FoodTech Accelerator: le startup scelte da Deloitte
Milano si candida a diventare polo di attrazione per le startup innovative nei settori food e retail. E’ questo ciò che emerge con forza negli ultimi anni, grazie all’avvio di programmi dedicati alle idee di business più promettenti, provenienti da tutto il mondo.
Uno di questi è il FoodTech Accelerator, un percorso di accelerazione coordinato da Officine Innovazione di Deloitte, in collaborazione con Amadori, Cereal Docks e Gruppo Finiper.
Cos’è il FoodTech Accelerator
Come si apprende dal sito ufficiale del programma, il FoodTech Accelerator è l’acceleratore internazionale che permette alle aziende Made in Italy di investire e interagire con progetti e aziende innovative, provenienti da tutto il mondo, nei settori Agrifood e Retail.
Il programma è coordinato da Deloitte, in collaborazione con Amadori, Cereal Docks e Finiper, oltre che insieme ad importanti investitori, come Innogest e Digital Magics e Media & Community partner come Seeds&Chips e Federalimentare.
L’obiettivo concreto del programma odierno è la possibilità delle startup partecipanti, di strutturare modelli di business e, insieme a mentor internazionali, prepararsi all’incontro con gli investor durante l’evento Seeds&Chips – The Global Food Innovation Summit, in programma a Fiera Milano (Rho) dal 6 al 9 maggio 2019.
Quali sono le startup scelte dal programma?
Le startup prescelte dal programma sono 7, ognuna delle quali ha delle proprie peculiarità.
Dal sito Ninja Marketing, possiamo scorgere i nomi dei partecipanti. Vediamoli insieme!
FeatFood
Startup italiana, nello specifico è un operatore multichannel che produce, vende e distribuisce cibi salutari e bilanciati soprattutto per una dieta a sostegno di una vita sportiva. L’obiettivo è l’espansione e l’individuazione di nuovi canali distributivi.
Inspecto
In questo caso stiamo parlando di una startup israeliana, la quale ha sviluppato uno scanner portatile per l’analisi della contaminazione nella materia prima vegetale da parte di eventuali sostanze nocive, con l’ausilio di cloud e blockchain.
Petzamore
Brand italiano, il quale produce e vende cibi pronti per cani, utilizzando materie prime di qualità e bilanciando ingredienti e proprietà nutritive grazie ad un algoritmo proprietario.
Planetarians
Direttamente dagli USA, questa startup ha sviluppato una farina ricca di proteine e poco costosa, ricavata dai semi di girasole già utilizzati per la produzione.
Rise
Altra startup statunitense, la quale produce una farina organica pensata per le preparazioni dell’industria dolciaria, la quale viene prodotta riciclando le rimanenze dell’orzo dai birrifici. L’obiettivo della partecipazione al programma è rafforzare il modello di business e affacciarsi al mercato europeo.
ReOlì
Startup italiana che produce una crema a base di olio extravergine d’oliva, da utilizzare al posto del burro o della margarina. Il processo è in fase di brevetto e l’obiettivo del brand è quello di puntare a mercati nei quali si fa un grande utilizzo di tali prodotti nella preparazione dei piatti tipici (soprattutto paesi britannici e di lingua inglese).
Wasteless
Altra startup internazionale proveniente da Israele, la quale utilizza un algoritmo di intelligenza artificiale scalabile offrendo una soluzione di dynamic pricing per i supermercati, basata sulla data di scadenza dei prodotti, grazie al monitoraggio real-time della merce venduta.
Conclusioni
Facciamo un grande in bocca al lupo a queste startup food innovative che parteciperanno al programma e speriamo siano sempre maggiori lo sviluppo di tali programmi di accelerazione, oltre che collaborazioni tra realtà italiane e straniere, così da poter apprendere nuovi modelli di business da esportare anche nel nostro paese.