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Gender Pay Gap: ancora oggi una triste realtà

Gender Pay Gap: ancora oggi una triste realtà e l’Italia non è un esempio da seguire

Ancora oggi, nonostante ci troviamo ormai nel 2023, si sente parlare di Gender Pay Gap, ossia la differenza salariale tra uomini e donne a parità di mansioni e ore lavorate, con queste ultime le quali vengono retribuite mediamente medio rispetto ai propri pari al maschile. In Italia il fenomeno è ancora preoccupante e lungi dall’essere risolto.

Se guardiamo ai paesi europei, abbiamo che le donne lavoratrici guadagnano mediamente il 13% in meno all’ora rispetto ai propri pari maschili (considerando parità di tempo e mansione). Nel nostro paese questo fenomeno è ancora più radicato, con le donne che guadagnano mediamente 500 euro in meno rispetto agli uomini.

Per analizzare il fenomeno del Gender Pay Gap abbiamo preso spunto dall’infografica “Gender Pay Gap: il divario retributivo di genere”, nella quale CV app fotografa la situazione delle differenze retributive di genere in Italia e nel mondo. 

Prima di tutto occorre dire che le donne sono più presenti nel mondo del lavoro in alcuni ambiti e meno in altri. Gli ambiti nei quali sono più presenti sono:

  • Istruzione;
  • Turismo e Ristorazione;
  • Commercio e Retail;
  • Servizi alla persona;

I settori nei quali, al contrario, dove è meno presente sono:

  • Costruzioni;
  • Manifatturiero;
  • Ambito Tecnico;
  • Ambito Scientifico;

Ma quali sono le cause che portano al gender pay gap?

Sicuramente un ruolo fondamentale per l’affermarsi di questo fenomeno preoccupante sono le responsabilità familiari, che influenzano le scelte lavorative femminili. E l’Italia certamente non è un paese che eccelle per un trattamento più equo e garantista nei confronti delle donne lavoratrici, ponendosi solo al 63° posto al mondo tra i paesi che garantiscono la parità salariale.

Secondo il World Economic Forum ci vorranno ancora 267 anni prima che si crei una congrua partecipazione femminile al mondo del lavoro in termini di opportunità economiche. Un’eternità. 

E quali sono invece i paesi nei quali vi è il maggior grado di uguaglianza salariale tra uomini e donne?

I paesi del Nord Europa sono quelli in cui si percepisce meno questa differenza di trattamento. Sul podio troviamo nello specifico:

  1. Islanda;
  2. Finlandia;
  3. Norvegia;

Alle loro spalle invece abbiamo Nuova Zelanda e Svezia. A sorpresa seguono Namibia e Rwanda.

Se guardiamo alle prime posizioni, possiamo osservare che paesi quali Islanda e la Nuova Zelanda hanno promulgato alcune leggi per la trasparenza salariale contro la discriminazione di genere. Alcuni segnali positivi si trovano anche nel mondo dello sport, dove qualche timido passo in avanti si sta facendo, soprattutto nel caso del calcio femminile negli Stati Uniti, dove è stata promulgata una legge che vuole assicurarsi la parità di trattamento salariale. Ma siamo ancora lontani dalla perfetta uguaglianza.