Esempi di green economy: fondi del caffè per un futuro meno inquinante
Esempi di green economy: da Londra i bus alimentati con i fondi del caffè
I fondi del caffè possono contribuire a rendere più green le nostre città? Tra gli esempi di green economy, quello proveniente dalla capitale britannica è uno dei più apprezzati e di cui vi parleremo in seguito.
Infatti la città di Londra ha alimentato i propri autobus con una miscela contenente anche fondi del caffè e probabilmente darà una svolta al sistema del trasporto pubblico urbano.
Vediamo insieme di cosa si tratta esattamente
Dal giorno 28 Novembre a Londra inizieranno a circolare degli autobus alimentati con un prodotto contenente olio ricavato dai fondi del caffè. Si tratta di un biocarburante chiamato B20 che contiene nella sua miscela un 20% di olio di caffè.
Bio–Bean, la startup che ha avuto l’idea, in collaborazione con Shell, raccoglie scarti del caffè dai centri commerciali o da altri grandi centri di consumo (alberghi, ristoranti, ecc), per essiccarli e processarli estraendo l’olio di caffè.
Tra le grandi catene commerciali è possibile citare Caffè Costa, una delle più grandi catene di coffea bar, che dona ogni anno circa 3.000 tonnellate di scarti del caffè da circa 800 punti in vendita solo nel Regno Unito. Altre partnership sono state avviate con Network Rail, Vacherin, Petersham Nurseries.
A questo punto del processo, gli scarti, anziché venire trasportati in discarica con emissioni ulteriori di CO2, vengono indirizzati al partner Argent Energy, che trasforma questo prodotto in miscela di biocarburante.
L’elemento importante di questa innovazione è che 6.000 litri di questo propellente, utilizzati come miscela per la componente bio del carburante, unito al gasolio, possono alimentare un autobus per almeno un anno, senza esserci necessità alcuna di modifiche al motore della vettura.
Si tratta, e questo è l’ulteriore aspetto rilevante dell’intero progetto, di un carburante a minori emissioni rispetto a quelle che può produrre un normale motore Diesel.
Considerato che in Italia siamo fra i maggiori consumatori di caffè in Europa, l’ingresso del B20 sarebbe un’autentica manna per aiutare a risanare la respirabilità dell’aria nelle grandi metropoli, che vediamo costantemente alle prese con i problemi delle polveri sottili presenti nell’aria e la conseguente chiusura al traffico dei centro storici.
Tra gli esempi di green economy, in definitiva questo è da annoverarsi tra i migliori in assoluto. Se non è un’utopia, quando potremo vedere una soluzione simile nel nostro paese?