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Check-in aereo: da oggi negli USA addio passaporto

Check-in aereo: la compagnia Delta sostituisce il passaporto con il controllo biometrico

La compagnia Delta abolisce il passaporto e lo sostituisce con il controllo biometrico per l’effettuazione delle verifiche di rito prima dell’imbarco. E’ questa una delle più interessanti novità legate al trasporto passeggeri in questi ultimi anni.

Infatti negli Stati Uniti hanno ben compreso che la tecnologia può essere d’aiuto nella gestione dei passeggeri e dei voli aerei. E quindi è stato inaugurato all’aeroporto Hartsfield-Jackson di Atlanta il primo terminal biometrico al mondo, che permette di fare il check-in, consegnare i bagagli e sottoporsi ai controlli di rito da soli, senza il supporto del personale della compagnia aerea e dell’aeroporto recandosi presso i chioschi self-service della struttura. Infatti non si ha più bisogno di presentare il passaporto, ma semplicemente viene scansionato il proprio volto mediante una particolare telecamera che rileva i lineamenti del viso per identificare il passeggero e le sue informazioni di volo.

Come funziona nello specifico questa tecnologia

La tecnologia è basata su una telecamera che confronta le scansioni dei volti dei viaggiatori con un database di foto identificative verificate dalla Dogana e Polizia di Frontiera degli Stati Uniti (CBP). Al momento questo servizio automatizzato viene offerto solo per le destinazioni internazionali ed è solo facoltativo.

Secondo la compagnia Delta il sistema permetterebbe di accelerare di 9 minuti il disbrigo delle pratiche aeroportuali dall’arrivo in aeroporto fino all’imbarco. Una bella innovazione che rende più sicuro il passaggio in aeroporto e rende quasi nulla la possibilità di falsificazione dei documenti, visto che tutto si basa sui dati biometrici dei passeggeri. Quindi si può falsificare un passaporto ma il viso e i lineamenti, quello è certamente più complesso!

E la privacy?

Ovviamente come tutte le tecnologie del caso, anche in quest’occasione emergono problematiche legate alla sicurezza e privacy dei dati dei passeggeri. E ciò ha già messo in allarme i gruppi di consumatori, che hanno richiesto al governo americano maggiori dettagli circa l’utilizzo dei dati sensibili e sulle tempistiche legate alla conservazione presso l’ente dei dati protetti, oltre che garanzie legali, temendo abusi da parte degli organi di controllo americani.

Al momento i dati degli stranieri che arrivano negli USA per lavoro o per piacere vengono conservati presso gli archivi del governo americano per 75 anni, mentre le foto di quelli in partenza vengono cancellate dopo 14 giorni. La compagnia aerea ha accesso al database solo per verificare l’identità dei passeggeri.

 

Insomma una bella innovazione, in attesa che i controlli biometrici possano essere introdotti in tutti gli aeroporti del mondo. Non ci resta quindi che attendere!

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