Formazione

Come funziona il mutuo prima casa

Non è semplice capire come funziona il mutuo prima casa. Perché, attorno a questa formula di finanziamento, girano delle ‘leggende’ che, solo quando si è in cerca dell’immobile in cui si va a vivere, si riescono a sfatare.

A partire da ciò che si intende con la locuzione ‘Prima Casa’.

Vediamo in questo post a cura di StartUp Mag una serie di informazioni utili a colui che deve acquistare la sua prima casa e vuole aprire un mutuo. Bentornati sul nostro portale!

Occhio al mutuo

Certo, oggi con la tecnologia, basta scaricare l’app giusta per trovare una casa secondo le proprie esigenze. O, quantomeno, averne idea. Però, anche se si vedono prezzi un po’ alti, non bisogna necessariamente perdersi d’animo perché quando si acquista un appartamento come Prima Casa, si hanno delle importanti agevolazioni. 

Una tra tutte è quella dell’imposta di registro che è del 2%, piuttosto che del 9%, mentre l’IVA è del 4% piuttosto che del 10%. In ogni caso, però, bisogna calcolare bene il periodo in cui si acquista una Prima Casa.

Niente illusioni: i tassi clamorosamente bassi che c’erano in piena pandemia sono un lontano ricordo. Anzi, bisognerà abituarsi che i tassi possono aggirarsi almeno sul 2,5%. Si parla anche del 4%. La capacità è proprio quella di cogliere subito le occasioni al volo

Cosa si intende per Prima Casa

In primis, per prima casa si intende un immobile che si trova della città in cui il possibile acquirente ha la residenza. E se decide di trasferirsi proprio in quell’abitazione, deve avere la residenza in quel comune entro un anno e mezzo. Certo, sono previste delle eccezioni ma non sono tantissime. 

Inoltre, nel momento in cui si acquista quell’immobile, la persona non deve avere alcun diritto di proprietà/usufrutto/abitazione/uso di un altro immobile che sia nel comune in cui si vuole acquistare.

Ovviamente, deve dichiarare che non deve avere in corso un altro mutuo prima casa, con tutte le agevolazioni annesse. Inoltre, non tutte le abitazioni, anche se ci si abita, possono rientrare nella categoria ‘Prima Casa’. Infatti, se è un appartamento di lusso – cioè, praticamente, rientra nelle categorie catastali A1, A8 o A9 – non rientra nella Prima Casa. 

I vantaggi dettati dal decreto Draghi

Sono tanti i siti che propongono delle soluzioni molto interessanti, ad esempio è possibile vedere un preventivo di mutuo sul sito telemutuo.it. Ma, se si è Under 36, bisogna considerare la possibilità di poter usufruire del cosiddetto decreto Draghi, valevole fino al 31 dicembre 2022, che offre delle opportunità validissime per chi vuole acquistare la prima casa e non ha ancora compiuto 36 anni e ha un ISEE inferiore a 40mila euro.

La garanzia del Fondo, inoltre, passa all’80%. Non è tutto. Oltre a rendere meno farraginosa la burocrazia, anche in termini economici è previsto un bel vantaggio non indifferente. Non si deve, infatti, l’imposta di registro che abbiamo menzionato prima. Così come è prevista l’esenzione dalle imposte ipotecarie e catastali.

Se si è partita IVA, inoltre, è previsto un credito d’imposta che è uguale all’IVA che dovrebbe essere corrisposta. Non si deve pagare nemmeno l’imposta sostitutiva: in termini percentuali, quest’ultima corrisponde allo 0,25% di tutto l’ammontare. Può sembrare una percentuale molto piccola però sui grandi numeri anche cifre, in percentuali, così piccole possono fare la differenza. In sostanza, comunque, si tratta di un risparmio che ammonta a qualche migliaio di euro. Soldi che possono essere investiti, poi, per arredare l’immobile come si vuole.

Piccola postilla finale: il decreto Draghi aiuta gli Under 36 nell’erogazione del mutuo ma, comunque, la decisione finale spetta sempre alla banca. Certo, dà più garanzia ma ciò non vuol dire che un lavoratore precario, con contratto in scadenza, si possa vedere riconosciuto un mutuo. Quindi, occhio alla propria situazione lavorativa prima di recarsi in banca.