Food and beverage: consigli per investire in questo settore
Uno dei settori su cui spesso tante persone tendono a investire con la speranza di lanciare una nuova azienda di successo è certamente quello del food. Probabilmente, è stato uno dei settori toccati più profondamente dall’innovazione tecnologica, con tante innovazioni che sono state introdotte nel corso degli ultimi anni. Tante le opzioni su cui si può pensare di investire in un settore del genere, ma ci sono alcuni aspetti a cui prestare la massima attenzione.
Quando ci si addentra nel settore della ristorazione o dell’hospitality è bene dare il giusto peso alla costruzione di un brand iconico e facilmente riconoscibile. Un bel logo, infatti, aiuta a distinguersi dalla concorrenza e, dato che l’abbigliamento da lavoro può essere personalizzato con un investimento esiguo, è consigliabile sfruttarlo anche per il vestiario del personale.
Il boom delle start up nel settore della ristorazione
Gli ultimi tre anni sono stati certamente complessi dal punto di vista generale, con la pandemia e la crisi economica che hanno portato certamente tanta incertezza e uno scenario instabile. Sembra che tale situazione si sia periodicamente riproposta anche nel settore della ristorazione, anche se in fin dei conti le statistiche hanno messo in evidenza come ormai il recupero rispetto al periodo pre-Covid sia pressoché completato. Ed è un trend che qualsiasi imprenditore non può affatto sottovalutare, soprattutto da considerare in fase di scelta del miglior investimento possibile nel settore del food, anche per via delle numerose opzioni legate alle start up innovative.
I vantaggi di investire nel settore del food
Sono sostanzialmente due le motivazioni che portano a ragionamenti nell’ottica di fare investimenti nell’ambito della ristorazione e del food. I consumi sono segnalati in continua ripresa e, d’altro canto, è necessario tenere in considerazione anche i cambiamenti che sono avvenuti a livello di abitudini di consumo alimentare degli italiani.
Tenendo presente questi due capisaldi, è chiaro che emergono con forza quattro opzioni principali di investimento in questo settore e che consentono di mixare alla perfezione start up e cibo. Si tratta prima di tutto dell’ambito del food tech. In questo campo, infatti, c’è ampia possibilità di sperimentare e testare delle tecnologie digitali all’avanguardia, che riguardano ogni fase legata alla produzione del cibo. Un altro settore molto conveniente è quello della consegna a domicilio, fenomeno che nel corso degli ultimi anni si è consacrato con il termine di food delivery. Le altre due opzioni di investimento più forti sono quella relativa alla pausa pranzo, che si sta riprendendo anche per via del fatto che ormai il lavoro da casa sta lasciando posto al ritorno in ufficio completo, ma anche ai piatti pronti, settore il cui fatturato totale è capace di superare quota 1,8 miliardi di euro.
Il food tech e le consegne a domicilio
Come detto, il food tech si può considerare un’opzione di investimento decisamente interessante, non solo in un ambito business to business, ma anche quello business to customer. Nel momento in cui si fa riferimento al food tech si parla anche di tutte quelle applicazioni che sono strettamente correlate con le attività di consegna a domicilio. Volete qualche esempio? Basti pensare alle applicazioni che sono state realizzate per evitare lo spreco alimentare, piuttosto che quelle start up che hanno realizzato app dedicate al servizio di delivery, piuttosto che quelle correlate con la coltivazione idroponica di verdura e di frutta.
Il food tech si riflette inevitabilmente anche in merito alla pausa pranzo, come dicevamo in precedenza, e alla produzione di piatti pronti. Nel primo caso, basta pensare alle start up che hanno sviluppato delle app dedicate per comunicare con degli smart fridge digitali, piuttosto che alla realizzazione di strumenti innovativi e sempre più sostenibili per quanto riguarda il confezionamento e la distribuzione di piatti già pronti.