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Business Model Canvas: lo schema utile al tuo nuovo business

Business Model Canvas: lo schema utile al tuo nuovo business oggi su StartUp Magazine!

Bentrovati nel mondo dell’innovazione e delle startup di StartUp Magazine! Nel post di oggi vi parleremo di Business Model Canvas, un utile schema da utilizzare nella definizione della propria attività e molto usato dagli startupper di tutto il mondo. Infatti nel mondo delle startup è molto importante definire i dettagli del proprio progetto e identificare una serie di elementi utili per il proprio business. Non tutti gli imprenditori infatti hanno le idee chiare su come monetizzare il proprio progetto e gli elementi che si nascondono dietro questa logica.

Molte volte, in fase di startup early stage al posto del tradizionale business plan, costoso in termini di tempo e risorse e poco incline ad adattarsi ad eventuali cambiamenti intercorsi nel fratempo nel proprio business, si preferisce utilizzare il Business Model Canvas, che aiuta a chiarire alcuni dubbi e incertezze legate all’attività nella quale si sta investendo.

Cos’è il Business Model Canvas?

Il Business Model Canvas è uno schema, una mappa concettuale, che consente di individuare il vostro modello di business, di facile comprensione e suddiviso in una serie di box, ognuno dei quali rappresenta un elemento chiave nella futura attività d’impresa.

I box sono rappresentati da:

  • Partner chiave, il network di fornitori e partner che aiuteranno la vostra startup/attività a funzionare correttamente;
  • Attività chiave, le attività principali da svolgere affinchè il business funzioni;
  • Risorse chiave, quindi le risorse più importanti che permettono di creare e mettere in pratica il progetto. Queste possono essere fisiche, umane, economiche;
  • Value proposition, quindi il valore che si intende trasferire ai clienti con i propri prodotti/servizi. Nello specifico in che modo il progetto crea valore per un cliente, come il miglioramento tecnologico di un prodotto esistente, un bisogno latente da soddisfare, una nuova funzionalità fino ad ora sconosciuta, una maggiore accessibilità nel prezzo di un prodotto esistente;
  • Relazione con i clienti, cioè il tipo di relazione da stabilire con i diversi target di clienti, per fare in modo da acquisirli, fidelizzarli e soddisfarli nel migliore dei modi;
  • Canali, ossia i punti di contatto utilizzati per raggiungere i segmenti di clientela obiettivo;
  • Segmenti di clientela, box nel quale inserire i segmenti/target di clienti che la startup vuole raggiungere e soddisfare con i propri prodotti/servizi;
  • Struttura dei costi, dove saranno allocati i costi fondamentali legati al prodotto/servizio realizzato, in grado di soddisfare la promessa di valore definita dalla mission aziendale;
  • Flussi di ricavi, in che modo cioè monetizzare il proprio progetto, ai quali saranno detratti poi i costi. I ricavi rappresentano uno dei punti fondamentali, insieme al prodotto/servizio e alla mission, dell’intero progetto e su questi bisogna porre la massima attenzione e valutare tutti i possibili costi, che possono erodere gli utili dell’attività;

Di seguito vi mostriamo lo schema del quale è formato il Business Model Canvas, che potrete scaricare e stampare, cominciando a compilarlo con l’ausilio di matite colorate o post-it da attaccare in ciascun box, così da poterlo rivedere e cancellare con maggiore facilità.

business model canvas

Questo modello conosce poi un altro approccio successivo, chiamato Lean Canvas di Ash Maurya, cioè un adattamento del Business Model Canvas tradizionale, che si differenzia dal secondo poiché si focalizza sul prodotto, andando ad identificare i fattori di rischio maggiori di una startup.

 

Il nostro appuntamento con il mondo delle startup e dell’innovazione termina qui. Alla prossima dal vostro Francesco Corvino e da StartUp Magazine!

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