DreamWorks Animation: l’anti Disney?
Il mondo dell’animazione, specialmente quella in 2D, è stata per anni monopolizzata dalla Disney, che sin dagli anni ‘30 ha incantato il pubblico di tutto il mondo attraverso i primi lungometraggi animati.
Il mondo dell’animazione si è però innovato nel corso degli anni anche grazie al progresso tecnologico che ha permesso di utilizzare anche i primi computer per la creazione di cartoni animati in CGI e in 3D di cui la Pixar, sempre affiliata Disney, è stata la prima protagonista.
Ma un altro studio cinematografico ha preso piede successivamente alla Pixar portando sul grande schermo lungometraggi animati principalmente in 3D (ma non solo); stiamo parlando della DreamWorks Animation, creata alla fine degli anni ‘90.
Questa vanta nomi dei suoi fondatori di alto profilo tra cui spiccano Steven Spielberg e Jeffrey Katzemberg, e fu creata ai tempi per essere una valida alternativa alla casa del topo che aveva pieno dominio del settore della cinematografia animata.
Ciò che si è notato fin dai primi film usciti la DreamWorks cercava in qualche modo attraverso le sue opere di dare al tutto un tono più “adulto” e meno fanciullesco, ma sempre mantenendo l’animazione adatta ad un pubblico piuttosto giovane, ma che potesse risultare gradevole anche per i più grandi.
Questa diversa maniera di narrare storie rendendole meno “fiabesche” e più serie si può notare soprattutto in titoli come Il principe d’Egitto, che riporta in versione animata la storia di Mosè attraverso inquadrature e musiche dal forte impatto visivo ed emotivo, o come in Z la formica, che dalla trama molto simile alla controparte Pixar A Bug’s Life uscito circa nello stesso periodo, vuole mettere in luce il mondo piccolo mondo delle formiche ma sotto una chiave più seria, mostrando i turbamenti del protagonista che non si sente pienamente soddisfatto della sua vita.
Ciò da cui inoltre la DreamWorks si discosta è la chiave comica dei propri film; mentre la Disney propone una comicità principalmente adatta ad un pubblico giovanissimo (con gag molto semplici e molto slapstick, un po’ come i disegni e le gag animate che si possono vedere nei vari giochi delle Slot Gratis), la DreamWorks si è adoperata a creare un lato comico anche in questo caso più adulto ed ironico, che sappia intrattenere non solo i piccoli, ma anche i più grandi che possono cogliere elementi non facilmente capibili dai bimbi.
Questo si nota molto bene in titoli quali ad esempio La Strada per El Dorado e soprattutto Shrek, che è stato graditissimo al grande pubblico specialmente per la forte chiave comica, ironica e con tantissime citazioni.
Si potrebbe definire a questo punto la DreamWorks come una vera e propria anti Disney? Si potrebbe dire sì e no; l’intento degli animatori non era certo quello di cercare di sabotare la sua principale concorrente, ma semplicemente di creare contenuti un po’ diversi, anche per dare un’anima tutta loro alle proprie pellicole.
Ad oggi il divario tra le due si è inoltre fortemente assottigliato in quanto DreamWorks nel corso degli anni si è adattata sempre di più ad essere principalmente per i più giovani come si evince dagli ultimi titoli di successo come Baby Boss o Trolls, ma mantiene comunque alti gli standard di qualità alla quale ha abituato il pubblico.
Possiamo dire quindi che ad oggi DreamWorks e Disney sono due concorrenti in sinergia in grado entrambe di fare al meglio quello per cui sono state create, dare emozioni attraverso storie magiche ed avventure fantastiche.