Quotazione mercati finanziari: cos’è un’IPO?
Quotazione mercati finanziari: cos’è un’IPO? Ne parliamo in StartUp Mag
Cos’è un’IPO? Questa domanda viene spesso fatta da chi non è vicino al mondo dei mercati finanziari e si imbatte in tale terminologia. In questo post vi ragguaglieremo sul significato di IPO e sul funzionamento dell’operazione di quotazione sui mercati finanziari.
Buona lettura da StartUp Mag!
Indice dei Contenuti
Ipo Significato
Prima di tutto occorre dire che IPO è un acronimo, che sta per Initial Public Offering, il quale indica l’offerta pubblica iniziale di una società che si accinge a quotarsi in Borsa.
L’IPO è regolamentata dal Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998) che indica l’insieme di norme che disciplinano l’operazione e che servono a tutelare l’investitore e l’azienda quotata nel rispetto dei principi di trasparenza e informazione.
IPO: i soggetti che partecipano all’operazione
I soggetti che prendono parte all’Offerta Pubblica Iniziale o IPO sono i seguenti:
- la società emittente (colei che si quota in borsa);
- il global coordinator;
- lo sponsor;
- lo specialist;
- l’advisor finanziario;
- gli studi legali incaricati;
- i membri del consorzio di collocamento;
Prima di tutto la società che si intende quotare in borsa deve comunicare la sua volontà alla CONSOB tramite un documento chiamato “Comunicazione preventiva“. A questa fase segue la definizione del Prospetto Informativo, ossia l’insieme delle regole che vanno a definire la quotazione della società insieme ad una descrizione della stessa, della sua proprietà, del mercato di riferimento. La definizione di tale documento nel diritto dei mercati finanziari italiani deriva principalmente dalla Direttiva 2003/71/CE e dal relativo regolamento di attuazione dell’anno successivo (Regolamento 809/2004/CE). L’obiettivo deve essere quello di fornire informazioni utili agli investitori per valutare la possibilità di investimento nella società che si accinge a quotarsi.
Tipologie di IPO
Le IPO possono essere suddivise in tre tipologie differenti in base alle modalità di collocamento, che sono:
OPS (Offerta Pubblica di Sottoscrizione), quando la società che vuole quotarsi in borsa emette nuove azioni, che vengono collocate sul mercato. Tale operazione deve essere successiva ad un aumento di capitale sociale;
OPV (Offerta Pubblica di Vendita) quando la società vende parte del proprio pacchetto azionario sul mercato regolamentato senza emettere nuove azioni. Molto utilizzato in sede di privatizzazione di aziende pubbliche.
OPVS (Offerta Pubblica di Vendita e Sottoscrizione, che è un mix delle due operazioni precedenti, ma che nella realtà è di difficile attuazione.
Prima della quotazione abbiamo una fase chiamata road show, che è rappresentata dall’incontro con le comunità finanziarie, utile a presentare la propria IPO e cominciare a raccogliere le adesioni.
IPO: definizione del prezzo e fasi
Esistono tantissime metodologie diverse che permettono ad una società di definire il prezzo dell’azione.
Le metodologie utilizzate per la definizione del prezzo sono nella pratica:
- Offerta a prezzo fisso quando si fissa un prezzo per azione e l’investitore intenzionato ad acquistarle dovrà pagare quel prezzo prefissato;
- Asta quando il prezzo può oscillare a seconda della richiesta;
- Book building, dove si raccolgono le richieste degli investitori, definendo una forchetta di prezzo che deriva dalle richieste pervenute, tenendo conto delle condizioni del mercato;
Il book building è diventato il meccanismo più utilizzato, in Italia e all’estero.
Quali sono le fasi di un’IPO?
Solitamente un’IPO si svolge attraverso le seguenti fasi:
- Decisione di quotarsi da parte della società e le modalità con la quale definire l’operazione;
- Individuazione degli intermediari che affiancano l’impresa nell’offerta pubblica;
- Emissione del prospetto informativo e decisione del prezzo dell’offerta;
- Collocamento dei titoli;
- Quotazione in Borsa.
Benefici di un’IPO
Quali sono i benefici di un’IPO?
I benefici derivanti una quotazione della società in borsa sono diversi. Vediamoli insieme!
Benefici finanziari: ovviamente il principale beneficio derivante la quotazione in borsa è di ottenere nuovi mezzi finanziari utili alla continuazione dell’attività aziendale. Inoltre mediante IPO è possibile ottenere più facilmente capitale di debito rispetto alle società non quotate.
B. operativi: può facilitare l’ingresso di nuovi soci e fungere da certificazione di qualità dell’operato dell’azienda;
Benefici organizzativi: l’organizzazione dell’operazione fa in modo da facilitare l’accesso alle informazioni, che garantiscono una migliore organizzazione dell’attività, oltre che permettere una migliore definizione dei pacchetti di stock option e piani di incentivi e bonus nei confronti dei propri dipendenti.
Benefici fiscali: possono essere previsti all’atto della quotazione degli sgravi fiscali alla società quotata, per facilitarne l’ingresso sul mercato.
Gli svantaggi della quotazione in borsa invece posso essere riassunti nei costi da sostenere per la quotazione in borsa, la perdita di controllo, in parte, del capitale sociale dell’azienda che può consentire l’ingresso di soci non desiderati o addirittura il cambio della proprietà (in caso di scalata) della società stessa; inoltre i maggiori flussi informativi possono essere usati non solo dagli investitori, ma anche dalla concorrenza per cercare di rubare alla società quote di mercato.
L’IPO in definitiva può essere un’operazione che può portare dei vantaggi alla società che si accinge a quotarsi, ma a volte volte può ritorcersi contro. Sta alla società valutarne i pro e i contro e decidere cosa è meglio per lei.