GASGAS, raccolti 1,5 milioni di euro su CrowdFundMe

GASGAS, raccolti 1,5 milioni di euro sulla piattaforma CrowdFundMe per sviluppare le potenzialità della mobilità dei veicoli elettrici

Quello della mobilità con veicoli elettrici è uno dei mercati più interessanti al mondo. Vista la non rinnovabilità dei combustibili fossili (oltre che per l’inquinamento che innescano), il mondo sta cercando di trovare delle soluzioni alternative. Una di queste riguarda l’utilizzo di veicoli elettrici, in grado di funzionare quindi con l’elettricità. Ma il problema di questo genere di mobilità è la disponibilità a trovare colonnine elettriche, in grado di consentire la ricarica delle batterie utili a far funzionare il veicolo.

Una soluzione in Italia è stata individuata dalla startup GASGAS, la quale ha chiuso una campagna di equity crowdfunding da ben 1,5 milioni di euro sulla nota piattaforma CrowdFundMe. L’azienda nello specifico si impegna a mettere a disposizione dei propri utenti una rete di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, in punti di sosta strategici per la mobilità sul territorio italiano. L’azienda sembra bruciare tutte le tappe e imporsi sul mercato. Quella avviata sulla piattaforma è la seconda campagna di equity crowdfunding, dopo quella avviata nel 2021.

Stefania MenguzzatoGeneral Manager di GASGAS, ha così commentato la notizia:

Siamo molto soddisfatti dell’andamento di questa campagna. Se in occasione della prima raccolta del 2021 a credere in noi sono stati soprattutto appassionati ed e-driver, questo secondo round ha attirato l’interesse di imprenditori, business angel e investitori professionali che hanno intuito adesso il grande potenziale del mondo della mobilità elettrica”

Una sfida che interessa tutti

Quello della mobilità con veicoli a combustione fossile è uno dei principali motivi dell’inquinamento nei paesi più sviluppati. Occorre porre un freno a questo annoso problema e per questo motivo prima o poi occorrerà dire stop. La Comunità Europea ha individuato come data il 2035, anno nel quale è prevista l’interruzione della vendita di veicoli a combustione fossile. Per questo motivo occorre trovare la soluzione utile adesso per non trovarsi impreparati più avanti. E il principale problema nel nostro paese è proprio quello legato alla ricarica del veicolo.

Nello specifico, al momento si contano in Italia solo 19mila punti di ricarica per auto elettriche, quando per coprire l’intero fabbisogno odierno (quindi legato solo al momento storico nel quale viviamo) ne occorrerebbero circa 60.000. GASGAS punta a gestirne più di 1.000 entro il 2023 (ad oggi ne controlla 300 collocati al Nord e Centro-Italia.

Elia Bonacina, CEO di Bonacina1889, azienda di fama mondiale nel settore dei complementi d’arredo e membro dell’Advisory Board di GASGAS, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

«Sono un appassionato di mobilità elettrica e un e-driver della prima ora. In GASGAS ho ritrovato la stessa efficienza e competenza offerte da una multinazionale come Tesla. Ho deciso di investire perché ho trovato un team forte e preparato e un business in grado di scalare velocemente. Ho piena fiducia in questo progetto e sono certo che saprà dare grandi soddisfazioni agli investitori che ci hanno creduto».

Stefania Menguzzato continua:

«L’uso dell’auto elettrica non rimarrà confinata solo alle aree urbane, ma di fatto è già diffuso ovunque e avrà bisogno di una rete capillare di colonnine efficienti e affidabili. Oggi in Italia circolano 200mila veicoli elettrici che nel 2025 saranno 1 milione e 600mila, e poi 6 milioni nel 2030. Per fare un paragone, rimanendo nel settore della mobilità, siamo in una situazione simile a quella in cui, negli anni ’60, si trovavano i gruppi petroliferi che hanno installato i primi distributori di benzina sul territorio italiano».

Per GASGAS il 2022 è stato un anno incredibile perchè l’ha vista raggiungere gli obiettivi di budget con ben sei mesi di anticipo e diventare così in brevissimo tempo uno dei punti di riferimento degli operatori indipendenti che gestiscono reti di ricarica per veicoli elettrici, e non solo su colonnine di sua proprietà ma anche come system integrator per terzi.

Francesco Zorgno, Board Advisor di GASGAS, ha così commentato:

GASGAS sta crescendo rapidamente anche grazie ad operazioni non comuni per un’azienda così giovaneLo sviluppo della rete non avviene soltanto in modo organico, cioè installando colonnine sul territorio, ma anche tramite partnership industriali e programmi di acquisizione. In questo quadro si inserisce la fusione con Easycharge, altra startup già operativa da alcuni anni nel settore, con una solida presenza nel nord-ovest e competenze tecniche e gestionali che hanno accelerato ancor più la crescita di GASGAS”.