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Come scegliere la tua etichettatrice professionale

L’etichettatrice professionale è un dispositivo molto utilizzato in azienda, poiché permette stampe elettroniche di etichette, sia a numeri che a codici a barre.

Infatti questo strumento è abbastanza comune in campo commerciale, soprattutto all’interno di magazzini, uffici, grandi esposizioni e così via.

In questo post a cura di StartUp Mag, cercheremo di darvi dei consigli utili su come scegliere l’etichettatrice automatica industriale più utile allo scopo, in base ad una serie di elementi valutativi. Ad oggi una delle aziende più quotate sul mercato è Webermarking.

Etichettatrici industriali: i criteri valutativi

Prima di  tutto occorre asserire che esistono diversi modelli di etichettatrice, i quali possono differire tra loro in base ad una serie di elementi chiave. Uno di questi può essere la tecnologia della quale è dotata la macchina, e ovviamente in base alle caratteristiche tecniche può differirne anche il prezzo del prodotto. Quindi prima di scegliere uno qualunque dei prodotti disponibili sul mercato, occorre valutarne bene la destinazione d’uso, per non buttare via il proprio capitale in una spesa che poi magari si rivela del tutto inutile.

In generale è possibile valutare le etichettatrici professionali in base ad una serie di parametri, che sono:

  • Tecnologia o caratteristiche tecniche;
  • Prezzi;
  • Marchi disponibili;

Ma andiamo con ordine e illustriamo di seguito questi parametri, soffermandoci nello specifico sulle caratteristiche tecniche disponibili sul mercato.

Etichettatrici fisse o portatili

La prima differenziazione che può essere fatta riguarda il distinguo tra etichettatrici fisse e portatili. Se le prime sono consigliate in caso di attività industriale, poiché richiedono, viste le dimensioni, un luogo stabile e non possono essere trasportate con facilità, le seconde invece hanno dimensione ridotta e sono utilizzate soprattutto per attività commerciali (vedi grandi magazzini, negozi fisici, ecc).

Una delle particolarità delle etichettatrici fisse riguarda poi il loro funzionamento: infatti per poter funzionare al meglio hanno bisogno di un software, un’alimentazione via cavo o una batteria agli ioni di litio ricaricabile, che di solito è caratteristica comune dei modelli di alta gamma.

Le etichettatrici portatili invece sono molto simili, in quanto a grandezza e funzionamento, a dei veri e propri smartphone, con display in modalità touchscreen e tastiera elettronica.

Tipologia di stampa

Per ciò che concerne la stampa, possiamo individuare tre principali caratteristiche utili che possono aiutarci nella scelta:

  • Dimensione etichette: quelle portatili sono adatte per stampe di piccole dimensioni, mentre per quelle più grandi occorre dotarsi di una etichettatrice fissa;
  • Risoluzione: dipende dall’altezza della definizione, che può essere misurata in DPI (punti per pollice) o PPI (pixel per pollice);
  • Velocità di stampa:che può essere misurata valutando il numero di etichette stampate in un minuto o, con una stima più particolare e, forse, più precisa, anche in millimetri di secondo;
  • Stampa a colori o in bianco e nero: dipende dalla tecnologia dell’etichettatrice professionale e dalla carta utilizzata. Di norma, la stampa a trasferimento termico può garantire un ottimo risultato in caso di stampe a colori; con la modalità in termica diretta invece, si hanno risultati migliori in bianco e nero. In commercio, esistono però alcuni modelli di quest’ultima tecnologia che riescono a stampare anche in nero e rosso, sfruttando la carta termica;

Infine è utile accennare alla connettività, che può essere via cavo, wireless o bluetooth, e alcuni prodotti dispongono anche di porta USB.

Avete visto in questo post di quante caratteristiche sono dotate le diverse macchine. La scelta di un qualunque modello di etichettatrice professionale deve quindi basarsi sull’utilizzo che ne dovrete fare.

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