Bocconi for Innovation, l’acceleratore di start up della Bocconi
L’Università Bocconi di Milano ha creato un acceleratore per start-up. Si chiama Bocconi for Innovation (B4i) ed ha aperto la sua prima call fino al 6 gennaio: l’obiettivo è trovare dieci nuove start-up per avviare un programma di accelerazione.
Cos’è e come funziona B4i
Bocconi for Innovation nasce ufficialmente a fine novembre 2019; come si legge sul sito dedicato all’acceleratore (b4i.unibocconi.it), “con la creazione di Bocconi for Innovation, la Bocconi ha ora un importante centro di servizi e supporto per le attività imprenditoriali e un catalizzatore per l’intero ecosistema economico. Questa nuova piattaforma avrà il triplo ruolo di pre-acceleratore, acceleratore del business e luogo per lo sviluppo dell’imprenditoria aziendale“.
Affidato alla guida del Decano per l’Innovazione Markus Venzin ed al Direttore operativo Nico Valenti Gatto, Bocconi for Innovation può contare su partnership importanti come quella con l’ITT – l’Istituto Italiano di Teconologia – , il Politecnico di Milano, l’Università degli Studi di Milano, Citi Foundation e HenkelX.
Il rettore della Bocconi, Gianmario Verona, ha spiegato che B4i rappresenta “un centro di aggregazione per energie imprenditoriali innovative, un luogo che propone il corretto abbinamento tra conoscenza manageriale e finanziaria, con le abilità tecniche che derivano dai partner di B4i. Per tanto, vogliamo aiutare e supportare il sistema imprenditoriale così che possa competere in maniera più efficace a livello europeo ed internazionale“.
“L’obiettivo di Bocconi for Innovation” – ha aggiunto Markus Venzin – “è quello di creare un luogo in cui l’imprenditoria può svilupparsi e competere con consapevolezza all’interno del mercato. Vogliamo creare una piattaforma che fornisca servizi e supporto, che contribuisca a fermare la dispersione all’estero dei talenti”.
Come già accennato, Bocconi for Innovation avrà tre funzioni principali:
– Pre-acceleratore: in questa fase, le nuove idee vengono accolte e supportate fino alla cosiddetta ‘fase MPV’, ossia Minimum Viable Product;
– Acceleratore: B4i accoglierà fino a 30 nuove start-up all’anno; ad ogni attività selezionata verrà fornito un supporto finanziario ed un periodo di accelerazione della durata di quattro mesi;
– Promotore dell’imprenditoria aziendale: attraverso il Centro di Imprenditoria Aziendale, Bocconi for Innovation aiuterà le aziende a concentrarsi sullo sviluppo del business grazie anche alla ‘contaminazione’ da parte di altre start-up e aziende.
La prima call di Bocconi for Innovation
Per individuare le prime dieci compagnie da sviluppare, la Bocconi for Innovation ha aperto la prima call di selezione che si chiuderà il 6 gennaio 2020. Sul sito dell’acceleratore vengono indicate le condizioni di partecipazione: la start-up deve essere formata da un team (composto da almeno due persone) all’interno del quale sia presente almeno un membro della comunità bocconiana (studenti, alumni, membri della facoltà o dello staff); in alternativa, deve essere presente uno studente iscritto all’Università degli Studi di Milano, al Politecnico o all’ITT.
Una volta che il progetto sarà stato selezionato, sulla base degli elementi innovativi dell’idea imprenditoriale e della qualità del modello di business, l’Università fornirà il necessario supporto finanziario erogando un contributo di 30mila euro a ciascuna start-up che verrà ammessa ad un processo di accelerazione di quattro mesi. “L’obiettivo” – si legge sul portale di B4i – “è consentire agli imprenditori di competere sul mercato e di mettersi in contatto con i fornitori in maniera indipendente”.
L’acceleratore di start-up è organizzato in tre distinte aree di specializzazione, a seconda del core business delle imprese ammesse:
– Digital-tech (coordinata da Massimo Della Ragione): mette a disposizione le tecnologie applicabili ad una vasta gamma di attività;
– Made in Italy (coordinata da Gabrielle Lojacono): produzione, moda, cibo ed altri settore collegati all’expertise italiano riconosciuto nel mondo;
– Sostenibilità (coordinata da Stefano Pogutz): economia circolare, città smrt, cambiamento del clima, modelli di business sostenibile.
Come detto, tra i requisiti per le start-up è necessario che vi sia (anche) uno studente della Bocconi; per accedere al prestigioso ateneo meneghino è necessario superare i test di ammissione: per saperne di più è possibile consultare la pagina dedicata che si trova all’indirizzo https://www.unidformazione.com/ dove sono raccolte tutte le informazioni in merito.