marketing il digital signage ha contribuito a definire una netta evoluzione. Tutti gli addetti ai lavori hanno capito come, in confronto a un ADV statico, una comunicazione digitale è in grado di aumentare le vendite perché accresce il livello di efficacia dei messaggi. Ma il miglioramento delle performance del negozio è solo uno dei benefici che vengono registrati nella transizione fra l’advertising classico e il digital signage. Vale la pena di citare, infatti, proprio il miglioramento della customer experience a cui si è fatto riferimento in precedenza. Un processo grazie a cui il visitatore viene stimolato a ritornare nel punto vendita, il che accresce le possibilità che egli diventi un cliente fidelizzato. In più, tutte le statistiche possono essere tracciate e monitorate.