Food and Beverage

Blockchain: a Perugia la prima azienda al mondo a usarla per la sua pasta

Blockchain: a Perugia la prima azienda al mondo a usarla per informare il consumatore sulla provenienza della sua pasta

Bentrovati su StartUp Mag, il sito dedicato al mondo delle startup e dell’innovazione. Per il post di oggi abbiamo deciso di tornare a parlarvi di blockchain. Infatti già in passato abbiamo discusso dell’argomento e dei possibili utilizzi che si può fare di questa tecnologia nel sistema finanziario, ad esempio grazie alla nascita delle criptovalute, ma se ne parla con insistenza anche nel settore alimentare. Infatti in molti hanno pensato all’utilizzo possibile della tecnologia blockchain nel settore degli alimenti, e utile a informare gli utenti e i consumatori sulla provenienza di ciò che viene poi cucinato e messo sulle tavole delle famiglie di tutto il mondo.

Una delle aziende che per prima si è dotata di questa tecnologia per tracciare la provenienza del proprio prodotto è il Gruppo Grigi Food Italiae, operante nel settore agroalimentare. Vediamo nelle righe che seguono di cosa si tratta, nel nuovo post dedicato alle nuove tecnologie a cura di StartUp Mag.

Il settore della pasta si innova: il Gruppo Grigi Food Italiae usa la blockchain per tracciare la provenienza dei prodotti

Come si apprende dal sito Perugia Today il gruppo perugino Grigi Food Italiae, operante da oltre 50 anni nel settore agroalimentare, ha raggiunto un accordo con IBM per l’utilizzo della blockchain in riferimento alla sua pasta biologica Aliveris. Infatti per questo prodotto biologico il consumatore, utilizzando la tecnologia blockchain e nello specifico il QR code presente sulle sue confezioni, potrà conoscere tutte le informazioni legate al prodotto, come la provenienza del grano bio, il produttore del grano stesso, il luogo di conservazione e perfino le attività di trasporto del prodotto. E questo sarà disponibile per ogni confezione di pasta del brand.

L’obiettivo è dare al consumatore tutte le informazioni delle quali ha diritto, poiché si tratta di un prodotto che poi finisce sulla sua tavola ed è giusto che conosca tutto sulla sua produzione e distribuzione.

Si tratta della prima azienda di pasta al mondo ad adottare la blockchain in tale contesto e non sarà solo un singolo esperimento ma una realtà che presto investirà altri prodotti della sua gamma.

Come funziona in questo caso la blockchain “IBM Food Trust”?

Il progetto ‘IBM Food Trust’ dell’azienda IBM, consiste di entrare in una rete globale di partecipanti ad un protocollo dati condiviso relativo alla supply chain. Tale protocollo di dati una volta ‘scritto’ non può essere modificato: questo significa che l’azienda si impegna a garantire la massima trasparenza e un livello elevato di sicurezza e qualità per il consumatore finale legato al suo prodotto, informandolo su tutti i passaggi della filiera.

Intervenendo a Perugia Today, Daniele Grigi, CEO del gruppo perugino ha così commentato la notizia:

“Con questo accordo la pasta Aliveris è la prima pasta al mondo ad essere certificata blockchain, un sistema protetto per la sicurezza e la tracciabilità delle informazioni. Il consumatore, una volta davanti allo scaffale del supermercato, tramite QR code potrà risalire a tutti i passaggi che ci sono stati per la realizzazione del prodotto.

La tecnologia blockchain applicata al settore alimentare introduce molti vantaggi per il consumatore che potrà avere maggiori garanzie su qualità, provenienza, tempistiche e steps di produzione. Si riducono, così, anche gli sprechi e le possibili frodi.

Ibm Food Trust offre la massima trasparenza e fiducia ai consumatori finali che, grazie a questo tipo di certificazione, sapranno veramente tutto del prodotto acquistato. Ma non solo, la blockchain applicata al settore del food è in grado di garantire la certezza del dato e l’immutabilità dei processi produttivi”.

Insomma una notizia davvero incoraggiante e che dimostra come la tecnologia, se ben applicata, possa essere uno strumento con il quale migliorare la qualità della nostra vita ed evitare truffe e inganni da parte delle aziende produttrici.

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