Giornata Mondiale della Salute Mentale: la ricerca di MioDottore
Giornata Mondiale della Salute Mentale: la ricerca di MioDottore sui principali disturbi emersi nel nostro paese, nel post a cura di StartUp Mag
Negli ultimi anni, complice la pandemia, la vita frenetica, il disagio sociale, l’aumento del costo della vita e la guerra, si è accentuato il problema della salute mentale. Avere una buona salute mentale aiuta senz’altro ad affrontare meglio la vita, con i suoi problemi e le sue sfide. Gli ultimi anni hanno visto crescere stress, ansia, preoccupazione, che preoccupano medici e addetti ai lavori. Per questo motivo, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale del 10 ottobre, la piattaforma MioDottore – leader in Italia e nel mondo, specializzata nella prenotazione online di visite mediche specialistiche – ha voluto indagare l’atteggiamento degli italiani nei confronti della salute mentale prima e dopo la pandemia. Nello specifico, analizzando i dati dei disturbi psicologici più ricercati in piattaforma e coinvolgendo la dottoressa Samantha Baiardo Bruni, psicoterapeuta presente proprio su MioDottore.
I disturbi mentali più cercati dopo la pandemia? I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) e la depressione
Quali sono i principali disturbi mentali ricercati in piattaforma? Dopo il covid, nello specifico, si è osservato un boom di ricerche per disturbi del comportamento alimentare (DCA) e depressione. Le prenotazioni in piattaforma di visite psicologiche dal 2020 ad oggi, vede un impennata del 272%, arrivando ad oltre 104.000 prenotazioni l’anno. Oltre le prenotazioni, si è assistito anche ad un incremento delle ricerche in piattaforma di disturbi e disagi legati alla sfera psicologica, con quasi 500.000 pagine visitate nel corso del 2022. Da questo punto di vista, sono le donne le più interessato da questi problemi con il 60%, mentre per gli uomini il dato si attesta sul 40%. Per quanto riguarda le fasce di età, in testa abbiamo quella che va dai 25 ai 34 anni (26%), seguita da quella tra i 35 e i 44 (22%) e quella tra i 18 e i 24 anni (20%). Chiudono invece la classifica gli over 65, con il 7% delle ricerche (anche complice una minore informatizzazione).
Per quanto riguarda i principali disturbi della sfera mentale e psicologica, abbiamo in testa i disturbi del comportamento alimentare (DCA), cercati dal 16% degli italiani sulla piattaforma. Questo dato è allarmante, poiché è collegato ad una accentuata pressione sociale, probabilmente data dai social media e da modelli di bellezza sbagliati. Il fenomeno ha avuto un picco post pandemia, visto nel 2019 non era nemmeno tra i primi 10 disturbi ricercati. Altri disturbi frequenti riguardano depressione e ansia. A seguire abbiamo un aumento di ricerche anche sul disturbo bipolare (6° posto), il disturbo borderline (8° posto) e la depersonalizzazione (9°), cercati rispettivamente dal 5%, 4% e 2% degli italiani. Escono invece altre patologie come dipendenza affettiva, stress, il disturbo post traumatico da stress e il narcisismo, che nel 2022 sono uscite dalla top 10.
Altre ricerche in ascesa, in piattaforma, sono legate ad uno stile di vita moderno, frenetico e dettato da momenti senza pause e relax, come l’esaurimento nervoso e la sindrome da burnout, che negli ultimi tempi è entrata nel dibattito di una maggiore attenzione all’equilibrio tra vita privata e lavoro. Tra i problemi mentali legati alle relazioni sociali troviamo invece disturbi come l’ansia da prestazione e le difficoltà relazionali.
Infine, si riscontra un boom di ricerche su endometriosi, vulvodinia e vaginite, patologie legate alla sfera ginecologica, ma che, a causa del dolore cronico e spesso invalidante che provocano, possono anche causare un disagio a livello psicologico.
Ricerca per città: Roma in testa per attacchi di panico, mentre la depersonalizzazione preoccupa Catania
Le città con il maggior numero di ricerche sui disturbi mentali in Italia risultano essere Roma, Napoli e Milano, con rispettivamente il 16%, il 12% e il 10% delle ricerche complessive. Se Roma è preoccupata dagli attacchi di panico, la depressione è presente tra le ricerche sia di Milano che di Palermo. A Napoli preoccupa il disturbo ossessivo compulsivo, mentre a Catania la depersonalizzazione.
I disturbi che sono comuni tra le varie città sono, invece, il disturbo bipolare e il disturbo ossessivo compulsivo, entrambi presenti in 6 città su 10, come anche i disturbi del sonno, che sono molto ricercati in 5 città su 10.