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Consumi 2023: gli italiani tra i più pessimisti al mondo sulla ripresa

Consumi 2023: gli italiani tra i più pessimisti al mondo sulla ripresa, secondo l’indagine svolta da Toluna

Il covid tra il 2020 e il 2022, poi la guerra tra Russia e Ucraina, passando per l’aumento del costo della vita e l’instabilità politico-economica, hanno reso i consumatori molto inquieti e diffidenti nei confronti del futuro che li attende. Anche il nuovo anno si è aperto con le medesime perplessità, con i consumatori di tutto il mondo a domandarsi se è meglio lasciarsi andare e consumare oppure se forse è meglio risparmiare e rimandare gli acquisti a tempi migliori. Per valutare lo stato d’animo dei consumatori e la situazione dei consumi nel 2023, Toluna, digital market research agency, ha svolto un sondaggio tra 15.000 consumatori in 18 distinti mercati, tra cui l’Italia (intervistando circa 1.000 interlocutori), rivelando aspettative e preoccupazioni sull’anno da poco iniziato. I dati si riferiscono al gennaio 2023.

Vediamo in questo post a cura di StartUp Mag quali sono stati i principali risultati derivanti questo sondaggio a cura di Toluna. Bentornati sul nostro portale!

Sondaggio Toluna: gli italiani tra i più insoddisfatti e preoccupati al mondo

Come anticipato, il brand Toluna ha sviluppato un interessante sondaggio, che risponde ad una serie di interrogativi sullo stato del consumo nel 2023. Dalla sua ventunesima wave del Barometro Globale dei Consumatori di Toluna, emergono una serie di dati interessanti. Vediamoli insieme!

Prima di tutto, rispetto all’anno scorso, migliora la life satisfaction globale, con il 47% dei partecipanti che si dichiara molto soddisfatta per l’andamento della propria vita. L’Italia però si assesta al 36%, tra i livelli più bassi al mondo.

Solo il 27% degli intervistati si definiscemolto fiducioso” sulla possibilità di poter spendere nei prossimi mesi, percentuale che cala ulteriormente nel Belpaese, dove il dato recita solo l’11%.

Dati simili riguardano la preoccupazione per la propria sicurezza finanziaria: il 25% dei rispondenti al sondaggio si dichiara preoccupato, dato che aumenta in Italia, che si attesta al 35%.

Gli italiani si dimostrano tra i più pessimisti al mondo circa la propria situazione: solo il 17% crede che assisterà a un miglioramento della situazione economica personale nei prossimi tre mesi, mentre il 23% lo posticipa entro la fine dell’anno.

A preoccupare gli italiani è soprattutto il lavoro: il 40% dei nostri connazionali teme per il proprio impiego, ha un’occupazione ridotta o è rimasto disoccupato durante la pandemia (+5% rispetto al dato globale).

Come risolvere la situazione: taglio ai consumi nel proprio tempo libero e acquisti oculati

Sia a livello nazionale che globale, i consumatori sono concordi sul fatto che l’aumento del costo della vita, dell’energia e dei beni di largo consumo, deve essere combattuto attraverso delle scelte di vita più oculate. Infatti, 7 consumatori su 10 dichiara di razionare le spese, come 6 su 10 dichiara di voler rimandare i grandi acquisti in futuro.

Nei tre mesi successivi al sondaggio, i rispondenti italiani affermano di voler tagliare le spese sulle attività ricreative, come mangiare fuori casa (33%), acquistare prodotti di marca (25%), frequentare bar e pub (21%) e scommettere (19%). In più, gli intervistati dichiarano che ridurranno acquisti superflui (il 55% degli italiani), confronteranno maggiormente i prezzi e sfrutteranno le occasioni offerte.

Rimangono comunque centrali, nelle scelte degli italiani, i valori del brand. Infatti, i consumatori italici vogliono relazionarsi con aziende che dimostrino un impatto positivo, sia sull’ambiente che sul mondo nel suo complesso. Il trend viene promosso da ben il 75% degli intervistati provenienti dall’Italia. A tal proposito, il 71% dei rispondenti dall’Italia dichiara che vorrebbe essere messo al corrente sugli ideali e l’etica dei brand, visto che non hanno molte informazioni a disposizione. Importanti, per il consumatore, sono anche la riduzione dell’uso degli imballaggi e l’adozione di politiche a beneficio dell’ambiente e della società.

Eliza Frascaro, Head of Research Southern Europe & MEA di Toluna, ha così dichiarato:

“Sebbene ci sia un aumento della soddisfazione per la vita, il livello in Italia rimane tra i più bassi al mondo, con solo il 36% dei nostri connazionali che si dichiara soddisfatto. Inoltre, la maggioranza degli intervistati sta rinviando grandi spese e tagliando attività ricreative e acquisti superflui, il che indica una maggiore prudenza nell’uso dei soldi. Tuttavia, rimangono importanti i valori per gli italiani, con il 75% dei nostri connazionali che afferma di scegliere un marchio sulla base delle sue attività ambientali e sociali positive. Infatti, la sincerità e l’autenticità sui valori dell’azienda (62%), la riduzione dell’uso di imballaggi (60%) e le politiche a beneficio dell’ambiente e della società (52%) sono le richieste prioritarie degli italiani ai brand. Siamo fiduciosi che queste informazioni siano di grande aiuto per le aziende che cercano di soddisfare le esigenze dei consumatori italiani e migliorare le loro prestazioni sul mercato”.