Falis 2014: la startup moda italiana che vuole rilanciare i marchi storici
Falis 2014: la startup moda italiana che vuole rilanciare i marchi storici degli anni ’80
La moda è fatta di corsi e ricorsi storici, di tendenze che scompaiono per poi ricomparire alcuni anni dopo, di brand affermati che poi si perdono per strada per poi tornare in auge. In questo post a cura di StartUp Magazine, ripercorreremo la storia di una startup moda italiana, Falis 2014, il cui obiettivo di business è quello di riportare in auge i brand iconici più famosi degli anni ’80: da Best Company, Ellesse, Cotton Belt, Bear.
Falis 2014: tra obiettivi e mission
Come si apprende da “Il Sole 24 ore” la mission di Falis 2014 è il rilancio di brand che hanno fatto la storia della moda casual e dello sportswear in Italia. L’obiettivo è quello di valorizzare il grande patrimonio storico e iconico che questi brand hanno confermato di avere ancora nell’immaginario collettivo.
L’azienda ligure guidata da Michele Bernardi annovera nel suo portfolio di licenze, aziende quali Best Company, Ellesse, Cotton Belt e Bear.
Intervistato dal quotidiano economico, ha affermato:
«Una scelta che abbiamo fatto partendo dalla percezione dei brand nell’era del consumatore consapevole, sempre più attivo perché sempre più informato.
La qualità, per esempio, sul web è percepita, non è intrinseca, e può passare anche dall’heritage di un marchio, che spesso si scopre nel web.
Ognuno dei nostri brand ha un proprio vissuto iconico, dalle felpe colorate di Best Company al tricolore di Ellesse, dagli short mare di Bear ai pantaloni 5 tasche di Cotton Belt, ma sono tutti accomunati dal rappresentare uno specifico momento storico del made in Italy.
L’obiettivo però, come confermato dal responsabile della startup moda italiana, non è un’operazione nostalgia, con l’obiettivo di attrarre l’attenzione delle generazioni passate, ma riprendere l’interesse dei Millennials, coloro cioè nati tra il 1980 e il 2000. E il marketing digitale sarà uno dei principali strumenti utilizzati dal marchio per aumentare la consapevolezza nei confronti di questi brand. Infatti si parte da logiche di marketing, per poi seguire quelle di prodotto e distribuzione.
Una strategia che paga: 11,5 milioni di fatturato
Una strategia, quella di Falis 2014, che l’ha portata a chiudere il suo bilancio con ottimi numeri: 11,5 milioni di fatturato e 650.000 capi venduti in 1.100 punti vendita in Italia ed Europa (tra i paesi più ricettivi vi sono Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Benelux).
Ma il futuro è l’e-commerce:
«Abbiamo lavorato molto sul retail fisico e ora stiamo curando l’e-commerce, per permettere l’indispensabile shopping omnichannel, il preferito dai Millennials», ha dichiarato Bernardi.
Facciamo un grande in bocca al lupo a questa startup moda italiana che siamo sicuri può ridare la vita a marchi storici del nostro made in Italy.