Cloud privato: perché sempre più aziende scelgono questa soluzione
Più la tecnologia avanza, più le aziende hanno bisogno di mettere i loro dati al sicuro, con soluzioni sempre più all’avanguardia. Se una volta si utilizzavano degli hardware fisici, oggi si preferisce la variante digitale, ovvero immagazzinare i dati sensibili in Cloud. Quest’ultimo può essere privato oppure pubblico, ma molte aziende preferiscono la prima soluzione per avere più controllo. Un virtual private cloud infatti fa in modo di avere il livello di autonomia che si desidera, in cui poter configurare tutte le macchine virtuali.
Ci sono diversi tipi di architetture cloud, quello privato condivide 5 caratteristiche con essi:
- il self-service su richiesta;
- l’accesso ampio su una varietà di dispositivi, anche mobili;
- il pooling delle risorse;
- l’elasticità rapida che aumenta o riduce le risorse in base alle esigenze;
- un metodo per misurare l’utilizzo.
Ogni azienda dovrebbe essere in grado di capire e tracciare l’utilizzo delle risorse di un cloud privato, anche se non lo gestiscono interamente loro.
Perché scegliere il cloud privato
Alcune aziende e organizzazioni che lavorano in settori altamente regolamentati hanno bisogno di mantenere un controllo maggiore su alcuni tipi di dati, per questo non è il caso di affidarsi ad un provider di cloud pubblico. La situazione cambia in base alle esigenze dell’attività, ma in generale più i dati sono sensibili, più le aziende vogliono assicurarsi di avere non solo la sicurezza dei dati ma anche il controllo sulle risorse che li ospitano.
Il cloud pubblico viene fornito da un provider esterno che si occupa della gestione del servizio ed è una struttura condivisa da diversi utilizzatori. Il vantaggio di questa soluzione sta nei costi minori, una scalabilità potenzialmente illimitata e una maggiore affidabilità di erogazione del servizio, ma allo stesso tempo c’è anche una minore sicurezza dei dati.
Il cloud privato non è poi diverso da quello pubblico, ma è una soluzione dedicata ad una sola organizzazione, non condivisa con altri. In questo caso l’infrastruttura è di proprietà dell’azienda, che ha il controllo esclusivo su dati e risorse. I dati possono essere collocati in locali di proprietà dell’azienda o in un data center, quindi il livello di sicurezza è più alto, ma ovviamente anche i costi aumentano.
Sceglie il cloud privato chi vuole una maggiore protezione sui dati, specialmente organizzazioni che hanno a che fare con informazioni riservate come ad esempio le banche o le strutture ospedaliere. L’ambiente dedicato richiede un costo di gestione più alto ma in alcuni casi ne vale davvero la pena, perché se quei dati dovrebbero essere rubati si verificherebbe un problema enorme. Alcuni provider offrono un cloud privato fully managed, ovvero la gestione dell’infrastruttura cloud totale, in modo da aiutare le aziende che non hanno personale IT specializzato che si può dedicare all’infrastruttura.
Come implementare il cloud privato
Il modo in cui il cloud privato viene implementato continua ad evolversi, benché la tecnologia rimanga sempre la stessa. Le aziende solitamente scelgono una soluzione gestita da terze parti, perché in questo modo hanno meno responsabilità e più sicurezza da parte di chi è specializzato nel settore. Alcuni provider offrono un’implementazione specializzata, è molto importante assicurarsi che tutti i dati siano gestiti nel modo corretto e affidarsi a degli esperti. Un cloud privato che si trovano all’interno dell’infrastruttura del cloud pubblico può dare dei vantaggi in termini di sicurezza, l’importante è che il provider sia di alto livello, in modo da garantire tutte le patch e le protezioni più recenti. Questo permette ad un cloud privato di essere più sicuro rispetto ad un cloud privato gestito in loco da un’azienda che non è specializzata. Il cloud privato presenta davvero molti vantaggi, la scelta di implementarlo dipende molto dal tipo di realtà aziendale.